Si dice che l’appetito vien mangiando ma noi diciamo che l’appetito viene a chi ha fame e’ a chi e’ digiuno. A tal proposito ieri 24 maggio 2024, ( la data e’ importante per i motivi che tutti conosciamo ) la Sindaca di Foggia Episcopo con i suoi Assessori hanno organizzato un pranzo ed hanno invitato a sedersi intorno al tavolo le parti interessate alla trattativa per la cessione delle quote di maggioranza del Calcio Foggia 1920. La “location”, manco a dirlo, l’ha scelta Nicola Canonico ma il nostro “uccellino” e’ volato fino a Bisceglie (BA) per renderci edotti e per portarci notizie dettagliate. Erano “presenti” all’incontro (culinario), oltre al commercialista l’ A.D Carbotti. Mentre erano “assenti”, in prima persona, gli imprenditori che hanno manifestato l’intenzione di arrivare al vertice del sodalizio rossonero, il Dott. Antonio Salandra , impegnato per lavoro all’estero e anche il Dott. Annino De Finis. Al loro posto c’erano i legali che rappresentavano tutto il Gruppo locale. Era “assente” anche la dott.ssa Pintus per motivi logistici, visto che vive e lavora a Cagliari ma anche perche’ NON era stata invitata. E’ opportuno precisare, come afferma l’Avvocato Michelangelo Metta, esperto di diritto sportivo, che per arrivare ad una funate bianca della trattativa bisignera’ che al tavolo si siedano tutte e tre le parti. Canonico, la Pintus e gli Imprenditori della cordata locale che vuole acquisire , in maniera assolutamente “trasarente” lil 100% delle quote del Calcio Foggia 1920. Vogliamo precisare anche, che gli Imprenditori locali, che ormai hanno consolidato un numero importante e significativo di profili non solo molto seri ma soprattutto molto solvibili che si aggira intorno alle 15 unita’, sono tutti d’accordo su due punti “improcastinabili” che sono stati, molto probabilmente, sviscerati e discussi proprio durante questo pranzo e forse lo saranno anche in altri incontri che potranno aversi in seguito.
– Primo punto. L’iscrizione della squadra al prossimo campionato di Lega Pro per evitare il depauperamento del patrimonio tecnico relativo ai calciatori sotto contratto ma soprattutto per mantenere la categoria conquistata sul campo.
– Punto secondo. Ci sara’ quasi certamente l’ennesima richiesta a Nicola Canonico di chiudere in maniera definitiva il “contenzioso” con la sua socia di minoranza Maria Assunta Pintus, che ricordiamo, possiede ancora, senza tema di smentita, il 49% delle quote della Corporate e NON come “qualcuno”, molto poco e molto male informato oppure leggendo il solito dettato arrivato sulla scrivania della propria redazione, ha voluto far sapere in maniera “errata” e assolutamente “menzoniera”, alla piazza e a tutti i tifosi del Foggia.
Gli Imprenditori locali, rappresentati da un Gruppo, molto coeso, che vorrebbe prendere in mano le redini del sodalizio rossonero, sono propensi e decisi seriamente a voler voltare pagina e iniziare un nuovo ciclo, possibilmente vincente, se solo riuscisse ad entrare in possesso al più presto di tutto il pacchetto azionario della societa’ rossonera. E lo farebbe per riportare finalmente, dopo anni di purgatorio nella “terza serie”, il Calcio Foggia 1920 verso il traguardo della promozione in serie B. Come potrebbe riuscire in questa impresa? Sicuramente con una programmazione e un progetto serio che riguardi non solo la prima squadra ma anche e soprattutto il settore giovanile e le strutture che possano ospitare tutte le squadre che portano in giro sui campi il nome del Calcio Foggia 1920 e che sono impegnate nei vari campionati. Di quali strutture stiamo parlando? Ma naturalmente della costruzione del Centro Sportivo tanto agognato e mai realizzato nella nostra Citta’. Quali idee e progetti hanno messo in piedi per raggiungere questo e altri obiettivi e traguardi. – Prima di tutto un “Management” all’altezza della Storia e del Blasone di una societa’ che ha compiuto da poco 104 anni.
– Portare all’interno de Calcio Foggia 1920 una serie di “profili” di grande rilievo e spessore imprenditoriale con competenze specifiche in materia calcistica oltre a una grande moralita’, aziendalismo, sacrifici e la cultura del lavoro.
– Poi si dovra’ affidare la panchina dei “satanelli” ad un allenatore esperto della categoria e soprattutto mettergli a disposizione calciatori adatti ai suoi schemi e al suo gioco.
– Scegliere un Direttore Sportivo che oltre a fare il mercato dei calciatori e trattenere rapporti sempre aperti con i Presidenti, i procuratori e gli altri colleghi delle altre squadre presenti nel panorama calcistico Nazionale , debba saper fare da filtro e da mediatore tra lo spogliatoio rossonero e la proprieta’.
– Avvalersi di bravi e preparati Commercialisti, Tributaristi e Avvocati esperti di diritto giuridico, penale e sportivo.
– Stabilire e costituire un CdA di alto valore, controllato da un Presidente, un Amministratore Delegato e un Direttore Generale capaci, morigerati e competenti un CdA, insomma, che sappia trovare soluzioni assolutamente importanti e proporzionate al momento economico negativo che la nostra Citta’ e tutta l’ Italia stanno attraversando.
– Dovranno preoccuparsi di riportare sia l’entusiasmo e soprattutto i tifosi nuovamente e in massa allo stadio Pino Zaccheria. Questo senza fare promesse e proclami che non si potranno MAI raggiungere ma con un sistema manageriale ed economico funzionale, che porti la societa’ di via Gioberti, ad essere sempre florida, , rispettata, senza grandi indebitamenti e passivita’, se non quelli normali che arrivano da una gestione di una qualsiasi societa’, essere riconosciuti come un club modello in tutto il panorama calcistico Nazionale.
– Fare molta attenzione al “monte ingaggi” dei calciatori affinche’ sia oculato e adeguato alla categoria che si andra’ a disputare.
– Immettere denaro fresco, da parte degli Imprenditori facende parte del gruppo locale, se si dovesse arrivare al passaggio di proprieta’ del le quote del Calcio Foggia 1920, che dovra’ essere assolutamente e direttamente proporzionato alle forze economiche degli stessi Soci oppure anche sotto forma di sponsorizzazioni.
Questo ci auguriamo che si sia discusso ieri intorno al tavolo del pranzo conviviale voluto dalla Sindaca Maria Aida Episcopo.
La speranza di tutto l’ambiente rossonero e’ che presto possa verificarsi qualcosa di concreto che capovolga l’inerzia delle cose che riguardano la squadra del Foggia.. Sempre dal nostro “uccellino” abbiamo avuto informazioni dettagliate. Su che cosa? Sul fatto che questa cordata di Imprenditori di Foggia e della Capitanata ha gia’ tutto organizzato e pianificato nei minimi particolari. Manca la cosa più importante e decisiva!… La volonta’ da parte di Nicola Canonico di alzarsi in maniera dfinitiva dalla “poltrona del comando”. Lo fara’? Non lo fara’? Noi abbiamo la nostra opinione, alla luce di quando accaduto negli ultimi tre anni e soprattutto negli ultimi 19 giorni e purtroppo non ha nulla di positivo. Rimanere e custodire gelosamente il vertice del “giocattolo” Calcio Foggia 1920 e’ secondo noi, troppo importante per l’attuale proprieta’ ed e’ chiaro che conservare la ” leadership”, e l’immagine predominante che ne potrebbe scaturire, porta il maggiore azionista difficilmente a rinunciare ai “ricavi” in termini di entrate economiche. Quindi difficilmente mettera’ Nicola Canonico nelle condizioni di “mollare l’osso”. Vedremo, rimarremo vigili e informeremo in tempo reale il popolo rossonero sperando che presto sapremo cosa effettivamente e’ scaturito al termine del pranzo che si e’ tenuto ieri, passateci il termine, tra ” fratelli serpenti”. Potrebbe aver dipanato quella nebbia che l’Amministrazione Comunale e la Sindaca in prima persona, continuano insistentemente a pensare che esista per riaprire la discussione moderata e civile tra le parti? Esiste quel “pertugio” o “spiraglio” che potrebbe portare alla fine ad una soluzione positiva della controversia? Si potra’ entrare nella mente e nella coscienza dell’imprenditore di Modugno? Secondo noi NON succede. Ma se succede sappiamo che chi approdera’ al vertice del Calcio Foggia 19220 e’ pronto. Tutto e’ gia’ stato messo nero su bianco. Il progetto assolutamente ben definito e programmatico, ha tutta l’aria di poter raggiungere traguardi e obiettivi, al momento e in futuro , NON raggiungibili da questa propreta’.Ma l’incognita’ resta sempre lo stesso. Nicola Canonico vuole vendere oppure NON vuole vendere le sue quote del 51% della CN Sport? Ai posteri l’ardua sentenza.