Nicola Canonico si e’ sempre vantato di essere un’imprenditore dall’elevata intelligenza, bravura e solvibilita’. Allora ci chiediamo perche’ anzichè “ELEMOSINARE” soldi dagli imprenditori locali, sotto forma di sponsorizzazioni, NON dimostra la sua forza economica mettendo le mani al SUO portafoglio e decidesse finalmente di fare le cose sul serio in questo quarto anno della sua gestione? Ieri era l’ultimo giorno utile per sapere la decisione finale da parte degli imprenditori di Foggia e della Capitanata. Si e’ tenuta la tanto attesa riunione della cordata De Finis-Salandra più alri 18 professionisti dell’imprenditoria locale, una riunione iniziata la mattina alle prime ore. C’era anche il nostro “uccellino” che volteggiava nella stanza e lo ha fatto instancabilmente fino alle 21,30 cioe’ fino al momento in cui la stessa riunione e’ terminata. Poi e’ venuto a raccontarci tutto quello che e’ accaduto. State tranquilli ora ve lo raccontiamo anche a voi in maniera dettagliata e nei minimi particolari, pur sapendo che molti, come abbiamo fatto noi si arrabbieranno, ma credeteci noi la fine di questa storia gia’ la sapevamo e l’avevamo detta e scritta da tempo. Gli imprenditori locali hanno fatto l’ultima proposta/offerta a Nicola Canonico per poter salvaguardare sia il loro eventuale investimento ma anche per trovare una strada che accontentasse tutte e due le parti. Annino De Finis e Antonio Salandra hanno messo giu’ una proposta un pò articolata ma che avrebbe creato i presupposti per una stagione “ambiziosa” e da “vertice” per il Calcio Foggia 1920. Cosa hanno proposto al maggior azionista? Hanno chiesto a Nicola Canonico di poter essere loro stessi a gestire la societa’ per tutta la stagione agonistica che deve iniziare, con l’ingresso nella “Governance dell’ asset societario”, in cambio avrebbero versato come contropartita 3.000.000 di euro, che secondo l’azionista di maggioranza e’ il giusto valore, al momento, della societa’ di via Gioberti. In cambio c’era anche un accordo di massima che prevedeva da parte dell’imprenditore di Modugno, entro quattro/ cinque mesi, di incontrarsi con la socia Maria Assunta Pintus per risolvere definitivamente le pendenze in essere tra loro. Sembrava, alla fine della mattinata, che Nicola Canonico volesse accettare l’offerta che gli era stata proposta ma poi c’è stato nel pomeriggio il solito repentino cambio di programma e Nicola Canonico ha alzato la posta, chiedendo come ulteriore garanzia per consegnare agli imprenditori locali la gestione della societa’, una fideussione di 4.000.000 di euro e in piu’ ha ciesto altre due fideussioni direttamente a Salandra e De Finis di 700.000 euro per ognuno di loro, come garanzia personale. A questo punto, era più che inevitabile che Annino De finis, un’imprenditore che NON si fa certo abbindolare dal primo che passa, figuriamoci se dovesse permetterlo a Nicola Canonico, dopo queste ” deliranti ” richieste si e’ rifiutato di proseguire la trattativa e ha lasciato che fosse Antonio Salandra a farlo. La riunione e’ proseguita ancora per qualche ora ma senza cavarne un ragno dal buco. Al termine della giornata, quindi, gli imprenditori locali, tutti d’accordo ad eccezione di uno solo su venti, del quale preferiamo non fare il nome, hanno deciso di chiudere definitivamente i giochi e hanno deciso, loro malgrado, di farsi da parte senza concedere nessun contributo economico alla societa’ rossonera gestita da Nicola Canonico. Ora cosa faranno? Aspetteranno gli eventi perche’ sono sicuri che presto qualcosa succereda’. Questo e’ quello che e’ accaduto ieri e che vi abbiamo descritto come la reale verita’ dei fatti. Ora fatevi un’idea del perche’ la risposta degli imprenditori locali e’ stata perentoria e negativa oltre ad essere stata comunicata in maniera “improcastinabile” all’impenditore di Palo del Colle. Con buona pace di tutti.