25 agosto 2025: L’ incontro

Questa mattina ci siamo fatti una semplice domanda e abbiamo cercato di darci una semplice risposta. A cosa potrebbe essere servito l’incontro di ieri tra Nicola Canonico, Delio Rossi e Carlo Musa, dopo la pesante sconfitta come quella rimediata in Sicilia domenica scorsa contro il Catania con un risultato tennistico che ha pochissimi precedenti nella storia dei rossoneri? Secondo noi NON è servito assolutamente a nulla, perchè, anche se questo tipo di confronti si fanno normalmente in periodo di calcio mercato tra i responsabili delle squadre cioè tra la proprietà e l’area tecnica, in questo momento per quello che riguarda il Foggia ci è sembrato un’ incontro tardivo e poco utile.
Alla squadra rossonera, ed è sotto gli occhi di tutti, servono urgentemente altri 6/7 profili di qualità, di quantità e di spessore ma soprattutto esperti della categoria, altrimenti anche questa stagione 2025-2026 che è appena iniziata sarà un totale “fallimento” esattamente come l’ultima che si è conclusa cinque mesi fa.

         
Se l’incontro doveva servire a qualcosa doveva essere solo per aumentare il budget  che “zio paperone” alias  Nicola Canonico metterà a disposizione del Ds Musa il quale dovrà portare al Foggia i calciatori che potranno fare seriamente la differenza in mezzo al campo e negli spogliatoi pieno zeppo di “pischelli”, solo a queste condizioni avrà avuto la sua valenza altrimenti come abbiamo già detto e scritto NON sarà servito a nulla.
Tutti ci facciamo tante domande e ci poniamo diversi interrogativi, per primi i tifosi che da marzo scorso subiscono umiliazioni che lasciano il segno ma anche la stampa, quella seria che cerca di dare notizie vere e NON si presta a raccontare le “favolette”, deve combattere con un silenzio da parte dei protagonisti del Foggia che è diventato ormai stucchevole e che ci costringe a barcamenarci solo tra tante indiscrezioni. Un esempio su tutti di questo “silenzio” che NON fa piacere a nessuno nell’ambiente rossonero, ce lo fornisce proprio Delio Rossi che NON fa sentire la sua voce dal giorno della sua presentazione, mentre dovrebbe essere proprio lui il primo a metterci la faccia per spiegare quello che accade attorno alla squadra e soprattutto perchè il mercato del Foggia non decolla. Ma dovrebbe anche spiegarci da dove nasce la sua “premonizione” espressa durante l’unica sua apparizione nella conferenza stampa di Trinitapoli il giorno del ritiro, allorquando disse a chiare lettere che molti calciatori erano “invisi” a venire a giocare nel Foggia, cosa che poi fino ad oggi si è puntualmente verificata.

                     

Il tecnico Romagnolo sappiamo che NON è mago Merlino e NON ha la bacchetta magica che può trasformare in oro la bigiotteria, quindi bisogna essere realisti e capire da parte della proprietà che con questa attuale rosa, se NON arriveranno in questa settimana gli innesti di un certo tipo, la squadra rossonera diventerà la “squadra materasso” del girone C della serie C oltre a confermare la reputazione che già si porta sul groppone da quattro anni e cioè quella di essere la “barzelletta” che fa ridere tutto ol panorama calcistico nazionale.
Ma allora ci chiediamo, se Delio Rossi già sapeva quello che sarebbe accaduto affermando anche che l’ obiettivo di questa stagione sarebbe stato quello di salvarsi alla penultima giornata, con il suo curriculum che lo accompagna, perchè ha accettato di sedersi sulla panchina rossonera? Questa è la domanda che molti si fanno.
Sicuramente sarà stato per amore del Foggia e della Città di Foggia? Una Città a lui molto cara in cui è cresciuto calcisticamente e si è formato come calciatore e come allenatore ma anche dove ha vissuto momenti esaltanti e grandi delusioni come dopo la sconfitta nella finale play off di due stagioni fa? Una Città, Foggia, dove ha trovato e sposato sua moglie e dove sono nati i suoi figli? Ok su tutto questo siamo perfettamente d’accordo ma onestamente oggi 26 agosto 2025 dobbiamo ammettere che NON basta, perchè ad un tecnico della sua levatura e del suo carisma bisogna mettergli a disposizione una squadra di livello altrimenti come abbiamo sempre scritto e detto sarebbe come avere in uno dei teatri migliori al mondo il più grande direttore d’orchestra come Riccardo Muti ma con i musicanti e gli orchestrali che non sanno suonare gli strumenti.

     
Questa settimana, dove sabato prossimo il Foggia farà il suo esordio casalingo allo Zaccheria contro il Sorrento nella seconda gara di campionato e anche a soli due giorni dalla chiusura del calciomercato estivo, quello che tutto l’ambiente rossonero si aspetta è una completa inversione di rotta ma soprattutto si aspetta con fiducia l’arrivo di quei calciatori che possono realmente e seriamente cambiare lo scenario ad una squadra che al momento è scarsa tecnicamente ma anche deficitaria come qualità, sapendo che in questa situazione NON si va da nessuna parte.
Ora come ora, incontro a parte e soprattutto dopo le “fandonie” raccontate sul mercato rossonero con nomi fatti uscire a caso perchè i procuratori hanno tutto l’ interesse a far circolare voci fasulle che vengono raccolte da chi non ha alcuna attinenza con le dinamiche del mercato dei calciatori, adesso servono i fatti perchè a questo punto tutte le chiacchiere oltre agli incontri come quello fatto dal “trio” dei protagonisti del Calcio Foggia 1920 ieri, servono veramente a poco anzi NON servono proprio a nulla.

 

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