L’incontro di ieri pomeriggio presso Palazzo di Citta’ a Foggia tra l’azionista di maggioranza(!) del Calcio Foggia 1920 e il Sindaco Marida Episcopo, si e’ svolto senza nessuno scossone particolare. Si e’ parlato prevalentemente della questione legata alla “convenzione dello stadio Zaccheria” ereditata da questa Amministrazione Comunale dalla gestione Commissariale. Un incontro che era necessario per ottenere delle risposte concrete. L’imprenditore di Palo del Colle, accompagnato dal segretario generale Pippo Severo e’ stao accolto dalla prima cittadina di Foggia che era in cmpagnia dell’Assessore allo Sport Mimmo di Molfetta. Sull’argomento della convenzione dello Zaccheria si tarda ad arrivare alla sua definizione, la societa’ del Foggia ha chiesto di rivedere la stessa convenzione per renderla piu’ congrua ad una gestione economica sostenibile. Sull’ agibilita’ della struttura di viale Ofanto, la discussione e’ ancora aperta. Mentre per quel che riguarda il futuro della societa’ rossonera, sempre piu’ incerto e a tinte fosche, l’Amministrazione Comunale non e’ entrata nei dettagli della discussione, infatti dopo l’incontro ha evitato qualsiasi commento a caldo. A differenza del patron (!) del Foggia che come al solito, non ha resistito, vista la presenza e anche un po’ di insistenza dei giornalisti presenti, a sfoggiare la sua solita arroganza e la sua supponenza, affermando che le cose riservate dette nell’incontro restano riservate e che se si volevano altre e dettagliate informazioni si doveva parlare con l’Assessore Di Molfetta. Ed e’quello che abbiamo fatto. Lui nel frattempo ha dato ancora una volta sfogo alla sua spavalderia mettendo l’accento sul fatto che i tifosi, e non solo, vogliono che se ne vada da Foggia e dal Foggia, dicendo però che alla luce di tutti coloro, piu’ di 20.000 titfosi, che durante i play off dello scorso campionato hanno affollato lo Zaccheria, difficilmente lascera’, a meno che non arrivi un’altra persona o un gruppo che sia piu’ “solvibile” di lui. Ha precisato anche che al momento qualcuno cosi’ non si intravede all’ orizzonte. Poi ha pensato bene di addentrarsi sulla gara di sabato prossimo contro l’Avellino, affermando con sicurezza, che per lui la partita alla fine si fara’ con lo stadio aperto ai tifosi ma non ha detto da quale sua fonte arrivi questa certezza, visto che non ancora si sa nulla circa la decisione definitiva. Ha poi concluso la sua “performance dialettica”, parlando di Vacca e Coletti. “Sono due bravi ragazzi” e su questo siamo tutti d’accordo ma ha anche detto che loro due “sanno di calcio”, e questa per noi e’ un’affermazione non proprio esatta. Forse voleva dire che sanno o hanno saputo giocare al calcio, mentre fare gli allenatori, senza esperienza, di una squadra professionistica e’ tutt’altra cosa. Si e’ affrettato, comunque, a rimarcare il fatto che entrambi resteranno fino alla fine del campionato. Il maggiore azionista (!) del sodalizio rossonero si e’ detto anche contrariato dal clima che si respira intorno al club e alla squadra, nel momento in cui c’è di mezzo il mercato di riparazione, che per il Foggia stenta a decollare. Ancora una volta abbiamo avuto la dimostrazione di quanto qualunquismo e superficialita’ alberga nella mente dell’azionista di maggioranza (!) del Calcio Foggia 1920 ma che invece insorge in lui sempre e solo la voglia di mettere in risalto la sua figura dimenticando, non a caso, un particolare molto importante. Proprio ieri sono emersi inattaccabili e inconfutabili dal bilancio della societa’ rossonera i freddi numeri ( 6.252.243 ml di euro di debiti ) che fanno rabbrividire e che preoccupano in maniera importante e sostanziale tutto l’ambiente rossonero, sulle sorti del club di via Gioberti ma che sembra non preoccupare affatto il maggiore azionista (!) e tutto il suo entourage. L’Assessore Mimmo di molfetta ha detto la sua e si e’ espresso in maniera decisa affermando che ” il calcio a Foggia e’ indiscutibilmente un elemento identitario della comunita’ cittadina e, di conseguenza, la squadra rappresenta un patrimonio che, nel rispetto e nei limiti dei ruoli di ciascuno, come Amministrazione vogliamo che sia valorizzato al meglio. U npatrimonio di emozioni e storia che esige rispetto ai tanti sportivi appassionatiche hanno riempito continuano a riempire le gradinate dello Zaccheria a prescindere dalla categoria nella qual il Foggia si trova a dover militare “.