Il Foggia precipita in classifica nella zona play out

Guardando la classifica e il calendario di serie C girone C dopo la 9a giornata appena conclusa e osservando le posizioni che scottano, ecco spuntare il nome del Foggia di Delio Rossi che dopo la “debacle” di sabato scorso in casa contro il Crotone e alla luce dei risultati che ci sono stati nella giornata di campionato, ci siamo fatti l’idea che purtroppo anche questa stagione sarà piena di sofferenza e lo sarà ancora di più di quella del campionato scorso che si è concluso con la sfida play put vinta dai rossoneri contro il Messina che sancì, sul filo di lana, la salvezza dei satanelli. Nel frattempo, intanto, gli elementi di forte disturbo all’interno della società e della squadra del Foggia sono aumentati in maniera esponenziale.

 

Non prendiamoci in giro, questa squadra è debole, per non dire scarsa, per come è stata costruita e strutturata in estate perchè ha grosse lacune e mancanze in tutti i reparti di qualità e agonismo. Non ha un portiere all’altezza ed esperto della categoria oppure lo abbiamo in panchina (Filippo Perucchini) ma non ancora lo abbiamo ancora visto all’opera. C’è una difesa dai valori limitati che non è capace di iniziare un’azione dal basso e che lancia la palla in avanti su rinvio del portiere oppure dei difensori, alla “viva il parroco” facendo quasi sempre il gioco dell’avversario che la raccoglie e inizia inesorabile una nuova. Il centrocampo, invece, che sembrava il reparto più equilibrato e omogeneo con l’acquisto di Garifalo e Petermann,

 

       

si è sciolto come neve al sole perchè sono bastate le assenze di alcuni uomini chiave che il “banco è saltato” anche perchè purtroppo i sostituti non si sono dimostrati sul campo all’altezza. La sofferenza e la disorganizzazione nella zona nevralgica del campo passa propiro per questo reparto. L’attacco ormai è un problema con il quale la squadra rossonera convive da diverse stagioni. Il Foggia non ha un attaccante vero , un centravanti che abbia il fiiuto della rete, che sente l’odore della porta e sia inn grado di metterla dentro. Per questo la squadra ha il secondo peggiore attacco del girone C dietro solo alla matricola Siracusa.
In questo scenario a tinte fosche e prendendo atto che si tratta di un problema prettamente tecnico ma anche di condizione fisica, Delio Rossi non sa più cosa “inventare” per poter interrompere il trend negativo della sua squadra. Qualcosa ha fatto, per esempio ha cambiato in nove partite tre moduli di gioco anche perchè sa benissimo che le caratterisiche dei calciatori che la società gli ha messo a disposizione non hanno quelle peculiarità e quei meccanismi che possono portare risultati immediati soprattutto quando incontri squadre del calibro del Crotone che è venuto a Foggia a vincere passeggiando e che è stato costruito per vincere il campionato. Sabato prossimo i rossoneri avranno un’altro test quasi impossibile sulla carta ancora di più della gara persa contro gli “squali” calabresi, infatti si andrà a far visita al Casarano che, dopo averlo visto domenica scorsa vincere a mani basse contro l’Audace Cerignola, siamo sicuri che avrà il favore del pronostico con un’altro ex del Foggia, Cosimo Chiricò, in grande spolvero e autore di una doppietta contro la squadra di Maiuri.
Cosa potrebbe architettare il tecnico Romagnolo per uscire dal “Capozza” con un risultato positivo? Secondo noi può sperare nel recupero di qualche pedina importante come Castorri a centrocampo ma purtroppo nulla di più.


E il direttore sportivo Carlo Musa cosa sta facendo per cercare di porre un rimedio di natura tecnica a questa emorragia di gioco e di risultati? Al momento anche da lui non arrivano novità sostanziali e sembra che non ci siano vie d’uscita. Ma allora ci chiediamo come è possibile che nella lunga lista degli svincolati e disoccupati non ci siano almeno 3 elementi, uno per ruolo, che possano fare al caso del Foggia? Ci sarà sicuramente qualcuno che, come nel mercato estivo, non vorrà venire in un ambiente, che al momento sembra una polveriera con la miccia accesa ma qualcun’altro disposto a venire a giocare in una piazza e in una squadra come quella del Foggia ci potrebbe essere per mettersi nuovamente in gioco . E la proprietà che al momento sembra “avulsa” da quello che succede alla squadra e di concreto cosa è in grado si fare? Sicuramente una cosa potrebbe farla anzi due. Mettere fuori i soldi per rinforzare questa squadra costruita con i “saldi estivi” ma soprattutto potrebbe e dovrebbe abbassare i prezzi dei biglietti per l’ingresso allo Zaccheria, per riportare i tifosi organizzati sulle due Curve che potrebbero dare quella spinta necessaria, nelle gare casalinghe, ad una squadra composta da molti giovani che hanno bisogno di sentire il calore dei loro sostenitori. Succederà tutto questo? Aspettiamo e lo sapremo ma bisogna fare in fretta perchè nel frattempo la classifica ci da un responso abbastanza preoccupente e lo stesso sta facendo il campo. L’auspicio è quello di vedere un’nversione di tendenza che possa servire a risalire la classifica e mantenere ben inquadrato almeno l’obiettivo minimo che il Foggia si è imposto ad inizio stagione e cioè la salvezza da comquistare alla penultima giornata di campionato.

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