E’ nata in noi una domanda ascoltando la canzone di Ligabue e siamo sicuri che anche molti di voi se la saranno fatta all’indomani dell’esonero di Massimo Brambilla con il Foggia a 5 punti in classifica dopo sei giornate di campionato.
Durante e dopo il calcio mercato estivo eravamo quasi tutti convinti che la squadra rossonera avesse cambiato completamente il suo volto, avevamo dato i meriti al direttore sportivo che aveva scelto un allenatore diverso dagli standard abituali, con un gioco diverso e avevamo anche notato un Nicola Canonico “nuovo”, più portato alla riflessione e non allo scontro, un pò pragmatico e anhe fortemente volenteroso, dopo tre anni senza risultati, che questo suo quarto anno di presidenza sarebbe stato l’anno del riscatto per lui e per il Foggia.
La domanda e’ “SIAMO CHI SIAMO”? Noi siamo il Foggia e questo non può essere confutato da nessuno, infatti guardando la storia del club rossonero troveremo e leggeremo gli 11 campionati di serie A e i 27 campionati di serie B ma troveremo e leggeremo anche una serie infinita di calciatori che hanno vestito la maglia rossonera di grande livello e allenatori e Presidenti che hanno lasciato il loro segno.
Il Foggia del nuovo corso 2024-2025, con l’arrivo in panchina di Ezio Capuano obra’ rispondere alla nostra domanda, SIAMO CHI SIAMO E COSA VOGLIAMO da questa stagione che sulla carta, alla vigilia dell’inizio del campionato, tutti gli addetti ai lavori mettevano come assoluta protagonista per la promozione diretta in serie B.
Siamo alla vigilia di una partita molto complicata nella tana dei “lupi Irpini”, quell’Avellino che come il Foggia attraversa un periodo complicato e non più tardi di dieci giorni fa ha fatto un repulisti a 360°, esonerando tutto il settore tecnico e dirigenziale. Il Foggia questa partita l’affrontera’ dopo due sconfitte consecutive e con un nuovo tecnico sulla sua panchina arrivato due giorni fa e che certamente non pota’ fare i miracoli. Però i calciatori, loro sì, potranno cambiare il trend negativo che si sono tirati addosso in queste prime sei giornate di campionato e soprattutto possono tirare fuori gli “attributi”, se ne sono in possesso e rispondere sul terreno di gioco alla domanda “SIANO CHI SIAMO” cioe’ il Calcio Fogia 1920 con il suo blasone e i suoi 104 anni di storia che tutto il pianeta pallonaro conosce e ha avuto modo di apprezzare.
Non possiamo sapere oppure immaginare oggi, alla vigilia di Avellino-Foggia cosa ci dira’ il Partenio-Lombardi ma possiamo solo augurarci che questo cambio di panchina effettuato possa portare i benefici che la societa’, la squadra e i tifosi rossoneri si aspettano avvenga per evitare un’altra stagione nell’anonimato.
Quali differenze sostanziali può aver apportato Eziolino Capiano in soli due giorni di lavoro, dopo aver firmato il contratto che lo leghera’ al Foggia fino a giugno 2025 con opzione per un rinnovo? Noi crediamo che a parte aver conosciuto i suoi nuovi calciatori singolarmente, forse ha potuto lavorare solo sotto l’aspetto mentale e nient’altro. Tutta la poarte tecnico-tattica potra’ svilupparla nella prossima settimana che porta al derby contro la sua ex squadra, il Taranto,che vive un momento a tinte fosche ma che comunque dopo il secondo posto ottenuto sul campo nella scorsa stagione, non ha nessuna voglia di venire a Foggia a fare l’agnello sacrificale, anche perche’ Pasqua e’ ancora lontana.
Capuano avra’ sicuramente visto e studiato ilFoggia e certamente si sara’ documentato sulle problematiche che esistono oggi all’interno dello spogliatoio rossonero, cos’ come avra’ visto dalla tribuna durante la partita persa con il Giugliano, la confusione tattica e la mancanza di condizione fisoica che aleggia sulla squadra comela “nuvoletta” di Fantozzi Quindi la gara di domani diventa un rebus amletico per il tecnico e per i suoi calciatori ma come tutti i rebus se si e’ preparati, si può riuscire a risolverlo. Conoscendo poi, la grinta e la determinazione di Eziolino Capuano, siamo sicuri al 100% che avra’ trovato le motivazioni per creare nella testa di tutti i suoi uomini e soprattutto di coloro che affronteranno questa partita, il massimo dell’impegno e siamo certi anche che riuscira’ a far emergere in ognuno di loro quell’orgoglio e quel coraggio per dimostrare che giocare in una squadra e in una piazza come quella di Foggia davanti a 6/7000 tifosi, bisogna credere e avere la consapevolezza del proprio valore, perche’ in questo caso se ci fosse riuscito in soli tre giorni Ezio Capuano, gli stimoli per togliersi inn fretta da questa situazione, arriveranno da soli, d’altronte basta guardare la classifica e farsi un esame di coscienza su quello che poteva essere e non e’ stato.
Una classifica che non rispecchia assolutamente le aspettative della societa’, della squadra e di tutti i tifosi rossoneri che hanno creduto e ancora credono nel progetto estivo di Nicola Canonico, il quale anche lui non e’ esente da colpe ma abbiamo notato che lo ha ammesso dopo la partita persa contro il Giuliano e questo gli fa onore e lo mette nella condizione, avendo cambiato il tecnico dopo appena sei partite, di pretendere il massimo dai calciatori che lui stesso con Domenico Roma hanno voluto e portato al Foggia e poi quella sottile minaccia di portare con lui in tribuna coloro che non risponderanno presente all’appello e se le cose non andranno per il verso giusto, lo rende più credibile agli occhi della piazza e della tifoseria che aspetta solo di dimostrare il famoso “SIAMO CHI SIAMO” cioe’ siamo il Calcio Foggia 1920.