Forse e’ anche la soluzione piu’ logica e tutto sommato la migliore. Lo spogliatoio dei rossoneri, dove e’ rientrato il tecnico Marchigiano, e’ una polveriera pronta ad esplodere. Almeno fino a quando seduti su quelle panche ci saranno alcuni sobillatori, senatori, contestatori, chiamateli come volete ma noi sappiamo che ci sono stati e ancora ci sono. Non era possibile cercare di portare sulla panchina del Foggia un’ allenatore completamente avulso e fuori dalle dinamiche in casa Foggia? No. Forse la proprieta’(!) avra’ anche tentato di farlo ma per le notizie che abbiamo raccolto noi, gli sono arrivati rifiuti categorici. Ma scusate, ragioniamo con raziocinio ed equilibrio. Chi accetterebbe di sedersi sui carboni ardenti e prendersi la la responsabilita’ tecnica con il “baillame” che regna in seno al club di viale Ofanto? Credeteci sulla parola,nessuno.

 

               
Allora ripartiamo con Mirko Cudini che in questo periodo speriamo abbia fatto tesoro dei suoi errori e abbia capito che se vuole ottenere qualcosa in un piazza complicata e difficile come quella di Foggia, deve andare avanti per la sua strada, senza farsi condizionare da niente a da “nessuno”, deve portare avanti le sue idee di gioco, anche con i nuovi calciatori che trovera’ a sua disposizione e che presumibilmente gli  saranno messi a disposizione fino al termine del mercato. Cudini avra’ messo sicuramente dei “paletti” per tornare ma poteva anche dimettersi, se non l’ha fatto e perche’ la societa’ ha accettata le sue richieste  e anche perche’ lui ci crede fermamente. Gli diamo un consiglio a Cudini, faccia una lista di calciatori che vuole far uscire dallo spogliatoio dello Zaccheria, anzi la facciamo noi, Nobile, Odjer, Schenetti, Di Noia e Soprattutto Vacca. Che rescindano il loro oneroso contratto oppure che la proprieta’ (!), li venda. M irko Cudini non guardi più al minutaggio e alle pressioni ed ingerenze esterne e “interne”. Scelga un modulo di gioco, il più adatto alle caratteristiche dei calciatori in rosa e vada avanti nel bene e nel male fino al termine della stagione. Ormai lo abbiamo capito, almeno per ora, anche se nel calcio non si può mai dire, che l’unica cosa che adesso conta veramente e’ fare punti e salvare la categoria, senza passare per percorsi contorti e rischiosi, con cui il Foggia non e’ abituato a confrontarsi. Cudini e’ una persona per bene, seria, uno che lavora sodo sul campo e che ha pagato per colpe non sue essendo stato l’effetto del problema e non la causa ma ora gli si ripresenta l’occasione del riscatto, facesse vedere che ha la stoffa per gestire e allenare anche nei momenti negativi e nelle piazze che non si chiamano Campobasso e Andria, con tutto il rispetto per queste due Citta’ e per le loro squadre.
Un bel colpo di spugna, una spinta sul tasto “reset”, poi auguriamoci che vada a Francavilla Fontana venerdì sera e cominci il suo nuovo campionato ma NON da dove era finito dopo Potenza, bensì dalla vittoria contro il Brndisi, quello e’ stato il piu’ bel Foggia visto dall’inizio di questa stagione, con buona pace di tutti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *