La frase del titolo di questo articolo, l’ha detta Josè Mourinho, che oltre ad essere uno che sicuramente capisce di calcio, nella sua carriera ha vinto 26 trofei in giro per il mondo. Noi la vogliamo dedicare a Nicola Canonico, il maggiore azionista del Calcio Foggia 1920. Perche’ diciamo questo? Perche’ dopo quando affermato dall’imprenditore di Modugno, le dimostrazioni oggettive che abbiamo registrato in questi tre anni sulla gestione societaria e tecnica, non lasciano alcun dubbio sulla scarsa conoscenza delle dinamiche del “pianeta calcio” da parte del “nostro” azionista di maggioranza. Parlavamo di dimostrazioni oggettive e aggiungeremmo anche sostanziali. Basta riavvolgere il nastro di queste ultime due settimane, senza andare troppo indietro nel tempo, per avere un’idea molto chiara. Ma vi siete chiesti se una proprieta’ , in possesso del 51% delle quote societarie, decidesse di metterle in vendita cosa potrebbe fare? Crediamo che non ci sia alcun bisogno di chiedere l’aiuto alle Istituzioni, che facciano da “garante” nella mediazione alla loro vendita ma forse basterebbe rivolgersi e farsi accompagnare nell’operazione solo da bravi  commercialisti e bravi avvocati. Allora ci sorge, come al solito, spontanea una domanda. Ma questo imprenditore ha la reale volonta’ di cedere le quote della sua azienda oppure mette in atto una “pantomima” che serve solo per depistare le sue vere intenzioni per poi trovarsi al punto di partenza e dimostrare che senza di lui non ci sarebbero alternative? Ieri e’ bastato che un semplice tifoso, ( che si occupa di vendere fiori ) si rechi a mangiare in una paninoteca e qualche “falsario delle notizie” gli racconta una corbelleria, che la voce subito si sparge a macchia d’olio senza nesun controllo e senza che sia vera. La grande ” bufala ” consisteva nel fatto che i legali di Salandra e De Finis si fossero recati a Modugno presso gli uffici di Nicola Canonico, per proporgli un’accordo economico sotto forma di sponsorizzazioni.

 

Las notizia parlava, secondo il ” burlone” che l’ha messa in giro, dopo aver parlato con Mago Merlino, di un’aiuto economico  di 500.000 euro. E’ chiaro che appena il nostro uccellino e’ venuto a riportarci la ” supercazzola atomica”, ci siamo subito attivati per scrupolo, senza crederci nemmeno per un minuto conoscendo i due imprenditori, interpellandoli personalmente. Naturalmente, come volevasi dimostrare, hanno smentito la notizia “farlocca”. Ma, infatti, come poteva essere possibile, quindi certamente inverosimile una notizia del genere.

         

 

Vi immaginate il Dott. Antonio Salandra e il Dott. Annino De Finis, proprietari delle loro floride aziende che lavorano in Italia e all’Estero, con la loro credibilita’, solvibilita’ e la loro moralita’ di persone serie e morigerate, che vanno da Nicola Canonico dopo che lo stesso piu’ volte ha detto e scritto che le loro offerte erano “irricevibili”? La notizia messa in giro, secondo noi ad arte, non solo era falsa e del tutto inventata ma ci deve indurre ad una riflessione per capire quale e’ il modo di agire da parte di chi spara delle cavolate su cui poi alcuni “nostalgici” di questa propieta’ barese ci ricamano sopra la comunicazione, che però  sembra arrivare sempre dallo stesso comune denominatore. Queste informazioni contorte, manipolate e soprattutto false vengono diffuse soprattutto per mettere in cattiva luce le persone serie che NON si presterebbero MAI a questi giochini. Lo scopo, alla fine della fiera, appare sempre quello di presentarsi poi come unica possibilita’ di essere considerato come il “salvatore della patria” e in questo caso del Calcio Foggia 1920. Pensavamo,  noi tutti che vogliono bene ai “gloriosi” colori rossoneri e anche quelli che ruotano intorno all’ambiente calcistico della Citta’ di Foggia, che avendo coinvolto l’Amministrazione Comunale e in prima persona la Sindaca,Nicola Canonico  potesse avere un’atteggiamento diverso e un sostanziale cambio di rotta. Ma ci eravamo illusi, infatti si sa, i proverbi antichi non si smentiscono mai…… ” CHI NASCE TONNO NON MUORE PESCE SPADA “.

 

         

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