Il Foggia di oggi è come un gatto in tangenziale

Da dove iniziare l’analisi di quello che è accaduto ieri dopo la prima giornata del nuovo torneo di serie C del Calcio Foggia 1920 è difficile. Forse dalla pesante sconfitta con il suo punteggio tennistico, peraltro messa in preventivo da chi mastica calcio da più di quarant’anni guardando con attenzione le due rose dei calciatori a confronto? Forse dalle squallide maglie che i calciatori del Foggia hanno indossato in queste prime due uscite stagionali? Dai nomi scritti in maniera sbagliata su di esse? Dalle dichiarazioni a fine partita del direttore sportivo che ha detto alcune cose senza dire niente ? Chiediamoci anche il perchè non si è presentato il vice allenatore Limone che era in panchina al posto del tecnico Delio Rossi squalificato per spiegarci a livello tattico la debacle della squadra rossonera?
Insomma tanti interrogativi e molti argomenti da mettere a fuoco sulla situazione attuale del Calcio Foggia 1920 ce ne sono e tutti in eguale misura portano ad una forte preoccupazione per la stagione che è appena iniziata. Non ci sentiamo nel nostro commento a dare solo la colpa e sferrare un attacco all’arma bianca contro questi ragazzi, che ieri nello stadio di una delle corazzate del campionato, il Catania, costruito per vincerlo questo campionato 2025-2026 e di fronte a 16.000 tifosi, hanno fatto quello che hanno potuto vista la supremazia imbarazzante dell’undici di Mimmo Toscano, sicuramente grande buona volontà ma i limiti di una squadra costruita, al momento, solo con under di prospettiva ma senza l’esperienza per affrontare i gladiatori e i leoni nell’arena si è manifestata in tutte le sue forme. Il risultato di 6 a 0 è stata la conclusione di una partita che non è stata mai giocata dal Foggia e che ha l’obbligo di far riflettere molto attentamente prima di tutto la proprietà ma anche tutta l’area tecnica.
In serie C e soprattutto in un girone come quello meridionale, le squadre e i calciatori che le compongono sembrano delle vere e proprie bestie inferocite in cerca delle proprie prede da sbranare e questo in ogni partita e su ogni campo.
Noi da bravi pompieri, al contrario di molti che prima ancora di cominciare la stagione sparavano addosso a questa squadra, abbiamo cercato di gettare acqua sul fuoco rischiando di essere l’unica voce sola fuori dal coro ma era necessario per non fomentare altre polemiche pur essendo ben consci della situazione molto particolare, complicata e difficile che ha accompagnato la squadra rossonera dall’inizio del ritiro di luglio ad oggi. Abbiamo cercato di non caricare di troppe responsabilità questi ragazzi che sono stati acquistati e che vengono da campionati “primavera” ma la verità è che non si possono fare i matrimoni con i fichi secchi.
Questa settimana che è partita oggi e che terminerà con la chiusura del calcio mercato il 31 agosto, dovrà dare delle risposte molto convincenti prima di tutto alla piazza, che era già sul piede dio guerra per una campagna acquisti al risparmio, per avere la propria squadra “emigrata” fuori regione, per non aver potuto fare gli abbonamenti e per tante altre anomalìe che non stiamo qui a raccontarvi perchè le conoscete a mena dito ma ancora di più dovrà portare alla corte di un tecnico come Delio Rossi almeno 5/6 calciatori di spessore e qualità per rinforzare una rosa che al momento non sembra adatta ad affrontare 38 anzi 37 partite di campionato partendo anche da un -3 in classifica e in una categoria come quella della nella quale stiamo giocando al calcio.
Fermiamoci qui, perchè non possiamo e non vogliamo dire altro. Adesso è il momento di cambiare assolutamente rotta di navigazione se si vuole arrivare a destinazione, non si può continuare a navigare a vista perchè in mare si potrebbero trovare ostacoli improvvisi e forti tempeste su cui andare a schiantarsi con una “zattera” come quella che al momento trasporta il Foggia e questo non possiamo permettercelo. Si corra subito ai ripari, si acquistino calciatori adatti alla categoria e si facciano loro contratti all’altezza se si vuole evitare di fare un’altra stagione anonima come le ultime due, perchè questa volta e di questo ne siamo certi, potrebbe non venirci in aiuto la fortuna e quindi le conseguenze sarebbero improponibili. Ricordiamo sempre che noi siamo il Foggia, la nostra storia e la nostra squadra di calcio non possono essere “maltrattate” come se si trattasse di una squadretta da oratorio, ci vuole serietà, competenza, programmazione, progettualità che al momento non ci sono e che ci auguriamo possano emergere nel più breve tempo possibile, perchè figuracce come quella di ieri a Catania non rientrano nella casistica di una squadra che rappresenta una Città come Foggia.

Related Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *