L’avventura di Delio Rossi sulla panchina del Foggia è durata il tempo di una preparazione pre campionato fatta in maniera molto sommaria e limitata per via del fatto che i calciatori acquistati e messi dalla società a sua disposizione sono arrivati tra luglio ed agosto alla spicciolata e a singhiozzo, senza poter consentire al tecnico Romagnolo di lavorare oltre che sugli schemi e la tattica anche sulla condizione fisica che all’inizio del campionato, già nella prima gara d’apertura a Catania si era evidenziata deficitaria.

Dopo la 12^ partita giocata e persa a Potenza per 3 0 con la classifica che diceva che i rossoneri avevano a 10 punti in piena zona play out, dobbiamo rilevare che nelle ulteriori 6 gare con l’avvento di Enrico Barilari in panchina il Foggia ha conquistato 8 punti frutto di 2 vittorie contro Cosenza e Monopoli e 2 pareggi con la Cavese e il Siracusa. Allora che cosa è maturato dopo il cambio della guida tecnica? Oggi il Foggia alla vigilia dell’ultima partita del girone d’andata che si giocherà sabato prossimo all’Arechi contro la Salernitana terza in classifica, arriva fuori dalla zona play out al 16° posto a pari punti con la Cavese e lasciandosi alle spalle 4 squdre Siracusa, Latina, Giugliano e AZ Picerno.
NOn è certamente un risultato che può fare piacere e far fare salti di gioia ad una piazza ambiziosa e storica come quella di Foggia ma purtroppo questo è quello che al momento il campionato ha detto in attesa che inizi il mercato di gennaio che dovrebbe portare nella rosa del Foggia dei cambiamenti sostanziali, con l’acquisto di almeno 5/6 calciatori pronti per affrontare un girone di ritorno diverso come qualità, prestazioni e risultati dalle partite, da quello fino ad oggi disputato in maniera altalenante e soprattutto che porti alla fine risultati e prestazioni alla squadra di Barilari migliori.

Una cosa è certa, probabilmente dalla partita contro il Catania allo Zaccheria del 4 gennaio, Davide Petermann per sua stessa ammissione tornerà a disposizione del tecnico di Levanto e questa non è una notizia di poco conto visto che il forte ed esperto centrocampista del Foggia è mancato come il pane alla squadra, se non fosse altro per la sua duttilità e per le sue geometrie che saranno sicuramente un valore aggiunto nel prosieguo della stagione.

Ma la speranza è anche quella di ritrovare i tifosi sugli spalti perchè il Foggia ha giocato l’intero girone d’andata senza il calore e il supporto dei suoi supporters organizzati e anche per la mancanza di altri tifosi e appassionati che purtroppo si sono disamorati, distaccati e si sono rassegnati a dover disputare un’altra stagione come quella scorsa, anzi anche peggiore. Chi può far terminare questa incresciosa situazione è solo Nicola Canonico che dovrebbe capire che certe scelte “infauste” esercitate da lui stesso sono quelle che hanno portato a queste conseguenze che ora come ora solo lui può cambiare facendo un cambio di rotta repentino e magari facendo un passo che forse non è nelle sue corde e cioè quello di incontrare i responsabili dei direttivi della Curva Nord e della Curva Sud e degli Ultras, per cercare di far terminare e poi ripristinare il rapporto ormai da tempo deteriorato con i tifosi, almeno fino a quando rimarrà al vertice della società rossonera soprattutto per fare in modo che la squadra possa finalmente avere quella spinta necessaria quando gioca allo Zacchieria che sarebbe un panacea che può cambiare in meglio lo scenario che fino ad ora si è delineato.
