Questo tittolo ci e’ stato suggerito daL giornalista Massimo G. Marsico che ha avuto un’ispirazione “poetica”, lui che ha tra le sue caratteristiche peculiari la musica e il calcio. Lunedì al “Monterisi” di Cerignola il Foggia ha subito la sua quinta sconfitta dopo quattro pareggi e una sola vittoria in dieci partite. Una involuzione pazzesca che ha portato all’esonero del tecnico Mirko Cudini e una crisi societaria, alla quale siamo ormai abituati, che non trova una soluzione, al punto che alla vigilia della partita di sabato contro il “Monterosi”, il Foggia e’ sempre senza allenatore con la squadra ancora affidata ad Olivieri, tecnico della Primavera, con la supervisione di Vacca. ( pensate come si e’ ridotta l’area tecnica, poi la proprieta’ (!) si offende se diciamo che sono dei “dilettanti” )
Ma cosa può essere accaduto all’interno del “perimetro rossonero” per invertire e perdere così perentoriamente e bruscamente la strada maestra, che fino alla gara contro il Brindisi aveva fatto credere a tutto l’ambiente foggiano che questo potesse essere un anno che il Calcio Foggia 1920 avrebbe vissuto da protagonista? Potrebbe riguardare la confusione creata da Cudini nel cambiare spesso moduli di gioco? Potrebbe essere l’infortunio a Marzupio, che ha sconnesso gli equilibri di una difesa che sembrava imperforabile? Potrebbe essere il fatto che Schenetti e Peralta, i due calciatori di maggiore qualita’ in rosa, spesso non sono stati utilizzati? Potrebbe essere il minutaggio richiesto dalla proprieta’(!) per fare cassa? Potrebbe essere la mancanza di un attaccante da 15 gol? Potrebbe essere una squadra costruita male e incompleta in alcuni ruoli chiave? Potrebbero essere i tanti giovani con poca esperienza per un torneo difficile come la serie C e soprattutto il girone meridionale? Potrebbe essere che nella rosa del Foggia ci siano calciatori scarsi, vecchie glorie oppure ex calciatori super pagati ma di “cristallo” ? Potrebbe essere che abbiamo una societa’ che gestisce il Foggia come dei dilettanti e non come professionisti? Potrebbe essere che in un solo girone d’andata si siano giocate ben quattro partite a porte chiuse? Potrebbe essere il silenzio stampa voluto dal vertice (!) societario per nascondersi dalle loro responsabilita’?
Potrebbe essere sicuramente tutto quello che abbiamo evidenziato ma il problema nasce sempre dalla base. Per costruire un palazzo, bisogna avere delle fondamenta solide che tengano la struttura, altrimenti la stessa rischia di crollare. Il Calcio Foggia 1920 ce l’ha questa struttura solida? Secondo noi e molti altri NO. La dimostrazione l’abbiamo avuta in tantissime occasioni in questi ultimi tre anni. La soluzione? Cambiare e voltare pagina. Il Foggia e’ patrimonio della notra Citta’ e non di singoli personaggi, non possiamo vederlo andare alla deriva tra l’indifferenza delle Istituzioni cittadine e di tutti quei tifosi che dovrebbero far sentire la loro voce e il loro dissenso verso questa situazione che settimana dopo setimana diventa sempre più delicata e compromessa. Cosa si deve ancora aspettare per fare qualcosa che possa capovolgere questa incresciosa situazione?