Che cos’è l’Araba Fenice?   E’ un uccello mitologico che rinasce dalle proprie ceneri dopo la morte. Per questo motivo simboleggia il potere della resilienza, ovvero la capacita’ di far fronte in maniera positiva alle avversita’, coltivando le proprie risorse che si trovano dentro se stessi.
Lo sappiamo, forse questo paragone e’ un pò forte e irriverente da applicare al calcio ma il nostro scopo e’ quell di dare un significato più effimero, e neutro.

 

                         

La squadra rossonera, ben costruita secondo noi, da Nicola Canonico con Domenico Roma e Massimo Brambilla, in questo inizio di campionato ha messo in cantiere per la classifica 5 punti. I valori e i risultati acquisiti sul campo vanno rispettati e accettati anche se si poteva ottenere di più di quello si e’ ottenuto. Infatti al Foggia mancano sicuramente almeno 3 punti che potevano arrivare da un pareggio regalato al Trapani al 96° di una partita gia’ vinta per un errore del portiere e di una vittoria mancata contro il Monopoli per le troppe assenze e firse per qualche altro “intoppo” non preventivato alla vigilia.
Allora perche’ ” l’Araba Fenice”? Perche’ adesso e’ il momento di risorgere e dimostrare prima di tutto a loro stessi, calciatori e staff tecnico e tifosi, di essere la squadra che vuole e può essere sicuramente protagonista di questo torneo 2024-2025.

 

                 

Iniziera’ proprio dalla trasferta di Benevento di domani che Massimo Brambilla e i suoi uomini dovranno iniziare la loro scalata alla classifica, ne hanno tutte le possibilita’, le forze, le caratteristiche e la consapevolezza sia tecnica, atletica e di qualita’ per poterlo fare.
La partita e’ complicata, difficile, piena di ostacoli ma non impossibile come il calcio a tutti i livelli ci ha insegnato.
Vengono in aiuto al Foggia, le notizie che arrivano dall’infermeria e dal campo. Tascone potrebbe essere della partita così come Danzi. Mazzocco e Gargiulo in questa settimana hanno fatto grossi progressi fisici e di condizione perche’ sulle loro qualota’ tecniche non c’è da discutere. Solo Da Riva ne avra’ ancora per un paio di settimane ma la sua guarigione e’ in una fase progressiva molto elevata.
Cristallizziamo però il reparto d’attacco. Millico, Emmausso, Sarr, Santaniello e soprattutto Murano dovrebbero garantire una “bocca di fuoco” da categoria superiore, infatti se giudichiamo le azioni come sono state svolte e a che velocita’ sono state eseguite in queste prime quattro partite, il riscontro non e’ stato così come Brambilla, la societa’ e i tifosi si aspettavano.

 

           

Il tempo c’è, siamo ancora all’inizio del campionato. L’importante sara’ rimettere la rotta di navigazione nella giusta direzione, riuscire a fare poche virate e ancora meno strambate inutili con il timone e quindi cercare, con tutte le proprie forze, di arrivare al traguardo prefissato, un pò come in questi giorni ci ha fatto vedere e sognare il Team di Luna Rossa.

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