Ieri pomeriggio a Mitico Channel, ascoltando le parole di Giorgio Perinetti, Direttore Tecnico dell’Avellino, intervenuto alla trasmissione condotta da Pino Autunno, ci soamo resi conto di cosa voglia dire avere all’interno della propria societa’ di calcio un Manager di una grande competenza e professionalita’. Un prototipo di educazione, di equilibrio, dotato di un tono della voce importante, con un eloquio, un commento e tante valutazioni a 360°, di grande capacita’ comunicativa e di precisione. Abbiamo noi all’interno del Calcio Foggia 1920 una figura dello spessore di Perinetti? No. Pero’ ricordatevi che lo abbiamo avuto, Peppino Pavone, ma fu messo in condizioni di andarsene per motivi che forse un giorno lui stesso ci spieghera’

 

               

Nel frattempo noi chi abbiamo? Un proprietario (!) con pochissima competenza in materia calcistica, un vice presidente(!) , suo figlio, che sa fare molto bene vetrina e ci vorrebbe vendere ogni volta che parla, soltanto “aria fritta”, senza costrutto e senza concretizzare qualcosa che somigli alla managerialita’ e all’organizzazione, volendoci far passare per persone che portano ancora l’anello al naso, povero illuso. Un direttore generale che non prende mai iniziative personali ma che si limita a leggere quasi sempre il dettato che gli viene scritto e chiesto di leggere. Un Ds che, abbiamo la netta sensazione, non conosca i vari calciatori che ci sono nel panorama calcistico nazionale e men che meno quelli della serie C, dove la squadra del Foggia purtroppo gioca. Chiaramente questo e’ quello che pensiamo e che abbiamo evidenziato, in base a tutto cio’ che abbiamo potuto vedere e valutare in questi tre anni di gestione della societa’ di via Gioberti. Per questi eventi ci sarebbe da scrivere un libro e non e’ detto che qualcuno non lo faccia, ma solo all’indomani dell’ uscita di scena definitiva dell’attuale prorpieta’ (!) a futura memoria.
Poi, come se non bastasse, dopo la lezione di managment regalataci dalla figura professionale di Giorgio Perinetti, ci ha pensato a mettere il carico da dieci, l’Avvocato Giuseppe De Filippo, sempre intervistato nella stessa trasmissione. Lui e il Dott. Pippo Perretta, sono stati i fautori di una trattativa, nel novembre 2021, in nome e per conto di un grosso Gruppo Imprenditoriale molto solido che voleva investire nel calcio e rilevare il Calcio Foggia 1920. Questo Gruppo aveva dato ai due professionisti un mandato esplorativo per verificare, nella fase di Start-up,  la piena volonta’ di vendere da parte dell’imprenditore di Palo del Colle. L’avvocato Giuseppe De Filippo, ha spiegato benissimo, in diretta  ieri pomeriggio, come e’ iniziata la trattativa e come si e’ conclusa poi  con un nulla di fatto improvviso. Ma non ha potuto spiegarne il motivo perche’ alla fine hanno fatto fatica a capirlo anche  loro. Praticamente c’è stata una video conferenza, vista la distanza tra Foggia e Torino dove operano i due professionisti, a cui hanno partecipato tutte le parti deputate all’operazione.
L’azionista di maggioranza (!) del Calcio Foggia 1920, i due interlocutori l’Avvocato De Filippo e il Dott.Perretta, la Dott.ssa Pintus e il Dott.Pelusi, tutti accompagnati per l’occasione dai rispettivi legali. Ma la trattativa che prevedeva una seria e meticolosa Due Diligence, per poter verificare i conti della societa’ tramite l’acquisizione e la visione della documentazione, si e’ arenata nel momento in cui la parte che doveva vendere ( il patron rossonero (!)) ha chiesto la somma di 500.000 euro a garanzia della solidita’ del Gruppo che voleva comprare. Ed e’ a questo punto che la controparte ( De Filippo e Perretta) ha chiesto di depositare la stessa somma anche da parte di chi avrebbe venduto, per equita’ e  riservatezza sulla trattativa. Un versamento su un conto corrente terzo, a cui la proprieta’ (!) del Calcio Foggia 1920 si e’ opposta e non ha voluto aderire. In quel momento si interrompe la trattativa.

 

               
Ora avrete capito, anzi ci siamo spiegati, che quando ci permettiamo di parlare di trattative che si infrangono sugli scogli o davanti ad un muro di gomma, cosa vogliamo intendere? Mettiamo in risalto  proprio questi episodi ed ostacoli ostativi posti sempre da chi vuole vendere. Lo stesso e’ capitato con la cordata del Dott. Antonio Salandra di Fortore Energia SpA, con quella di Di Matteo e Catena e con quella di De Cosmo. Quindi fate bene attenzione. NON si andasse a raccontare oppure a scrivere in giro che NON esistono gruppi e/o imprenditori a cui interessa il sodalizio rossonero, oppure che NON sono interessati ad acquistare le quote del Calcio Foggia 1920, perche’ e’ una “bugia colossale” che viene messa in circolo ad arte  e  sappiamo perfettamente da chi e con l’aiuto mediatico di chi.
Se l’imprenditore barese, decidesse di disfarsi del Foggia, sia per essersi stancato oppure per aver fallito l’obiettivo che aveva proclamato e si era prefissato tre anni fa, ci sarebbe la fila per prendere il suo posto e certamente sarebbero personaggi e/o gruppi imprenditoriali, come lui stesso ha chiesto dopo l’incontro di qualche giorno fa con il Sindaco di Foggia e l’Assessore allo Sport, assolutamente molto piu’ solvibili di quando si possa immaginare.
Oggi alla luce della situazione precaria in cui si trova la squadra e anche per la gestione societaria, l’unica soluzione auspicabile e’ un cambio al vertice, da farsi nel piu’ breve tempo possibile e indolore. Un grosso baratro e’ davanti al Calcio Foggia 1920, cerchiamo di non finirci dentro.

Si puo’ ancora rimediare? Certo. Basta sedersi seriamente intorno ad un tavolo e con un po’ di buona volonta’ e di buon senso, alla fine una soluzione si trova sicuramente. Questo per il bene del calcio a Foggia e anche per la Citta’ di Foggia che ama la sua squadra di calcio e la sua gloriosa magia rossonera ma soprattutto per il bene di tutto l’ambiente che ruota intorno alle vicende del calcio di Capitanata. In curva sud sabato scorso durante Foggia-Avellino e’ apparso ben visibile lo striscione ” Il Foggia siamo Noi”, appunto,  il Foggia e’ patrimonio della Citta’ e dell’intera comunita’, non di un singolo personaggio che tiene sotto lasua costante “egita” tutto e tutti. Facciamo velocemente qualcosa, per carita’, ormai la misura e’ colma.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *