Questa storia dei biglietti deve assolutamente finire

Signori miei NON è più possibile sopportare ancora per molto tempo questa storia del caro biglietti che sta privando la squadra del Foggia di avere i suoi tifosi al seguito nelle partite di campionato che si giocheranno allo Zaccheria, lo stadio che da sempre è stato il tempio inviolabile per molte squadre decisamente più forti e superiori al Foggia come Juve, Milan, Inter, Napoli, Roma ed altre ancora che però loro malgrado allo Zaccheria hanno lasciato punti pesanti, un tempio lo stadio di viale Ofanto che ha una storia che dura da 105 anni.

             

La società e soprattutto la sua attuale proprietà che fa capo a Nicola Canonico deve smetterla e impegnarsi a mettere la parola fine a questo atteggiamento che non ha un senso logico in una stagione piena di problemi che ormai vanno avanti in maniera reiterata da quattro anni, un atteggiamento che sembra più una provocazione e che ha portato la squadra attuale nelle mani di Delio Rossi a disputare le partite casalinghe solo con 1.500 spettatoti sugli spalti, una vergogna per una piazza come quella di Foggia, che sta giocando le sue partite senza l’apporto delle due Curve e degli Ultras che sono l’anima e il carburante che spinge i calciatori che scendono in campo a sentirsi incitati, supportati e coccolati dai loro supporters.
L’assenza dei tifosi organizzati sta creando un’ ulteriore e insanabile rottura, qualora ce ne fosse ancora bisigno, tra la società e la tifoseria e le Istituzioni sembrano non sentire da tutte e due le orecchie con un immobilismo fastidioso senza intervenire per fare da spartiacque mettendo fine a una decisione maldestra, come quella di aumentare i prezzi dei biglietti d’ingresso delle partite in casa del Foggia , per motivi che non hanno nulla a che fare con l’aumento stesso.

                             
I lavori allo Zaccheria NON centrano nulla con la decisione di aumentare i prezzi, , gli abbonamenti che NON si sono potuti fare NON dipendono dai tifosi, le sponsorizzazioni che NON arrivano da parte del tessuto imprenditoriale locale, che ha invece deciso di spostare i loro capitali nella vicina Candela ( 70 sponsorizzazioni per l’Heraclea) NON possono essere un motivo scatenante per l’aumento dei prezzi dei biglietti.
Allora perchè a pagare devono essere i tifosi e tutta la gente che vuole seguire la propria squadra del cuore in maniera massiccia magari portando allo stadio anche i figli e la famiglia, solo perchè “qualcuno” ha deciso di aumentare fuori da ogni logica il prezzo del biglietto d’ingresso allo Zaccheria in tutti i settori ma soprattutto nei settori più popolari?


E l’Amministratore Giudiziario con il Tribunale di Bari che è presente all’interno della società di via Gioberti che cosa stanno facendo? Loro sono lì non solo per la sicurezza e per le infiltrazioni della malavita organizzata ma anche per un controllo di tutte le operazioni che la proprietà mette i atto e quindi ci chiediamo il perchè non interviene per portare a miti consigli colui che è il responsabile di questa situazione così scabrosa che fa irretire non solo la gente di i tifosi di Foggia ma anche tutti gli addetti ai lavori che ormai la storia contorta del Calcio Foggia 1920 e della sua “fantasiosa” gestione la conoscono come le proprie tasche?
Adeso basta, il Foggia e i suoi ifosi ma anche la gente comune e la stampa locale (non tutta purtroppo) è stufa di questi soprusi e NON ha nessuna intenzione di continuare su questa falsa riga che sta portando all’esasperazione e anche verso una deriva autoritaria la società e la squadra rossonera, al punti che si arriverà inesorabilmente anche in questa quinta stagione dell’era Canonico ad un fallimento sportivo e forse anche ad un fallimento da discutere nelle aule dei Tribunali se non si arriverà a cambiare colpletamente e decisamente l’attuale linea di condotta.
Lo stesso Delio Rossi ha rimesso, un mese fa, il suo mandato con il Foggia perchè le regole d’ingaggio stabilite per il suo ritorno sulla panchina rossonera erano e ancora oggi sono state fortemente e quasi tutte disattese.


Dopo la partita di oggi con la Casertana, il Foggia tornerà a giocare allo Zaccheria sabato 11 ottobre. Per quella data la speranza ma che dovrà necessariamente diventare una certezza è che per quella gara interna contro il Crotone la situazione possa essersi normalizzata e che finalmente la squadra rossonera possa tornare a giocare nello Zaccheria con l’apporto di tutti i propri tifosi che sono la vera spinta ineguagliabile che può portare i calciatori rossoneri a fare prestazioni che poi determinano i risulati positivi di un’intera stagione.

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