Ieri a mezzanotte si sono chiuse le porte del calcio mercato di gennaio per la stagione agonistica 2024-2025. Però permetteteci di fare , prima di parlare del mercato del Calcio Foggia 1920 , una piccola lezione di economia aziendale e gestionale. Il calcio mercato della società rossonera alla fine ha preso per i “fondelli” un’intera piazza come quella di Foggia, dei suoi addetti ai lavori, della stampa ma soprattutto dei tifosi che in estate avevano creduto che quest’anno poteva essere l’anno del riscatto e del cambiamento. Una lezione di economia aziendale e gestionale che può servire a farvi capire, se ancora ce ne fosse bisogno, chi e’ il “personaggio mascherato” che gestisce le sorti della società di via Gioberti e come ha dimostrato di essere un perfetto “dilettante allo sbaraglio” senza alcuna esperienza di come si gestisce una società di calcio professionistica.
In estate, come tutti ricorderete, il Foggia e’ stato ad un passo dal portare nelle sue fila il centravanti Italo-Argentino Facundo Lescano, un calciatore che nella sua carriera non e’ quasi mai sceso sotto la doppia cifra di gol realizzati. Per questa operazione la Triestina aveva chiesto al Foggia 300.000 euro per il suo cartellino e allo stesso tempo di accollarsi anche il suo ingaggio che era di 240.000 euro.
Per quasi un mese Nicola Canonico e il suo ex Ds Domenico Roma, hanno temporeggiato al punto che e’ arrivato in una sola notte e all’improvviso il Trapani, nella persona del suo Presidente Valerio Antonini, che ha messo mani al portafoglio e ha versato quello che chiedeva alla società Alabardata e lo ha fatto arrivare nella “Citta’ del vento e del Sale”. Ora ci chiediamo se Nicola Canonico avesse fatto lo sforzo di investire la cifra richiesta dalla Triestina, adesso dopo che Lescano ha portato in garanzia nella prima parte di questo torneo la bellezza di 19 reti, forse l’operazione da 1.000.000 di euro fatta dal Trapani con l’Avellino l’avrebbe potuta realizzare il Foggia con una plusvalenza esagerata tale da poter rivoltare la squadra come un calzino, e ricostruirla ex novo visto che in estate era stata assemblata con i “saldi” di fine stagione. . Questa che ha realizzato il Trapani corrisponde ad una legge non scritta dell’ economica più spicciola, cioè “per fare soldi devi spendere i soldi” e questo Valerio Antonini presidente del Trapani con l’ausilio di Peppino Pavone, la conosce a menadito.
Adesso vi e’ tutto chiaro, limpido….cristallino?
Ora possiamo parlare del mercato di riparazione che e’s tato una autentica “farsa” per il Calcio Foggia 1920. Calciatori che sono andati via dal Foggia bravi, meno bravi, funzionali o anche no, ma sempre calciatori presi questa estate per lottare al vertice del campionato di serie C girone C 2024-2025. Carillo, Ercolani, Gargiulo, MIllico e Murano, calciatori a cui non si e’ voluto rinnovare il contratto in scadenza a giugno prossimo oppure che avevano clausole che gli permettevano di liberarsi se fosse arrivata un’offerta migliore. Di riflesso sono arrivati 5 giovani calciatori di cui 2 nell’ultimo giorno di mercato. Quattro di loro a titolo di prestito temporaneo, Dutu,Brugognone, Kiyine e Touho, che andranno via a fine campionato magari dopo che il Foggia li avrà valorizzat e solo uno, Gala , e’ arrivato a titolo definitivo.
Poi il “nulla cosmico”, per via di una politica che Nicola Canonico ha voluto attuare smentendo se stesso e sicuramente solo per abbassare il “monte ingaggi” relativo ai contratti più onerosi che peraltro lui stesso aveva fatto firmare. Anche in questa stagione come le ultime due precedenti, sono stati cambiati 5 allenatorie due direttori sportivi gia’ dal girone d’andata ma il risultato purtroppo e’ sempre lo stesso, un “fallimento sportivo” che non ha uguali nella storia centenaria del Calcio Foggia 1920.
E adesso? Cosa potrà accadere in vista del prosieguo del campionato con i risulatati altanelanti che si susseguono e con una classifica al limite della decenza che pone il Foggia in piena zona play out? Tutti gli operatori di mercato, procuratori, direttori sportivi e presidenti che abbiamo interpellato hanno messo il Foggia all’ultimo posto nella classifica delle squadre che in questa finestra di nercato di gennaio hanno migliorato lo status di qualità e di tecnica. Tutte le società sia quelle di testa, sia quelle di centro classifica ma soprattutto quelle che lottano per fare compagnia alle due squadre ormai con un piede in serie D, Turris e Taranto, si sono attrezzate per migliorarsi e cercare di evitare di essere la terza candidata alla retrocessione tra i dilettanti.
Questo e’ purtroppo lo scenario pieno di dubbi, incertezze e di controversie di natura gestionele e tecnica che avvolge la società e la squadra del Calcio Foggia 1920, uno scenario che non si riesce a cambiare in nessun modo e che sta portando i rossoneri in un baratro di una possibile retrocessione tra i dilettanti che e’ un rischio abbastanza elevato in un “bailame” sconfortante che penalizza l’intero popolo rossonero, dei tifosi e di un’intera Città che nel calcio ha sempre visto, prima di questi quattro anni della gestione di Nicola Canonico, un motivo di rivalsa sociale.