Se qualcuno avesse ancora dei dubbi sulla “mediocrità” della squadra del Foggia, ieri nella gara persa contro l’AZ Picerno al “Curcio”, la terza su sette partite disputate in questo inizio di campionato, ne ha avuto la riprova. Sono bastati i forfait di 3 pedine fondamentali nello scacchiere rossonero per mandare in crisi  la squadra di Delio Rossi che nella gara contro i rossoblù di De Luca ci ha messo anche molto del suo per fare in modo da non evitare questa sconfitta.
Ad una squadra dove ci sono tanti giovani volenterosi ma con poca esperienza che danno l’anima in campo e ai quali non si può imputare nulla perchè quella è la loro forza, se contemporaneamente come è successo ieri sera vengono a mancare Petermann, Castorri e D’Amico,  succede che anche quel poco di qualità va a farsi benedire. Ma tutto questo era prevedibile perchè questa squadra oltre ad essere partita con notevole ritardo sul mercato estivo e con un “budget” di spesa irrisorio per esigenze e fattori non solo economici ma anche di altra natura e soprattutto per non aver fatto una preparazione adeguata e degna di una squadra professionistica, oggi si trova nella condizione di non potersi permettere che alcuni uomini chiave siano assenti tutti insieme in una stessa partita. La gara di Picerno oltre alla sconfitta ci ha fatto rilevare proprio questa “involuzione” anche perchè già leggendo la formazione iniziale da subito ci sono sorti dei dubbi sulle scelte del tecnico Romagnolo che ha lasciato fuori all’inizio un difensore come Staver che nelle gare precedenti, come centrale di difesa si era ben comportato e nel reparto d’attacco, non avendo un centravanti che fa gol, almeno sotto l’aspetto fisico ci aspettavamo di vedere dall’inizio il Croato Ilicic che avrebbe potuto con Sylla dare almeno una forza d’urto maggiore nella difesa lucana.

Il Foggia ricordiamolo con 4 reti è l’attacco più sterile del girone fino ad ora, poi l’ altro errore, secondo noi, di Delio Rossi è stato che nel momento di maggiore pressione dei rossoneri dopo aver conquistato il pareggio con Oliva, alla sua seconda rete in5 giorni, ha deciso di sostituire l’attaccante Senegalese per un “evanescente” Bevilacqua che non ci sembra affatto ancora pronto per giocare in una categoria come la serie C e soprattutto in un girone dove la tecnica passa in secondo piano, in alcune partite e dove vige l’agonismo che non ci sembra sia nelle sue corde almeno così è sembrato perchè giocare con la Primavera non è la stessa cosa che misurarsi in una categoria professionistica come la serie C.
Unica nota lieta vista ieri sera al “Curcio” di Picerno, che ci apre il cuore alla speranza, sono stati i più di 300 tifosi organizzati che hanno seguito in Lucania la squadra del Foggia supportandola e incitandola a non mollare fino all’ultimo minuto e facendo capire a questi ragazzi l’importanza di avere alle spalle un tifo come quello che c’è a Foggia. Tifosi che grazie alla volontà della dirigenza del Picerno hanno potuto vedere la propria squadra in traferta anche grazie alprezzo del biglietto che era stato, per qagevolare i tifosi rossoneri, portato a 10 euro, cosa che ci aspettiamo possa accadere anche allo Zaccheria in occasione della prossima partita casalinga del Foggia contro il Crotone e per tutta la stagione.
L’AZ Picerno va elogiato anche per l’iniziativa di aver donato alla società del Calcio Foggia 1920 quattro maglie personalizzate con il nome dei quatro “Angeli Rossoneri” che un anno fa persero la loro vita proprio in Lucania nella vicina Potenza, solo per aver seguito la loro squadra del cuore, il Foggia.
GAETANO, SAMUEL, MICHELE e SAMUELE

       

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