Ma che colpa abbiamo noi?

Senza voler essere presuntuosi, la frase che abbiamo scelto per il titolo di questo articolo rispecchia, secondo noi, fedelmente lo stato d’animo di tutti i tifosi e gli addetti ai lavori che seguono le gesta del Calcio Foggia 1920 e volete sapere il perchè?
Perchè  la società rossonera ha fatto ormai il callo alla partenza dall’ultima fila della griglia del circuito dei vari campionati per tanti motivi che negli ultimi quattro anni si sono succeduti. Primo fra tutti la volontà ogni inizio di stagione da parte di Nicola Canonico di voler cedere le sue quote societarie ma anche perchè ogni anno dopo il 2021-2022, si è sempre ripartiti ogni stagione da zero annullando quel poco di buono che si era fatto nella stagione precedente. Questo è accaduto sia dopo l’avvento di Zeman e Pavone ma anche quando Fabio Gallo fece il miracolo di portare la squadra ai play off, prendendola al penultimo posto, prima di dare le dimissioni e passarla in dotazione , dopo la parentesi incolore con Mario Somma, proprio nelle mani di Delio Rossi che arrivò fino in fondo alla seconda fase del campionato giocando la finale poi persa contro il Lecco.
Il terzo anno ancora una volta tutto da rifare. Nuovo tecnico, nuovo direttore sportivo e nuovi calciatori ma durante il percorso ancora molti cambi nell’ Area Tecnica senza peraltro arrivare nemmeno e disputare i play off per via dell’11° posto.
La scorsa stagione poi si è raggiunti il massimo del “fallimento sportivo”, infatti, ancora diversi cambi di allenatori e direttori sportivi e la squadra costruita malissimo in estate e NON migliorata nel mercato di gennaio, che ha trovato la salvezza solo all’ultimo kilometro nello scontro play out ai danni dell’ACR Messina.
Tutti si aspettavano in questa stagione nuova 2025-2026 un cambio di rotta a 360° ma anche questa volta tra l’Amministrazione Giudiziaria messa al fianco della società rossonera dal Tribunale di Bari, la solita telenovella della cessione societaria con offerte fantasiose e non congrue che si sono alternate e che NON si sono concretizzate ma che hanno fatto perdere molto tempo alla programmazione della stagione, dopo che Nicola Canonico ha deciso di rimanere alla guida del sodalizio di via Gioberti, ci si è messa di mezzo anche l’Amministrazione Comunale di Foggia che oltre ad aver ceduto la possibilità di utilizzare lo stadio Zaccheria alla neo promossa in serie D, l’Heraclea Candela nonostante il terreno di gioco dello stadio di viale Ofanto sia cagionevole e foriero di cure per il suo manto erboso e che forse farà molta fatica a sopportare due oppure anche tre partite alla settimana soprattutto in inverno, ecco che nasce l’ennesimo problema che riguarda il campo di allenamento per il Foggia perchè l’impianto di Croci Nord NON è pronto e NON lo sarà prima del mese di settembre, oltre al fatto che il Calcio Foggia 1920 cioè la prima squadra della Città e l’unica squadra professionistica lo avrebbe dovuto dividere con almeno altre 10 squadre cittadine che fanno campionato minori.
Ma tre settimane fa la svolta. Qualcosa di buono accade, anche se vogliamo essere pignoli e realisti, le notizie oggi arrivano con il contagocce anzi non arrivano proprio per il silenzio che si è imposto la società rossonera. Dicevamo qualcosa di buono, perchè aver riportato sulla panchina del Foggia il tecnico Delio Rossi è stata una conquista NON da poco, anche se per una notizia bella ne è arrivata subito una brutta. La squadra con tutto il suo staff tecnico al completo oltre a tutte le attrezzature mediche e fisioterapiche che erano presenti nella palestra dello Zaccheria, ha effettuato il trasloco verso il nuovo “quartier generale” per tutta la stagione 2025-2026 compresa la preparazione pre campionato nella cittadina della provincia della BAT cioè a Trinitapoli.
Ma che colpa abbiamo noi? Rimarremo tutti a Foggia perchè la proprietà, magari anche d’accordo con l’Area Tecnica, ha deciso di allontanarsi dalla Città. Sicuramente questo è quello che è stato deciso e lo spostamento andrà a creare molti disagi sia sotto l’aspetto organizzativo che logistico NON solo ai tifosi che hanno l’ interesse e la voglia di stare giornalmente e non solo il giorno della partita vicino ai propri beniamini ma anche alla stampa che dovrà spostarsi per diversi giorni alla settimana di 100 Km tra andata e ritorno per fare informazione, per le interviste e per le immagini da trasmettere e da inserire nelle trasmissioni e nei Tg per mettere sempre al corrente su tutto quello che accade alla squadra rossonera. Ma questa è la situazione e quindi facciamocene una ragione ed andiamo avanti perchè la stagione che deve ancora cominciare è lunga e a tutti interessa remare dalla stessa parte se si vogliono raggiungere dei risultati e degli obiettivi soddisfacenti.

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