E’ risaputo che una medaglia solitamente ha due facce, in una c’è sempre una “testa” e nell’altra un “simbolo”. Se dovessimo identificare in una medaglia la situazione del momento di Foggia e Atalanta U23 dobbiamo partire parlando dei due allenatori, Delio Rossi e Salvatore Bocchetti.

Per tutti e due parlano i loro curriculum professionali. Salvatore Bocchetti è un tecnico giovane e le sue esperienze come allenatore non è che siano state legate a risultati di un certo rilievo. Ha fatto il vice a Verona e per un breve periodo è stato anche primo allenatore, lo scorso anno la sua missione disperata di salvare il Monza è falllita miseramente e quest’anno alla guida dell’ Atalanta U23 non è che le cose stiano andando meglio.
Dall’altra parte c’è un tecnico che con la serie C non centra nulla, infatti Delio Rossi ha allenato con successo diverse squadre di spessore tra cui proprio l’Atalanta, anche se la sua prima consacrazione come allenatore la ebbe con la Salernitana vincendo due campionati consecutivi. In serie A ha allenato club che hanno disputato insieme a lui e al suo attuale staff le coppe Europee oltre a vincere la Coppa Italia con il Palermo. A Foggia dopo aver giocato per diversi anni ha allenato per tre volte. Nella prima fu esonerato dopo una sconfitta inopinata per 5 a 0 contro il Brescia del 28 ottobre 1995. La seconda volta sulla panchina rossonera ha sfiorato la serie B perdendo la finale play off di serie C, tre stagioni fa, contro il Lecco. Oggi si è rimesso in discussione in un momento molto critico della società rossonera, scegliendo di perseguire la strada dei giovani e non delle “figurine” inserendo solo pochi calciatori d’esperienza perchè la sua scommessa è quella di voler salvare la squadra rossonera, che è partita in questo campionato con l’obiettivo primario di salvarsi alla penultima giornata soprattutto dopo tutto quello che di ” strano” è successo la scorsa stagione quando il Foggia ha rischiato di finire tra i dilettanti.
Ma qual’è la reale differenza tra i due allenatori che sono impressi metaforicamente nella stessa medaglia? L’Atalanta U23 ha giovani calciatori forti, di prospettiva e tecnicamente molto validi che arrivano da Zingonia che è uno dei settori giovanili migliori d’Italia e d’Europa. Un Centro Sportivo che da sempre sforna calciatori che fanno il salto di qualità per poi arrivare alla prima squadra oppure vengono ceduti a squadre di spessore italiano e anche europeo portando nelle casse della Dea Atalanta plusvalenze da capogiro. Risorse finanziarie che poi vengono reinvestite all’interno della società bergamasca, infatti di esempi e di nomi ne potremmo fare a iosa ma ne vogliamo citare due su tutti, Scalvini e Ruggieri. Quello che manca però oggi all’Atalanta U23, secondo noi, è un allenatore che li sappia dirigere e che sia in grado di portarli ad un livello qualitativo ottimale. Nel Foggia succede l’esatto contrario. La squadra ha la fortuna di avere al suo interno uno “chef stellato” di alto livello ma purtroppo gli ingredienti che gli sono stati messi a disposizione non riescono a far preparare “piatti gourmet” di alta cucina, quindi per Delio Rossi che funge da “chef stellato” i risultati e le prestazioni purtroppo scarseggiano e sembrano un “brodino” riscaldato.
Due facce,quella di Salvatore Bocchetti e quella di Delio Rossi che sono sicuramente sulla stessa medaglia e diametralmente opposte ma con gli stessi ” scarsi”risultati. Infatti la classifica di serie C 2025-2026 ci dice fino ad ora, dopo sette giornate, che il Foggia ha messo da parte in classifica solo 6 punti mentre l’Atalanta U23 addirittura ne ha conquistati solo 4.

E’ logico che diventa importante la partita di sabato prossimo per entrambe le squadre che vogliono tirarsi fuori quando prima da questa loro scomoda “posizione ” che si è creata in questo inizio di campionato e la differenza tra i due allenatori potrebbe spostare l’ago della bilancia verso una sola direzione che ci auguriamo abbia i colori rossoneri.