Ad un passo dai ply out. La porta della serie D.

Onestamente non sappiamo da dove cominciare per raccontare un’epilogo talmente negativo di una stagione agonistica, 2024-2025, partita male e che sta per finire nel peggiore dei modi. Vogliamo iniziare però dalla fine. La squadra del Foggia da due mesi è abbondonata al proprio destino, perde la sua sesta partita consecutiva e lo fa proprio nello scontro diretto contro l’ultima in classifica, il Messina, che ha messo sabato scorso sul piatto e sul terreno di gioco quella determinazione di chi,, sapendo di giocarsi tutto nella gara della vita, ha surclassato tecnicamente il Foggia in tutto e per tutto nel tempio dello Zaccheria che in questa stagione e’ stato terra di conquista come mai era avvenuto in tanti anni di partite disputate nei vari campionati giocati dai rossoneri.
Chiaramente a Foggia lo sanno tutti ormai che il “pesce puzza dalla testa” ed e’ proprio quello che è accaduto e che abbiano vissuto in questi quattro anni della gestione “fallimentare” dell’ex pseudo-presidente Nicola Canonico e del “pseudo-pargolo” suo figlio , incapaci di portare a compimento il benchè minimo risultato oppure un traguardo, il tutto purtroppo con un’intero ambiente che ha guardato e subito senza fare nulla. Insieme a loro due uno stuolo di “leccaculo” che hanno trascinato la squadra rossonera in un abisso profondo dal quale non sarà facile uscire.
Una vergognosa “escaletion” cresciuta in maniera esponenziale e perpretata ai danni del Calcio Foggia 1290 che ormai, parliamoci chiaro, è ad un passo dal rischiare di giocare il prossimo campionato nei Dilettanti.
Nicola Canonico dal guigno 2021, cioè da quando si è posizionato al vertice della società e della squadra del Foggia senza peraltro pagare le quote comprate dalla sua ex socia Maria Assunta Pintus., NON ha fatto una che sia una cosa giusta che potesse minimamente lasciare il segno del suo passaggio nella nostra Città e alla guida della società e della squadra rossonera. Infatti come ultimo “cadeaù” non più tardi del 31 marzo scorso ci raccontava che con lui alla guida il Foggia NON sarebbe mai fallito e allo stesso tempo ci ha detto che non ci sarebbero state MAI penalizzazioni, inoltre che non ci sarebbero stati problemi sotto l’aspetto della solvibilità economica-finanziaria.
Tutte “balle colossali” che siamo stati abituati a sentirle da tempo e che alla fine si sono rivelate solo delle grosse corbellerie perchè oggi il Calcio Foggia 1920 avra’ dal Consiglio Federale di Lega Pro dopo il deferimento, dai 2 ai 4 punti di penalizzazione da scontare nel prossimo campionato in qualsiasi categoria dovese riuscire ad iscriversi.
L’ex esperto do calcio ( ma lo sa solo lui di esserlo ) Nicola Canonico ha sempre sminuito il valore degli Imprenditori locali che secondo il suo “pensiero deviato” non erano e ancora oggi non sono in grado prendere il suo posto al timone della società di via Gioberti e soprattutto di non essere capaci di portare avanti la gestione e la squadra meglio di lui. La differenza però di questa affermazione è che chiunque oggi arrivasse dopo Canonico farebbe sicuramente meglio perchè ci vorrà poco per riuscirci.
L’ex patron Nicola Canonico si è dimostrato oltre ad essere un personaggio “insolvente” verso molti, fino ad ora, è stato nell’arco di quattro campionati solo un “traghettatore” su una barca costruita da lui che ha avuto più le sembianze di una zattera scalcinata che di un panfilo e soprattutto in una piazza come Foggia. Una zattera piena di buchi condotta allo sbaraglio e senza una meta in una maniera “schifosa” nella sua interezza.
Sono passati per la squadra del Foggia 126 calciatori di cui più di un terzo scarsi e inadeguati ad indossare la gloriosa maglia rossonera, 6 direttori sportivi tra cui appena 3 di ottima levatura e competenza in materia calcistica mentre il resto solo  incapaci allo stesso livello di chi li ha voluti , cioè l’ex presidente rossonero, ci sono stati anche diversi dirigenti che insieme a Nicola Canonico hanno messo le basi per un fallimento annunciato e per finire la ciliegina sulla torta, il cambio di 15 allenatori in quattro stagioni, un record che non si vedrebbe nemmeno in una squadra dell’ultima categoria del campionato del Burundi. Alla faccia della grande esperienza di calcio dell’imprenditore barese che ci ha sbandierato dal primo giorno che ha messo piede nella nostra Città. Insomma solo chiacchiere, parole dette a vuoto e tanto fumo ma di concreto il NULLA
Ci chiediamo ma dove ha fatto calcio il signor Canonico prima di arrivare a rovinare la nostra storia calcistica? Ad Andria ha fallito ed è stato cacciato, a Bisceglie ha fatto la stessa fine messo alle porte della Città dai tifosi, esattamente quello che, anche con enorme ritardo, è accaduto qui a Foggia. Un ex presidente “fallito” sotto tutti gli aspetti sportivi e oggi siamo proprio curiosi di vedere chi gli darà i 6,0 milioni che ha chiesto per cedere le sue quote societarie che oramai NON valgono un “fico secco” cioè valgono completamente ZERO.
Attenzione se il Foggia dovesse retrocedere o non potesse iscriversi al prossimo campionato oppure fallisse in Tribunale perdendo il titolo sportivo, sarebbe proprio Nicola Canonico ad uscirne con le ossa rotte e come un “poveraccio” a cui nessuno affiderebbe MAI nemmeno una squadretta di terza categoria, ma soprattutto si porterebbe con se a vita il marchio di un soggeto incapace di mettersi al vertice di una società di calcio.
Abbiamo ancora un punto di speranza per cercare di mantenere la serie C che potrebbe cambiare tutti gli scenari ma non facciamoci illusioni, Siamo destinati a “fallire” miseramente e a lasciare il professionismo. La colpa? Anche se ci sono molti altri responsabili e tanti fattori contrari, rimane sempre e solo colpa di un unico personaggio che prima sparisce dai nostri occhi e dalla nostra Città e prima ci dimenticheremo del suo passaggio anzi sarà messo con grande soddisfazione nell’oblìo più profondo.

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