Avremmo voluto commentare questa partita del Foggia a Benevento prendendoci almeno 48 ore di tempo per riflettere su una sconfitta per 4 a 0 che arriva dopo l’1 a 4 interno contro il Monopoli dell’8 settembre. Due “imbarcate” molto pesanti a distanza di appena 14 giorni. 8 gol subiti in queste due partite su un totale 10 gol e solo 1 realizzato su un totale di 5.

 

             

Volevamo prenderci un giorno in più per pensare bene a cosa scrivere, soprattutto dopo aver guardato attentamente queste due foto, che ci fanno capire e che ci dicono tutto ma proprio tutto sulla confusione tecnico-tatica, oltre che fisica e mentale, che in questo momento si erge come una “Spada di Damocle” sul Calcio Foggia 1920.
Tutto questo non ci sembra eccessivo dirlo e scriverlo anche se non ci sentiamo di addebitare colpe specifiche all’uno o all’altro componente del gruppo rossonero. Quando si perde così come e’ successso ieri a Benevento, cercare un colpevole o un capro espiatorio non serve a nulla. L’unico deterrente e’ analizzare sempre e soltanto la causa e non l’effetto della sconfitta.

 

                     
Oggi e’ “notte fonda” per il Foggia, basta guardare la classifica e e su questo siamo tutti d’accordo. La squadra di Masssimo Brambilla sembra, dopo 5 partite, avere purtroppo molte analogie con quella di due stagioni fa, allorquando il Foggia con Boscaglia allenatore e con lo stesso modulo adottato dal tecnico Brianzolo il 4-2-3-1, mise insieme la miseria di 4 punti in 7 partite. Ebbene questo Foggia e’ sulla stessa strada, amzi peggio, se si considera che la situazione del momento ha un grosso punto interrogtivo, la condizione fisica di tuttto il gruppo. E mercoledi’ si ritorna nuovamente in campo contro quel Giugliano che ieri ha battuto la “corazzata” Catania per poi finire la settimana domenica prossima al Partenio-Lombardi contro l’ Avellino, che nella settimana appena trascorsa ha fatto un “repulisti” totale a tutti i livelli, sia tecnici che dirigenziali, liquidando tutti dal direttore generale Perinetti al il direttore sportivo per finire con tutto lo staff tecnico, allenatore compreso.

 

               

Alla luce di quello che e’ successo nella gara contro i giallorossi Sanniti, non vogliamo essere disfattisti ma di essere realisti. Anche se pensiamo ad un periodo transitorio con tante cause concatenanti e concordanti tra loro, noi dobbiamo analizzare e giudicare quello che accade sul campo settimana dopo settimana, partita dopo partita, senza lasciarci condizionare dai commenti generalisti che ognuno esprime liberamente.
Il Foggia di Benevento e’ stato “imbarazzante” dopo essere stato, 14 giorni fa, “inguardabile”. Una squadra che prende due gol in 17′ senza reazione, denota un atteggiamento scadente e proivo di qualsiasi commento e giustifcazione di sorta. Una squadra, quella rossonera, che non riesce a reggere fisicamente i 90′ minuti di partita di calcio. Una squadra che ci e’ sembrata senza stimoli e disorganizzta con molti, se non tutti, i calciatori che sembravano la brutta copia di loro stessi sul campo.
Si parlava delle cause e non dell’effeto che provocano sconfitte come quella di ieri a Benevento.
SE il Foggia vesse segnato il rigore con Emmausso che poteva portare la gara sul 2 a 1 gia’ nel 1° tempo.
SE il Foggia non avesse trovato sulla sua strada un portiere del 20o7, peraltro di Foggia e cresciuto nel Foggia..
SE il Foggia non avesse avuto tutte le assenze importanti a centrocampo.
SE il Foggia riuscisse a realizzare i gol con tutta la mole di gioco che produce.
SE, SE, SE………. Troppi SE e nel calcio, come nella vita, con i se e con i ma non si va da nesuna parte.
Quali possono essere i rimedi immediati? I rimedi che si possono prendere per evitare di scivolare ancora più lontano dalle posizioni di vertice della classifica ci sono, chi deve porli in essere lo sa. Mancano tante partite al termine della stagione, 33 per la precisione con 99 punti a disposizione, il tempo per mettersi in linea esiste ed e’ alla portata del Foggia ma l’unico rimedio immediato che conosciamo nel gioco più bello del mondo sono le vittorie.

 

               

Sempre per rimanere con gli “occhi sulla palla” ed essere realisti e non fatalisti, Massimo Brambilla nella prossime due partite di questa settimana che e’ appena iniziata, contro il Giugliano mercoledì e ad Avellino domenica prossima, si gioca il suo “jolly” e anche la panchina rossonera, infatti il nostro “uccellino” che volteggiando nell’aria, raccoglie per noi le notizie, ci ha portato un bigliettino attaccato alla sua zampina con sopra alcuni scritti alcuni nomi pronti a subentrare, certamente ci dispiacerebbe per il tecnico Brianzolo ma il calcio e’ questo e non lo cambia nessuno nelle sue dinamiche, in tutte le latitudini del mondo.

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