Foggia-Sorrento una vigilia molto delicata e complicata

Tullio Imperatrice e’ un ottimo giornalista e un caro amico che collabora con il quotidiano l’Attacco e con il canale web dell’Attacco Tv. Conduce brillantemente tre trasmissioni settimanali, ” Parola al Mister, Extra Time con Alessia Ameri e “Guida ai campionati”. Oggi, per presentare la vigilia di Foggia-Sorrento ho chiesto a Tullio Imperatrice di scrivere la sua presentazione della partita in un articolo che riporto di seguito integralmente, ringraziandolo per la sua disponibilita’ e per la sua professionalita’.
“Il trittico di partite che nella scorsa settimana doveva dirci di che caratura era la rosa del Foggia allestita per una stagione “dignitosa”, che sembrava poter trasformarsi in “ambiziosa”, ha dato chiare le sue risposte, anche se non definitive ma di certo indicative, a chi vuole vedere senza avere preconcetti di nessun genere.
Tra Crotone, Benevento e Picerno i rossoneri hanno raccolto la miseria di un punto, segnato solo una rete (Tonin allo “Scida” per il momentaneo 0-1) e subite ben 4, scivolando dal secondo al nono posto della graduatoria. Ma oltre ai numeri, che sono inconfutabili e riescono a rispondere in maniera netta a tutte le domande che ognuno si pone, vogliamo analizzare alcune situazioni sulle quali secondo noi chi di dovere deve necessariamente operare. Dal calo fisico che si ha netto dalla prima alla seconda frazione di gioco, alla confusione tattica che negli ultimi tre turni sembra aver attanagliato un Cudini che prima di Crotone sembrava indovinare tutte le scelte (inspiegabile l’innesto di Vacca nella ripresa al “Curcio”), alla mancanza di alcuni ruoli a cui la società, se non vuole accontentarsi di un campionato anonimo deve operare (la squadra necessità di un centrale di difesa, un esterno di sinistra e soprattutto un centravanti degno di tale appellativo, visto che su Tounkara e Beretta non basterebbe stendere neanche il famoso “velo pietoso”).

 

Sabato allo Zaccheria arriva il Sorrento di Maiuri, tecnico del Foggia per una manciata di giorni dopo che lo stesso si dimise per insanabili controversie con l’allora compagine tecnico-societaria composta da Felleca e Corda. I rossoneri campani sono reduci da tre sconfitte consecutive, l’ultima delle quali nella casa temporanea di Potenza per 0-2 contro il fanalino di coda Monterosi, anche se più l’inesperienza che la mancanza di gioco ed idee finora hanno determinato il penultimo posto in classifica con 8 punti conquistati, frutto di 2 vittorie, 2 pareggi e ben 7 sconfitte. Fuori casa il Sorrento si è sempre dimostrata squadra ostica e, ultima sfida persa nettamente per 3-0 a Potenza a parte, ha sempre dato filo da torcere a tutti gli avversari. 1-5 sul campo della Virtus Francavilla, 1-1 a Picerno (questi ultimi due campi vere “bestie nere” per il Foggia), sconfitta 3-2 a Torre del Greco con la Turris e 1-0 di misura a Crotone, dimostrano come il Foggia dovrà fare attenzione ad una squadra che ha in alcuni elementi dei sicuri pericoli e che verrà allo Zaccheria per giocare la partita della vita. L’ex Avellino Marcone in porta, l’ex Cerignola Blondett in difesa, De Francesco, Martignago e l’ex di turno Gaetano Vitale (per lui già tre gol in stagione, capocannoniere della squadra con Ravasio) a giostrare e metà campo e l’imprevedibilità di Ravasia e Badje davanti danno la misura di una formazione tutt’altro che sprovveduta dal punto di vista tecnico. Nel Foggia rientrerà Di Noia dal turno di squalifica, dando speriamo nuovamente equilibrio ad un centrocampo che in questo momento sembra non poter fare a meno dei suoi muscoli così come sarà curioso capire in che modo Cudini vorrà disegnare il suo Foggia, magari riproponendo il 4-3-1-2 che prima della gara con il Crotone sembrava dare le migliori soluzioni offensive con Schenetti che nel cuore della manovra offensiva sembra poter essere più determinante. Una cosa è certa: il Foggia deve ripartire ed ha l’obbligo di vincere”.

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