Forse non se lo aspettava nemmeno lui di essere chiamato dopo cosi poco tempo, forse non se lo aspettava nemmeno lui di dover esordire proprio contro il Foggia, certo e’ che Michele Pazienza, dopo due anni passati ad allenare una squadra di provincia come l’Audace Cerignola, si ritrova a fare il salto di qulaita’ in una piazza dalle tradizioni e dal blasone come l’Avellino e lo dovra’ fare contro la squadra che lo ha visto nascere calcisticamente e dove per questione di poco non lo ha visto prendere il posto sulla panchina di Delio Rossi questa estate. Cosa avra’ potuto cambiare il tecnico foggiano in soli quattro giorni dal suo arrivo ? Forse nulla, se non intervenire mentalmente sulla squadra che dopo i proclami di luglio, si trova a zero punti in classifica con un ambiente pronto ad esplodere come una “Santabarbara”. Oppure potrebbe aver cambiato tutto, come accadde proprio al Foggia la scorsa stagione con l’avvento di Fabio Gallo che porto’ i rossoneri dal penultimo posto con 4 punti al quarto posto con 43 punti. Infatti il cambio di un allenatore porta sempre nuovi stimoli e nuove dinamiche in uno spogliatoio che forse non vedeva l’ora di liberarsi di Rastelli e che ci risulta abbia accolto molto bene il tecnico di San Severo. Per lui un compito complicato in una piazza complicata e con un esordio in una partita che ha sempre avuto un fascino particolare. Il Foggia siamo certi che non fara’ da spettatore passivo ma cerchera’ di proseguire il suo cammino che ha evidenziato buoni progressi in queste due partite, anche i rossoneri vorranno dire la loro e uscire dal Partenio-Lombardi con un risultato positivo, anche i rossoneri hanno un allenatore nuovo e tanti giovani che sono stati presi per integrarsi con un gruppo di calciatori rimasti in rosa e che la scorsa stagione, non dimentichiamolo, hanno sfiorato la promozione in serie B. Bisogna che il Foggia abbia tanta “Pazienza” e anche se non sara’ accompagnato dai prorpi tifosi in questa trasferta dovra’ continuare la scia positiva e soprattutto Cudini e il suo staff dovranno continuare il lavoro sulla condizione fisica e sull’adattamento ai due schemi che sono stati applicati fino ad ora, un lavoro che portera’, ce lo auguriamo, a disputare nella stagione un campionato orientato verso l’alta classifica, a cui non puo’ certamente abbinarsi la parola che sentiamo spesso in questo periodo e cioe’ “dignitoso”.