C’era una volta il Foggia ma Canonico non gradisce essere contestato

Nicola Canonico non ha gradito la contestazione di sabato scorso dopo la sconfitta casalinga contro il Team Altamura, una contestazione che questa volta non è arrivata dai tifosi organizzati e dalle curve peraltro assenti sugli spalti che li ospitano di solito ma è arrivata forte, fragorosa e aggiungiamo noi finalmente, dalla tribuna che solitamente viene occupata da gente più pacata e da professionisti che sono persone e tifosi normali in giacca e cravatta  e non esagitati.
Non è stata gradita la contestazione dall’ex presidente rossonero e vogliamo aggiungere che a noi non ce ne importa un fico secco, infatti l’imprenditore di Palo del Colle  non ha perso tempo e per giustificarsi ha sbottato, ancora una volta ai microfoni di una televisione considerata da sempre sua “amica”, contro tutto e tutti. Non capiamo il perchè  la proprietà continua a  chiacchierare e a meravigliarsi  ancora oggi dopo tutto quello che di negativo è riuscita a fare anzi a NON fare nelle sue cinque stagioni compresa questa appena iniziata del 2025-2026 alla guida del Foggia.
Ma cosa ha detto e cosa ha dichiarato  Nicola Canonico facendo girare il solito disco rotto stucchevole e monotono? Che non metterà più piede allo Zaccheria. Che è stanco e dispiaciuto e che non ha più le motivazioni per rimanere sul trono del comando del “RE del Vuoto” del Calcio Foggia 1920. Che comunque vuole cedere le sue quote societarie ma non sembra che alla fine non ne abbia alcuna voglia e si trincera dietro alla scusa che non ci sono acquirenti di spessore e solvibili nel tessuto imprenditoriale locale per poterlo sostituire al vertice della società rossonera. Ma noi sappiamo perfettamente che è una bugia planetaria raccontata solo per gettare fumo negli occhi pensando che a Foggia portiamo tutti l’anello al naso.
Non capiamo però mettendoci tutta la buona volontà cosa si aspetta Nicola Canonico  dalla gente di Foggia, dai tifosi e da tutto l’ambiente calcistico della nostra Città dopo che in tutte le stagioni dal 2021 al 2025 non è stato capace di raggiungere un minimo obiettivo e un minimo traguardo, eppure fu proprio lui a sbandierare con supponenza la promessa, arrivando nella nostra terra come tutti ricordano se hanno la memoria che funziona, di riportare i rossoneri in serie B in tre anni, cosa che puntualmente non è avvenuta come tantissime altre promesse fatte sia da lui che da suo figlio e mai mantenute, anzi è accaduto l’esatto contrario che è ancora peggio se se si guardano soprattutto le ultime due stagioni prima di questa appena iniziata, allorquando oltre a non qualificarsi per i play off nel 2023-2024 arrivando all’ 11° posto, nella scorsa stagione 2024-2025 la squadra si è salvata per il rotto della cuffia nello scontro play out contro il Messina quado aveva quasi tutti e due i piedi nel campionato dilettanti.
Poca cosa, anche considerando la famosa finale play off persa contro il Lecco con Delio Rossi che fu chiamato al capezzale dei rossoneri come “extrema ratio, una finale dove il Foggia arrivò sicuramente per bravura ma soprattutto con tanta fortuna se pensiamo al gol di DI Noia all’88° col Potenza al primo turno, al Gol di Markic al 93° di Pescara mentre l’arbitro stava fischiando la fine della partita e poi quello di Kontèk nella rimonda, a cui non credeva nessuno, nella sfida in semifinale contro l’Audace Cerignola.
Ma cosa pensa di ottenere Nicola Canonico con i suoi sfoghi dalla città di Foggia e da tutta la gente che segue le gesta della  squadra di calcio? Forse che gli venga steso un “tappeto rosso” di felicitazioni e complimenti? Forse ha dimenticato che la società è sotto l’Amministrazione Giudiziaria e il Tribunale di Bari, anche se a giusta ragione, e che in questa stagione 2025-2026 è al momento 17a in classifica in piena zona play out, forse non si ritiene responsabile di aver costruito una squadra di giovani e incompleta e poi per non farsi mancare nulla non ha permesso, almeno fino ad ora, ai tifosi organizzati di entrare allo Zaccheria per far sentire il loro calore e il loro sostegno a questa squadra perchè non si è capito la reale motivazione che lo ha spinto ad aumentare a dismisura il prezzo dei biglietti d’ingresso allo stadio soprattutto nei settori popolari come le curve.
A Foggia il popolo rossonero ha dovuto ingoiare non il “miele” ma solo tanto “fiele” in questi 1.578 giorni dal 7 luglio 2021 ad oggi 31 ottobre 2025 e considerando che i numeri, purtroppo per Nicola Canonico, non si possono confutare vi diciamo che sono arrivati al Foggia in questo lungo periodo, per eccesso e non per difetto, 132 calciatori, 15 allenatori,8 direttori sportivi e una marea di dirigenti che non hanno dato nessun apporto alla causa rossonera per la mancanza assoluta di competenza e soprattutto di managerialità, fateci sapere per quale motivo dovremmo continuare a supportare e osannare questa proprietà? Lo lasciamo fare a quei pochi “compagni di merende” che gli sono ancora vicini e che gettano fango, soprattutto sui social, contro chi analizza con equilibrio e verità episodi, frasi e risultati fattuali che fanno emergere ineluttabilmente il quadro completo del FALLIMENTO sportivo, a tutto tondo, dell’attuale gestione da parte dell’unico proprietario del Calcio Foggia 1920 Nicola Canonico.

Related Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *