Non dobbiamo, non possiamo, non vogliamo

Questa locuzione pronunciata nel 1809 da Papa Pio VII era la risposta della Chiesa alla richiesta di Napoleone di cedere l’impero francese e i territori dello stato Pontificio.
Questo è un sottile “filrouge” che lega questa similitudine all’operazione degli imprenditori locali che intendono “sottrarre” a Nicola Canonico le quote del Calcio Foggia 1i920. E vogliono farlo senza scendere a compromessi ma soltanto con una trattativa leale, trasparente e nei canoni lineari senza mezzucci e senza inganni.
La trasparenza e’ determinante per portare a termine questa operazione. C’è stata una richiesta, giusta o sbagliata che sia, alla quale sarà fatta come controproposta un’offerta, infatti proprio questa mattina alle 11 sarà presentata dall’emissario della cordata locale al presidente del Foggia , anche se doveva essere presentata ieri ma per impegni del “patron” rossonero è stata spostata di 24m ore. A questo proposito ci auguriamo che se ci sarà un passo indietro e qualche rinuncia da le due fazioni, cioè chi vende e chi compra, allora con molte probabilità si potrebbe arrivare alla conclusione di un’accordo in maniera seria che accontenti entrambe le parti
Sappiamo che Nicola Canonico è stanco e ha manifestato l’idea di abbandonare il vertice del Calcio Foggia 1920 dopo quattro stagioni che non hanno avuto grandi risultati e anche perchè si deve essere accorto che la piazza di Foggia desidera un cambiamento . Certamente la contestazione da parte dei tifosi organizzati ha accelerato questo suo pensiero ma conoscendo il carattere e la tenacia dell’imprenditore di Palo del Colle, le sorprese sono dietro l’angolo.
Potrebbe bastare poco perchè la sua decisione possa fare una inversione ad U e fargli credere che per un’ altro anno potrebbe rimanere alla guida del sodalizio rossonero. Non abbiamo mai discusso la solidità economica di Nicola Canonico, e’ sempre stato puntuale nell’ottemperare a tutti i pagamenti dei contributi e soprattutto degli emolumenti ai tesserati e alle maestranze, infatti il Foggia non ha mai avuto, in questi quattro anni, problemi di penalizzazioni o contenziosi da parte della Lega di serie C oppure messe in mora da parte dei calciatori o di altre figure in seno alla società.
Ma i problemi sono nati esclusivamente dalla gestione Tecnica e Manageriale della società di via Gioberti. Troppi allenatori cambiati, troppi direttori sportivi, troppi calciatori, più di 100, passati nelle fle della squadra rossonera, per non parlare dello stuolo di dirigenti che si sonno alternati all’interno della società rossonera passando quasi inosservati per la loro incapacità a portare concretamente indicazioni e soprattutto soluzioni.
Questa mancanza di progettualità e di programmazione ha portato il Foggia a disattendere tutti i traguardi e li obiettivi che avrebbero potuto portare la squadra rossonera ad essere protagonista nel 4 campionati giocati.
Ora la soluzione può essere solo una. O si volta pagina con una nuova proprietà che riesca a fare meglio di quella attuale oppure se Nicola Canonico dovesse decidere di rimanere ancora alla guida del Foggia, allora dovrà cambiare tutto lo scenario che circonda la sua gestione societaria. Dovranno  essere fatte scelte importanti all’interno dell’Aea Tecnica portando a Foggia profili professionali all’altezza della storia e del blasone del club rossonero ma soprattutto bisognerà lasciarli lavorare senza preclusioni, ostacoli ed ingerenza da parte della proprietà anche se e’ pur vero che alla fine Nicola Canonico mette i soldi ma sarò necessario dare modo ai propri collaboratori scelti di operare in piena autonomia per raggiungere obiettivi e traguardi che all’inizio della stagione verranno messi su un tavolo in maniera teorica per poi trasformarli in pratica durante tutto la stagione e durante il campionato.

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