Passano gli anni, cambiano le situazioni, cambiano i Presidenti, cambiano gli allenatori, cambiano i calciatori ma le uniche certezze assolute che esisteranno sempre sono il Foggia Calcio e i suoi tifosi. La squadra rossonera rappresentata da due satanelli stilizzati nello stemma che risalta sulla gloriosa maglia rossonera, identifica un grande senso di appartenenza che parte dal tifo organizzato delle due curve , la nord Franco Mancini e la sud Piero La Salandra e poi termina con coloro che seguono in maniera più distaccata ma con la passione e competenza di chi ha il palato fine, le sorti della squadra del Foggia.
Chi ha il privilegio di indossare la maglia rossonera oppure di sedersi sulla panchina del mitico stadio Pino Zaccheria, o ancora meglio chi si siede sullo scranno più alto della societa’, deve tenere bene a mente , nel momento che prende un impegno con questa Citta’, con questa piazza e con la sua squadra di calcio, di avere una responsabilita’ immensa e che non può disattenderla ne’ a livello tecnico e soprattutto a livello organizzativo e gestionale ma soprattutto non deve prendere in giro il popolo rossonero che e’ in grado perfettamente di riconoscere chi ha le competenze e la bravura dai lestofanti e dai “cazzari”.
Il Foggia nei suoi 103 anni di storia calcistica ha disputato 11 campionati di serie A, 25 campionati di serie B e ormai da molto tempo “galleggia” nel limbo della serie C, con l’intervallo di soli due campionati giocati tra i cadetti nell’ultimo decennio. Questo non vuol dire avere un disonore sulla propria identita’, ma noi siamo convinti che se NON si fanno progetti e programmi seri, la degenza nella terza serie diventa un’agonia che alla lunga puo’ portare alla “morte” del calcio nella nostra Citta’.
Il Foggia ha superato i fallimenti e gli abbandoni ma ha anche fatto parlare di se tutta l’Italia calcistica da sempre annoverando al suo cospetto personaggi di elevato valore agonistico e dirigenziale, l’apice e’ stato raggiunto quando ci fu il periodo di Zemanlandia, questo perche’ al vertice della societa’ c’erano dirigenti competenti e capaci di fare calcio come per esempio il MAI dimenticato Pasquale Casillo, il manager Franco Altanura, l’allenatore Zdenèk Zeman e il Direttore tecnico e sportivo Peppino Pavone.
Intorno a queste figure ruotava un’organizzazione con uno staff di medici, magazzinieri e addetti alla sicurezza e allo stadio da fare invidia alle più grandi e blasonate societa’di serie A. E anche grazie a loro che si e’ potuto vedere giocare la Nazionale Italiana allo Zaccheria con i calciatori del Foggia convocati. E anche grazie a quella organizzazione societaria se a Foggia arrivarono il Porto, Campione d’Europa e il Real Madrid di Sanchez e Butràguegno. E anche grazie a quei periodi di grande organizzazione e risultati sportivi se tutta l’Italia parlava del fenomeno Foggia Calcio. Chi ha vissuto, come noi e come molti altri, quel periodo era orgoglioso non solo di essere Foggiano e tifoso del Foggia ma si impettiva a portare in giro per il pianeta il suo “verbo” e il suo “tifo” a tutte le latitudini.
” You’ll Never Wark Alone – Non Camminerete mai da Soli”.
Questo e’ stato da sempre e lo e’ ancora oggi il mantra di una piazza e di un tifo capace di portare 10.000 tifosi in trasferta nelle gare di A e di B e di portarne piu’ recentemente in serie C 21.000 contro un “qualsiasi” Cerignola di turno, senza alcuna offesa per gli amici Ofantini. Oppure giocare a Trapani a Fondi o anche a Bitonto e arrivare in queste cittadine con più di 2000 tifosi anche se si stava giocando in serie D.
Siamo tutti fiduciosi che quei momenti possano tornare ma siamo anche sicuri che al momento la realta’ ci dice che sara’ molto difficile che questo possa accadere a breve, soprattutto se la squadra rossonera continuera’ a “navigare a vista” senza la benchè minima meta e senza organizzazzione, senza propgrammazione e senza la consapevolezza che nulla accade per caso.
Cosa ci resta che può aiutarci a superare questi momenti di sofferenza calcistica che stiamo vivendo ormai da molti lustri per colpe NON nostre?
Riflettendo attentamente ce ne restano solo DUE……. il ” CALCIO FOGGIA 1920 ” e i suoi impareggiabili ” TIFOSI “.