Ha riaperto il “gran teatro di Mangiafuoco”

Siamo alle solite. Sempre la stessa solfa. In questo periodo del campionato, da quattro anni a questa parte, dopo i fuochi l’artificio, i proclami, le stelle filanti e i cotillon estivi, sempre accompagnati dalla solita promessa, “FAREMO UNA GRANDE SQUADRA E LOTTEREMO PER VINCERE IL CAMPIONATO”, ecco che puntualmente il pallone in casa rossonera si sgonfia e si torna al solito ” gran teatro di Mangiafuoco ” dove imperversano le bugie, le fandonie, le barzellette ma anche i soliti rumors che tornano a farsi largo tra una classifica deficitaria e la volontà da parte di Nicola Canonico di vendere al maggior offerente lo scettro del comando del Calcio Foggia 1920.
C’è un silenzio assordante che aleggia in Citta’, nei bar e nei luoghi dove si ritrovano i tifosi ma soprattutto sulla squadra rossonera, un silenzio che dura da più di due mesi e um mercato invernale che non decolla e che vede i rossoneri ad aver fatto solo tre movimenti in uscita e nessuno in entrata con la evidente prospettiva che molti calciatori dell’attuale rosa vogliano “scappare” al più presto da Foggia e dal Foggia.
Il Motivo e’ stato spiegato da Nicola Canonico tramite alcuni servizi giornalistici e interviste telefoniche ma NON di persona oppure in una delle sue proverbiali conferenze stampa. Il maggiore azionista he con la precisione di un’orologio svizzero e come nei tre anni precedenti, in questo periodo della stagione, ci fa ha fatto sapere dal suo quartier generale di Modugno, che vuole lasciare ma che allo stesso tempo la società sta lavorando per cercare di portare a Foggia in questi ultimi giorni del calcio mercato, i profili di calciatori adatti al gioco del tecnico Zauri per tornare ad avere una classifica migliore di quella attuale ma ci ha detto anche che sia lui che il Ds Luca Leone si stanno trovando difronte ad un muro di gomma e al fermo diniego da parte di alcuni calciatori a volersi trasferire per giocare nel Foggia.
Sempre per interposte persone, anche se si tratta di giornalisti, Nicola Canonico riferisce che tutto questo atteggiamento “antipatico” di girare le spalle alla societa’ rossonera deriva dalla situazione di classifica della squadra e dall’ambiente che la circonda.
Una colossale “bugia”, secondo noi, che farebbe arrossire persino Pinocchio. Uno dei motivi potrebbe essere, invece, la decisione della proprietà rossonera di non voler rinnovare i contratti in scadenza a giugno 2025 ai calciatori dell’attuale rosa e questo ha messo gli stessi calciatori del Foggia in scadenza, nella condizione di organizzarsi per una “fuga” dalla squadra rossonera e cercare in altre squadre soluzioni per la loro carriera. La conseguenza logica di questa scelta da parte dei procuratori e dei loro calciatori di NON accettare Foggia come destinazione e’ anche la mancanza di volonta’ a sottoscrivere nuovi contratti con scadenza oltre la data di giugno 2025 per coloro che potrebbero vestire la maglia rossonera.
In questo desolante scenario, quale calciatore metterebbe a disposizione la sua professionalità in serie C e nel Calcio Foggia 1920 solo per pochi mesi senza un contratto che sia almeno per due stagioni? Basti pensare come esempio illuminante, al calciatore Marcel Buchel della Spal, che a 34 anni, “RIFIUTA” la piazza di Foggia per accasarsi al Messina e si capisce in quale situazione si trova a dover gestire le operazioni di mercato il Direttore Sportivo Luca Leone.
Da ieri poi , per non farci mancare nulla, anche i tifosi organizzati sono usciti allo scoperto e hanno tappezzato il piazzale dello Zaccheria e anche alcune zone della Citta’, con striscioni inequivocabili dimostrando la loro avversione e la loro contestazione verso Presidente e Direttore Sportivo. Sono tutti così arrabbiati e sul “sentiero di guerra” (calcistica) che la partita di domani sera contro il Latina, uno scontro diretto per la salvezza, e’ diventata una polveriera con la miccia accesa pronta ad esplodere in caso di un risultato negativo da parte della squadra di Luciano Zauri che oltretutto si trova in una condizione aggravata di “minorata difesa” per decidere quale formazione mettere in campo per contrastare la squadra dell’ex Roberto Boscaglia, che arriva allo Zaccheria con lo “score” di tre vittorie consecutive a differenza del Foggia che invece si presenta a questa partita dopo due sconfitte che hanno vanificato il cammino intrapreso nella parte finale del 2024 che aveva portato il Foggia a realizzare sette risultati utili consecutivi e ad uscire dalla zona calda della classifica.
Solo una vittoria domenica sera dei rossoneri potrebbe portare un pò di serenità ma sappiamo che sotto la cenere rimane sempre accesa una piccola fiamma che e’ pronta in qualsiasi momento a far ripartire il fuoco della contestazione se si dovesse continuare ancora con questa “querelle” di mancanza di chiarezza e di comunicazione mentre tutti si aspettano trasparenza e un dialogo costruttivo da una societa’ professionistica all’altezza della storia e del blasone che accompagna da 105 anni una piazza come quella di Foggia.

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