La cosa che ci lascia perplessi del Calcio Foggia 1920 è sicuramente stata ed ancora è la gestione abbastanza “aleatoria” dell’attuale proprietà che per i primi due anni dal suo arrivo al vertice della società rossonera, ha avuto la possibilità di gestire una grossa quantità di “oro” ma purtroppo lo ha scambiato per bigiotteria. Nella sua prima stagione Nicola Canonico ebbe la fortuna di avere al suo fianco nell’area tecnica Peppino Pavone e Zdenèk Zeman
ma dopo tante incomprensioni e ingerenze alla fine del campionato entrambi decisero di prendere strade diverse da quelle del Foggia. Nella seconda stagione, dopo la parentesi di poche settimane con Boscaglia, l’intuito di Matteo Lauriola chiamato nel ruolo di direttore sportivo, portò alla corte dei rossoneri un uomo, Fabio Gallo, che faceva il vice allenatore nella Nazionale dell’Azerbaijan e lo fece catapultare nuovamente in Italia in un campionato professionistico e in una piazza difficile e passionale allo stesso tempo come quella di Foggia per raccogliere in eredità una squadra con 4 miseri punti in classifica in 7 partite e al penultimo posto, per portarla alla fine di marzo al 4° posto realizzando 44 punti prima di dare le dimissiomni per le solite imcomprensioni e ingerenze nella sua area tecnica con Nicola Canonico e il Ds Sapio che aveva sostituito nel frattempo Matteo Lauriola ” scappato” via dal Foggia dopo solo un mese mezzo di collaborazione e per gli stessi motivi del suo allenatore.
Quindi per la seconda volta consecutiva l’imprenditore di Palo del Colle si trovò ad avere in mano una quantità di “oro” ma anche in quella occasione, dopo aver dichiarato con la solita arroganza che si era pentito di aver preso un allenatore che era abituato solo a mettere i “cinesini” in campo, scambiò l’oro colato che rispondeva al nome di Fabio Gallo per bigiotteria. da bancarelle del mercato rionale.
L’anno successivo però lo stasso Fabio Gallo venne chiamato dalla Virtus Entella e anche a Chiavari l’allenatore di Bollate (MI) prese una squadra allo sbando e al penultimo posto per poi riuscire portarla, nel suo primo anno, in zona play off. Riconfermato l’anno successivo, con la stessa squadra, vinse il campionato di serie C, perdendo in 38 partite giocate solo una gara e arrivando trionfalmente in serie B.
Ma alla fine della stagione dopo i festeggiamenti per la promozione appena ottenuta, lasciò tutti di stucco perchè decise di fare una cosa che pochi allenatori avrebbero fatto, qualcosa di eclatante e inaspettato. Lasciò la società Ligure in serie B per tornare ad allenare in questa stagione in serie C al Vicenza che per due anni aveva fallito la promozione. E adesso dove lo troviamo Fabio Gallo con i biancorossi veneti dopo nove giornate di campionato? Naturalmente al primo posto in classifica nel girone A della serie C con 4 punti di vantaggio sulla seconda e con la possibilità molto concreta di vincere, anche quest’anno, il campionato e riportare la sorica squadra in cui ha giocato Paolo Rossi tra i cadetti dopo tanti anni.
Non potevano, quindi, perdere l’occasione di complimentarci con Fabio Gallo anche perchè a Foggia il tecnico di Bollate è ancora molto stimato e tenuto in grande considerazione forse perchè se fosse rimasto fino alla fine di quel campionato la squadra rossonera l’avrebbe potuta portare in finale come poi ha fatto proprio l’attuale tecnico rossonero Delio Rossi.
Abbiamo chiesto a Fabio Gallo , anche se lontano da Foggia, un suo pensiero sull’attuale situzione dei rossoneri ed un giudizio su Delio Rossi che purtroppo e non per colpa sua si trova a combattere una guerra (sportiva) contro i “mulini a vento” e in una situazione scabrosa e complicata per diversi motivi legati come sempre all’organizzazione. alla rosa dei calciatori e poi questa stagione si è aggiunta anche la logistica.
E’ chiaro che per la distanza dalla nostra Città e per il fatto di essere tesserato per un’altra società ma soprattutto per la sua professionalità, NON ha voluto darci nessun giudizio personale ma dalla nosdtra discussione abbiamo sicuamente captato che è dispiaciuto per la situazione che sta attraversando da due stagioni la sua ex squadra e abbiamo a vuto l’impressione, conoscendolo prer la sua sincerità , che abbia una grande stima per Delio Rossi il cui curriculum professionele parla per lui.
Dopo questo ” revival ” che ci ha portato indietro con la memoria ci apprestiamo tra due giorni a giocare un’altra partita ” bivio” molto complicata e determinante per il risultato e la classifica sabato prossimo a Casarano con la speranza nel cuore di tutti i tifosi rossoneri che presto le cose possano tornare a marciare nella giusta direzione che merita una squadra come il Foggia per ottenere, dopo quattro anni di sofferenza, veri risultati e veri traguardi in futuro, con la speranza di conquistare, al termine di questa stagione, la tanto sospirata salvezza.