La 15a giornata di campionato che poteva e doveva essere un trampolino dci lancio per migliorare la posizione di classifica della la squadra di Mirko Cudini si e’ rivelata invece, una giornata lontana dalle aspettative del Foggia e una forte delusione per tutto l’ambiente rossonero. I risultati delle altre squadre hanno riportato il Foggia fuori, anche se per differenza reti, dalla griglia per accedere ai play off con all’orizzonte la trasferta complicata di lunedì prossimo in casa della Casertana dell’ ex tecnico Vincenzo Cangelosi e dell’ex capitano Alessio Curcio. Una squadra quella Campana che, anche se partita in notevole ritardo per attendere l’esito del ripescaggio in serie C, sta disputando un campionato di alto livello e in classifica si trova avanti ai rossoneri di 3 punti con ancora la partita da giocare questa sera a Taranto. Con quale spirito il Foggia andra’ ad affrontare la gara di Caserta dopo la sconfitta in casa ad opera del Latina? Bisognera’ fare i conti con l’infermeria piena e il morale sotto i tacchi. Prendiamo come riferimento negativo l’argomento infortunati e cominciamo ad analizzarlo e a trattarlo con molta attenzione, perche’ ormai e’ diventato un problema cronico e stucchevole vedere che ogni settimana ci sia un’emergenza affinche’ Cudini possa riuscire a mettere in campo una formazione al massimo della sua efficienza. Sono sempre di più gli infortuni dovuti non a traumi ma bensì a problemi muscolari. E’ forse un problema di preparazione atletica oppure di quale altro problema stiamo parlando? Non si riesce a trovare una spiegazione, una cosa però la sappiamo , il problema, quello grosso, nasce da quando e’ accaduto questa estate e si espande a macchia d’olio se consideriamo che la societa’ del Foggia con il direttore sportivo e il maggiore azionista hanno allestito una rosa di calciatori insufficiente e priva dei profili più adeguati e utili nei vari reparti. L’arrivo di giovani, se pur talentuosi, non consente quasi mai al tecnico Marchigiano di avere a disposizione per schierarli, calciatori esperti e di qualita’ con le caratteristiche e con la forza d’urto per fare le battaglie agonistiche in un campionato molto rognoso e poco tecnico come quello di serie C e soprattutto come il girone C. Pero’, allo stesso tempo, i giovani acquistati consentono a Cudini di fare il “minutaggio”, che poi è quello che la societa’ gli ha apertamente chiesto all’ inizio di questa stagione. Aver tenuto in rosa, con ingaggi da serie B, calciatori ormai sul “viale del tramonto” che non hanno dato, gia’ dallo scorso campionato, nessun apporto concreto alla causa rossonera oppure aver portato a Foggia attaccanti che non sono in grado di avere un peso specifico importante davanti alla porta avversaria, fa il resto.
hPurtroppo la sfortuna ha voluto che si infortunasse seriamente Marzupio e questo ha creato non pochi problemi agli equilibri di una difesa che sembrava “imperforabile” nelle prime otto partite. E tanto per farci dell’autolesionismo gratuito, c’è stato fino a due settimane fa il braccio di ferro con Marco Frigerio, ed ecco servito il Foggia “indecifrabile” che sta attraversando questa fase di stagione non avendo una identita’ ben precisa e delineata. Molti potrebbero dire che comunque abbiamo 3 punti in più dello scorso campionato, alla stessa giornata, ma chiaramente le situazioni sono completamente diverse tra loro. La scorsa stagione il Foggia aveva iniziato in salita con soli 4 punti nelle prime 7 partite e c’era stato gia’ il terzo dei cinque cambi di allenatore ( Boscaglia, Gentile e Gallo) ma anche i proclami estivi della societa’ erano diversi. In questa stagione, i vertici societari del Foggia, a luglio, hanno messo le mani avanti, affermando che sarebbe stata una stagione con un “equilibrio economico finanziario”, (che tradotto significa non spenderemo soldi) e un “ridimensionamento” che lascia lo spazio ad una stagione che ha come obiettivo la parola “dignitoso”, ( che cosa vuol dire non lo abbiamo ancora capito ), tutti termini che solo a sentirli nominare da parte della dirigenza rossonera, ha fatto venire l’orticaria a tutta la piazza di Foggia che segue le sorti della sua squadra di calcio. A questo punto la solita domanda sorge spontanea. Ma i vertici di via Gioberti, qualora lo avessero dimenticato, lo sanno che questo e’ il terzo anno della loro gestione e che il programma tanto enfatizzato e raccontato nel giorno dell’insediamento, ( tre stagioni fa) con la presentazione di Zeman e Pavone, ( loro due certamente dei veri professionisti della materia calcistica ) prevedeva la risalita in serie B? Lo sanno che al momento il loro programma sta fallendo miseramente? Aspettiamo l’epilogo di questa stagione, perche’ nel calcio tutto può succedere e qualsiasi pronostico può essere capovolto, poi si tireranno le somme con la speranza che in caso di mancato obiettivo, certi personaggi decidano di buon grado a lasciare spazio ad altri.
Nel frattempo ci sara’ il mercato di gennaio e alla luce di quello che sta accadendo, se non si dovesse intervenire in maniera opportuna e veloce con acquisti mirati su profili adatti alle esigenze della squadra e dell’ allenatore, allora vorra’ dire che il Foggia avra’ disputato un’altra stagione come semplice comparsa e sara’ l’ennesimo campionato “FALLIMENTARE”.