La sfida tra il Trapani ed il FOGGIA non può ridursi a occasionali rivincite personali nè verso Peppino Pavone, attuale direttore sportivo dei granata e neanche nei confronti di Ezio Capuano che ha scelto di accasarsi in terra siciliana, cambiando tre squadre nell’ anno solare 2024.Taranto, FOGGIA e appunto il Trapani.
Tutti lo sanno ma e’ sempre meglio ricordarlo che noi siamo il FOGGIA e non possiamo pensare e preoccuparci che una “squadretta” come quella granata del presidente Valerio Antonini, che fino allo scorso anno era nei dilettanti, possa inficiare e scalfire la storia, il blasone e gli 11 campionati di serie A e i 27 di serie B dei rossoneri.
Il FOGGIA e’ stato, e’ ancora e sara’ sempre il FOGGIA.
E qualunque sia l’esito della sfida di lunedì sera al “provinciale” di Trapani, possiamo affermare con assoluta certezza, che ci sono delle realta’ come per esempio quella siciliana, che non potranno mai raggiungere gli obiettivi, i traguardi e i risultati che il Calcio Foggia 1920 ha ottenuto e con pieno merito nella sua storia “ultracentenaria”.
Non potremo nemmeno considerarla la partita che vedra’ difronte i due centravanti, uno che doveva arrivare in estate e l’altro che poi e’ arrivato. Lescano che ha al suo attivo, fino ad oggi 15 reti e Murano che ne ha appena 3 di reti nel suo score.
Questo non tocca minimamente la storia di 104 anni, perche’ il FOGGIA ha visto attaccanti di grande spessore e di grande valore transitare e vestire la “gloriosa” maglia rossonera, dal mai dimenticato Vittorio Cosimo Nocera fino al trio delle meraviglie dell’era di Zemanlandia Baiano, Signori e Rambaudi, figuriamoci se vogliamo preoccuparci di una “meteora Italo-Argantina” che si e’ spostato da Trieste per arrivare a Trapani, grazie anche al contributo elargito da un’Istituzione Siiciliana che si e’ fatta carico dei 300.000 euro del suo catellino oltre ai 240.000 euro dell’ ingaggio biennale del giocatore.
Un valore economico che il presidente del Trapani Antonini non avrebbe mai versato per arrivare al centravanti. Adesso smettiamola per cortesia, non faciamo diventare Trapani-FOGGIA una partita diversa da tutte le altre oppure la partita della stagione, perchè a pensarci bene non è assolutamente così.
Il Trapani resta e resterà sempre il Trapani, che con tutto il rispettoe a noi non ci sembra possa essere paragonato al Benvento, all’Avellino, al Monopoli, all’Audace Cerignola, al Catania e al Crotone di questo campionato, squadre che al momento navigano nelle posizioni di vertice della classifica ma soprattutto non può, in alcun modo, paragonarsi al FOGGIA che resta e resterà sempre il FOGGIA.
Luned’ sera tireremo una linea e faremo due “conti” perche’ questo e’ quello che accadra’ al termine della partita nella Citta’ del Sale e del Vento, con buona pace di tutti, Valerio Antonini, Peppino Pavone ed Ezio Capuano compresi.