Una valutazione vorremmo farla, senza pensare di aver scoperto l’acqua calda e la vogliamo fare in relazione alla messa in Amministrazione Giudiziaria della società rossonera. A Foggia tutti gli eventi e le situazioni in questo momento sembrano essere contro la società e la squadra rossonera, sia nella buona che nella cattiva sorte. I “satanelli” tra mille problemi e mille traversie sono riusciti a rimanere nella categoria della serie C e partendo dal presupposto che il FOGGIA e i Colori Rossoneri NON si discutono ma si AMANO vogliamo analizzare quello che da oggi 22 aggio al 6 giugno prossimo potrà accadere.
Questa ordinanza del Tribunale di Bari potrebbe essere considerata da una discreta parte della Città e dei tifosi come un’evento negativo oppure potrebbe avere una valenza diversa, cioè potrebbe di gran lunga aprire uno scenario completamente opposto a quello che ci si aspetterebbe di vedere.
Perchè ci siamo posti questa domanda? Perchè seguiamo un filo logico che parte dal fatto che oggi la cosa più importante da tenere saldamente presente è la data del 6 giugno 2025. Sappiamo che la proprietà attuale aveva promesso, in caso di salvezza, che avrebbe pagato gli stipendi allo staff tecnico e ai calciatori, se questo è stato fatto, appena arriverà l’entità della penalizzazione che deriva dal deferimento sportivo, si potrà fare ricorso per ritardato pagamento e chiedere la riduzione dei punti che saranno comminati. Detto questo resta la cosa più importante, cioè l’iscrizione al prossimo campionato di serie C della stagione 2025-2026. Questa improrogabile scadenza, come abbiamo scritto, porta alla data del 6 giugno prossimo, quindi resta da capire se Nicola Canonico, l’ex presidente rossonero con il suo attuale Amministratore Unico Michele Bitetto, abbiano l’intenzione di effettuarla realmente questa iscrizione, versando la fideussione di 700.000 euro.
Questi due segnali, il pagamento degli stipendi fino al termine della stagione in corso e soprattutto l’iscrizione al prossimo torneo, saranno la “cartina tornasole” per capire se l’attuale proprietà ha intenzione di rimanere alla guida del sodalizio rossonero visto che le cordate che si erano fatte avanti, quella Italo-Spagnola sostenuta da Fedele Sannella e quella degli Imprenditori locali ,si sono ormai defilate forse definitivamente d hanno abbandonato il terreno della contesa .
A questo punto, tenendo presente che il tempo a disposizione è tiranno e abbastanza ridotto, bisognerà capire se l’attuale proprietà deciderà di mettersi una mano sul cuore e l’altra al portafoglio per ritornare sulle sue decisioni prese forse troppo velocemente il 31 marzo scorso e possa dare, se non ci saranno alternative, inizio al quinto anno dell’era Canonico.
Ma nel frattempo ci siamo chiesti, esistevano davvero queste cordate interessate a fare un così enorme salto nel buio? C’era la vera intenzione di accostarsi e scalare il vertice che parrebbe portato alla guida della società del Calcio Foggia 1920? Noi pensiamo che esistevano davvero perchè ne abbiamo avuto la prova concreta confrontandoci ogni giorno con i loro rappresentanti anche se le trattative ultimamente si erano raffreddate in attesa di sapere la categoria in cui il Foggia avrebbe giocato il prossimo campionato.
Oggi, dopo la salvezza conquistata, lo scenario è cambiato anche perchè si è inserito un nuovo soggetto, l’Amministrazione Giudiziaria in cui è stato messo il club rossonero, quindi NON si possono fare più “stranezze” di qualsiasi genere, perchè esiste un professionista il Prof. Chionna, che farà da “controllore”, su disposizione del Tribunale di Bari, alle movimentazioni relative a tutte le operazioni, ai servizi e ai beni che riguarderanno la società del Calcio Foggia 1920 e che saranno messi in atto.
In questo preciso momento, però deve essere chiaro un concetto, alla gente di Foggia , ai tifosi del Foggia e agli addetti ai lavori che seguono le sorti del Foggia, interessa solo che la società e la squadra rossonera, dopo aver disputato un campionato disastroso giocato sempre sul filo del rasoio che poteva portare ad una retrocessione sul campo tra i Dilettanti, possano continuare a far vivere alla Città di Foggia il calcio professionistico e a vedere rotolare, il giorno della partita settimanale, il pallone sull’erba dello Zaccheria.
Ma attenzione, perchè sarà importante farlo con una programmazione e una progettualità seria e NON con approssimazione e dilettantismo come è accaduto in questi ultimi quattro anni. Il vertice della società rossonera, in questo caso dovrà fare delle scelte molto precise e veloci.
La prima di tutte e anche la più importante, se Nicola Canonico scioglierà i dubbi e deciderà di rimanere, sarà quella di comporre e strutturare un’organigramma societario di spessore al cui interno nelle posizioni apicali ci siano profili di alto livello e di provate competenze in materia calcistica, stiamo parlando della scelta di dirigenti e collaboratori all’altezza ma soprattutto alla scelta di un direttore sportivo e di un’ allenatore con gli attributi al posto giusto e che siano funzionanti, oltre ad una managerialità degna di una società di calcio professionistico.
Queste operazioni societarie saranno imprescindibili per ottenere a breve e a medio termine risultati e obiettivi che siano del livello come merita una piazza importante ed esigente come quella di Foggia. Per avere contezza e certezza di tutto questo, dovremo aspettare NON certamente all’ultimo momento come accaduto nelle ultime due stagioni agonistiche appena passate, con uno slogan ripetitivo fino alla nausea, “vendo NON vendo”, “me ne vado anzi no resto”, “NON iscrivo la squadra ma poi la iscrivo”, un tira e molla stucchevole che ha disorientato l’ambiente e il popolo rossonero. Invece siamo convinti che bisognerà muoversi molto prima per poter programmare qualcosa che NON faccia ricadere la società e la squadra del Foggia in errori marchiani da “matita blu” commessi per diverso tempo negli ultimi quattro anni.
Adesso è il momento della verità e del riscatto e soprattutto è arrivato il tempo di prendere decisioni importanti e di metterle a fuoco e farle diventare realtà. Basta con le chiacchiere, le promesse e i proclami, ci vogliono solo fatti concreti . I tifosi sono pronti a dare una mano con il loro apporto, il loro calore e come sempre con gli abbonamenti e i biglietti se le cose saranno fatte per bene, dovranno essere pronti e sul pezzo anche le Istituzioni cittadine, il tessuto imprenditoriale del territorio della Capitanata che sicuramente non si tirerà indietro almeno per sostenere la società di via Gioberti con le sponsorizzazioni e soprattutto tutta la stampa locale che dovrà svolgere l’ingrato ma allo stesso tempo importante compito di fare informazione sulla base di fatti reali senza MAI scendere a compromessi con niente e con nessuno. Le notizie, che piaccia oppure no, vanno date e NON possono essere barattate e neanche nascoste per nessun motivo, lo affermano e lo confermano le regole della “deontologia professionale” che riguarda la professione del Giornalista.
Quae contra nos (Tutto contro di noi)
