Come diceva il “grande” Eduardo De Filippo nella commedia drammatica del 1945 Napoli Milionaria.
” ADDA PASSA’ A NUTTATA “
Infatti per il Foggia sembra proprio che la “nottata” sia passata e ci si augura che sia diventata solo un lontano ricordo da essere definitivamente cancellato dalla mente di tutto l’ambiente rossonero.
Dopo la soddisfazione per la bella e rotonda vittoria di sabato scorso a Messina, la terza con due pareggi nelle ultime cinque gare disputate con l’avvento di Luciano Zauri sulla panchina rossonera, adesso la squadra del Foggia deve concentrarsi e pensare alla gara di domenica prossima contro l’AZ Picerno, che chiude di fatto la prima parte della “regular season” 2024-2025.
Una prima parte di campionato, giocata dopo le premesse e i proclami estivi, che e’ andata a farsi benedire per la il Foggia, almeno fino alla 13a giornata, con il cambio del direttore sportivo Domenico Roma e con i due cambi di panchina ma soprattutto anche per via dei forti sussulti e le brutte sensazioni che provenivano da uno spogliatoio abbastanza “ribelle” che sembrava non volesse stare a certe regole di comportamento e che non aveva molta voglia di seguire le direttive tattiche e i moduli di gioco dei due tecnici Brambilla e Capuano.
Poi da giovedì 7 novembre, alla vigilia della partita contro la Juventus Next Gen, tutto e’ improvvisamente cambiato, potere dell’ imprevedibilita’ e dell’i mponderabilita’ del calcio. Sono arrivati un nuovo allenatore Luciano Zauri e un nuovo direttore sportivo Luca Leone, che hanno preso in mano le redini di questa squadra e dello spogliatoio rossonero e in un mese esatto l’hanno portata fuori dalle “secche” di una classifica che si era fatta deficitaria e preoccupante.
Questo e’ stato il compito del tecnico di Pescina che ha messo insieme, fino a sabato scorso 7 dicembre, 11 punti in virtù di cinque risultati utili consecutivi, dando alla squadra rossonera, oltre che ai risultati, anche un gioco diverso più concreto ed equilibrato tra i reparti e delle prestazioni migliori legate al suo modulo , il 4-3-3, più confacente alle caratteristiche dei calciatori a sua disposizione.
Un grosso lavoro oscuro, però, senza troppe parole e senza fare vetrina, come chi lo ha preceduto, dobbiamo riconoscerlo al Ds Luca Leone che ha “disciplinato” lo spogliatoio dando prima di tutto una grossa mano a Zauri ma soprattutto sembra aver fatto capire finalmente al “patron” Nicola Canonico, di starsene tranquillamente seduto dietro alla sua scrivania della societa’ di via Gioberti con i suoi collaboratori a fare il Presidente, lasciando tutto il resto che riguarda l’area tecnica, alle competenze e alla professionalita’ dell’allenatore e del suo staff ma soprattutto del direttore sportivo che nel suo ruolo sa che non deve occuparsi solo del mercato e diventare “complice” dei problemi e dei dolori di pancia dei calciatori ma deve fare, invece, da anello di congiunzione con la proprieta’ e fare anche da paracadute nello spogliatoio sia verso l’allenatore e il suo staff che verso i giocatori, li deve supportare e capire le loro problematiche e le baruffe “interne” prima che si arrivi a quello che poi può diventare un problema irreparabile che porta solitamente una squadra fuori dalla “rotta di navigazione” al punto che diventa impossibile porre un rimedio, andando a compromettere l’intera stagione agonistica.
Oggi si riprende la preparazione in vista della partita contro i Lucani di mister Tomei, che si stanno comportando molto bene in classifica con i loro 28 punti. Sara’ una partita da prendere con le pinze e com la dovuta cautela ma il Foggia sembra essere tornato ad essere il Foggia e vorra’ sicuramente continmuare la sua serie positiva di risultati mettendo in cassaforte il suo “sesto sigillo” consecutivo, se poi arrivera’ una vittoria si potra’ guardare un pò più lontano del proprio naso a quello che potrebbe accadere nel girone di ritorno, sulla scia dell’entusiasmo e di un mercato che potrebbe riservare alcune se non molte sorprese.