Dopo 20 giorni di trattative per la cessione delle quote societarie di Nicola Canonico, con tante interlocuzioni fino all’ultima, che si e’ tenuta venerdi’ scorso in un ristorante di Bisceglie (BA), dove peraltro non c’era nessuno dei diretti interessati ma solo i loro rappresentanti e dove mancava la protagonista principale, la Dott.ssa Maria Assunta Pintus,  vorremmo che ci fosse spiegato il perche’ dovrebbe essere la Sindaca di Foggia, la Dott.ssa Maria Aida Episcopo, nella sua qualita’ solo di mediatrice e garante di questa transazione, a rompere la riservatezza ed uscire allo scoperto facendo una dichiarazione in una conferenza stampa oppure attraverso un comunicato ufficiale. Dovrebbe essere la Sindaca a spiegare i termini delle varie offerte sottoposte al tavolo di Palazzo di Citta’ a Lei e all’Assessore Di Molfetta di come si siano svolte gli incontri?  Cosa e’ scaturito e perche’ alla fine sono tutte cadute nel nulla? Ci chiediamo il perche’. Chi lo ha stabilito.                                                           Intanto, comunque, Antonio Salandra e Annino De Finis  una lettera aperta diretta  alla Sindaca l’hanno inviata in maniera ufficiale, soprattutto per ringraziarla per il lavoro serio profuso e per spiegare il loro dispiacere per la trattativa che si e’ conclusa con un nulla di fatto. Mentre  Nicola Di Matteo , l’imprenditore di Villa Literno ha spiegato  attraverso  Mitico Channel il motivo per cui dopo la sua terza offerta che e’ stata rigettata e rispedita al mittente, si sia definitivamente ritirato.
Sarebbe, secondo il nostro parere, piu’ opportuno e giusto che a dare tutti i ragguagli e tutti i particolari, debba essere Nicola Canonico, che invece rimane in silenzio e in disparte.  Forse sta aspettando che siano gli altri a fare la prima mossa? Tutto l’ambiente rossonero della Citta’ di Foggia e i suoi tifosi chiedono “chiarezza” e mettono al bando la parola “riservatezza”, che vada a farsi benedire. Fuori il coraggio (!) e che Nicola Canonico si decida a comunicare velocemente le notizie, quelle vere e precise . Se la gente vuole che sia la Sindaca, che si e’ presa il 6 maggio nella sua stanza la “patata bollente” oppure il “cerino acceso”, che al momento gli e’ rimasto in mano oppure chi vuole accedere alle quote di maggioranza del Calcio Foggia 1920, allora vuol dire che nessuno ha capito veramente il famoso gioco delle “tre carte” che “qualcuno” ancora sta facendo,  eppure dovremmo ormai essere abituati a questi giochi di prestigio. La rotta della nave purtroppo ha preso una direzione che la portera’ diritta verso gli scogli, la bussola di Nicola Canonico deve essersi guastata o definitivamente rotta perche’ da quello che e’ successo dal 6 maggio a ieri, tutto lascia presagire il solito finale a tinte fosche. Deve essere proprio l’attuale proprietario del 51% delle quote che dovrebbe uscire dall’ombra e smetterla, una volta per tutte, di mandare in avanscoperta i suoi “sodali” a raccontarci le solite frottole e le solite baggianate. Dovrebbe invece, a nostro avviso, esercitare il suo “sacrosanto dovere” di informare la Citta’, i tifosi e tutta la stampa, non solo una parte di essa “privilegiata”, dei relativi intrecci e dei reali movimenti che a tutt’oggi non hanno ancora partorito nulla di concreto.
Ci preme ricordare quello che Nicola Canonico ha sempre detto, in tempi non sospetti e cioè che in caso si fosse paventato all’orizzonte “qualcuno” che potesse fare meglio di lui nel gestire la societa’e la squadra del Foggia, non sarebbe stato mai un ostacolo alla cessione delle sue quote del 51% . Quel qualcuno, anzi più di qualcuno, all’orizzonte esiste e si e’ manifestato concretamente , con diverse offerte fatte alla Sindaca e all’Amministrazione Comunale, ben cinque in una settimana, poi arrivate dopo una una defintiva scrematura solo in due, quella di Di Matteo e l’altra, piu’ articolata e concreta degli Imprenditori locali. Allora diciamocelo fuori dai denti, se non vuole essere un ostacolo, perche’ Nicola Canonico si sta mettendo di traverso? Certamente lo scoglio principale e’ il contenzioso con la socia di minoranza, la Pintus e questo lo sa ormai tutta l’Italia. Ma ci chiediamo allora, perche’ se aveva l’intenzione di cedere il Foggia, non ha chiuso la diatriba economica con la Lady di Cagliari in questi tre anni, ne avrebbe avuto tutto il tempo e il denaro per pagarla, invece di perdere tempo in ricorsi che poi li ha persi tutti. Poteva impossessarsi del 100% delle quote societarie per poi cederle al miglior offerente senza alcuna preclusione e ostacolo di sorta? Troppe domande e nessuna risposta, almeno fino ad oggi. Adesso però Nicola Canonico facesse , senza se e senza ma, l’iscrizione della squadra al prossimo campionato di Lega Pro, poi avra’ tutto il tempo per tornare sui suoi passi e valutare attentamente come potrebbe passare la mano del vertice della societa’ rossonera. Avra’ sicuramente dei “bavissimi” Commercialisti, Tributaristi e Avvocati, quindi potra’ farsi consigliare al meglio, ma questa e’ un’altra storia. Se vuole Nicola Canonico, puo’ disfarsi sul serio del pesante “fardello” di una delle societa’ da lui gestita, il Calcio Foggia 1920.  che in tre anni ha inanellato solo “fallimenti sportivi” senza raggiungere i risultati conclamati e sbandierati il giorno in cui  ha preso possesso della societa’ rossonera.  Forse questo e’ il momento giusto per passare la mano, ma questa volta seriamente e non per finta ma soprattutto decidesse di fare una comunicazione a tutta la Citta’ di Foggia seria prendendosi le sue responsabilita’, non demandandole ad altri, dicendo quali sono le sue reali intenzioni. Vi invito a guardare attentamente la foto qui sotto Se ancora non avete chiaro il concetto di cosa è la verita’.

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