Il calcio ha delle dinamiche strane.
Ezio Capuano resta a Foggia solo un mese, poi decide di “dimettersi” sparando pallettoni contro lo spogliatoio rossonero e contro alcuni dei suoi calciatori ma allo stesso tempo afferma a chiare lettere che il suo Presidente Nicola Canonico e’ un GENTILUOMO e che in trent’anni di carriera non aveva mai conosciuto una persona così corretta a differenza di quello che aveva incontrato e subito sulla sua pelle a Taranto.
Poi che cosa fà? Predica bene e razzola male. Alla la prima conferenza stampa con la sua nuova squadra, il Trapani, sollecitato dalle domande dei giornalisti locali su Facundo Lescano, chiama PEZZENTE una persona senza avere il coraggio di fare il nome, con il chiaro riferimento a chi aveva seguito l’attaccante per un mese intero, appunto Nicola Canonico ma che poi difronre alla richiesta della Triestina di 300.000 euro si era tirato indietro a differenza di chi magari, non con i suoi soldi, ha pagato questa cifra e ha portato in Sicilia l’Italo-Argentino.
Solo che nella sua rappresentazione “circense” il buon Eziolino si e’ scordato di dire che il problema di Lescano non era solo la cifra da pagare per il suo cartellino alla società Alabardata, bensì il suo ingaggio che in serie C e’ fuori dai parametri di molte squadre e molti Presidenti che non sono disposti a elargire denaro che altri hanno deciso di dare ad un calciatore, se pur bravo, oltre al fatto di essere un contratto molto oneroso e sproporzionato per la serie C, cioe’ 240.000 netti e per due stagioni.
Una brutta abitudine quella di “SPUTARE NEL PIATTO DOVE SI E’ MANGIATO e Capuano lo ha fatto dimenticando le parole dette al suo arrivo a Foggia, che oggi si sono rivelate puramente di convenienza e certamente FALSE,…….. Come la sua immagine.