Non e’ facile fare un’analisi approfondita della partita che il Foggia ha giocato e perso domenica sera contro il Monopoli per 4 a 1 . Ma il nostro lavoro non può esimerci dal giudicare la prestazione e analizzare il perche’ di una sconfitta così eclatante, peraltro in casa, davanti a più di 7.000 tifosi che si aspettavano l’exploit dei rossoneri e che invece sono rimasti delusi e amareggiati non solo dal risultato ma soprattutto da come qusto risultato si e’ caratterizzato ed e’ arrivato al suo epilogo sul terreno di gioco.
L’analisi parte inevitabilmente dagli infortuni. Sappiamo però che non può essere un’alibi, anche se in una sola partita ti vengono a mancare tre centrocampisti di ruolo tutti insieme. Tascone, Da Riva e Danzi e coloro che li hanno sostituiti ci hanno messo tutto quello che potevano ma purtroppo Mazzocco e Gargiulo non potevano essere al meglio della condizione anche perche’ arrivati da pochissimi giorni e Vezzoni si e’ fatto trascinare nel vortice di una prestazione sotto tono ma per lui la giustificazione ci può essere perche’ ha giocato in un ruolo non suo.
L’analisi di una sconfitta come quella contro la squadra di Alberto Colombo, deve comunque passare necessariamente dall’allenatore. Siamo sicuri che Massimo Brambilla non sbaglia ad insistere sul proprio credo tecnico -tattico, quel 4-2-3-1. Sappiamo che non e’ sbagliato visto che ci sta lavorando dal ritiro estivo ma in una situazione di emergenza come quella di domenica sera, forse e diciamo forse, si poteva cercare una soluzione tattica alternativa che desse più copertura, magari non dall’inizio della partita, però sicuramente alla fine del primo tempo con il Foggia sotto di un gol.
Allora perche’ non rischiare il baby Pazienza, su cui la societa’ ma anche lo stesso staff tecnico crede molto? Il giovane centrocampista poteva essere inserito nel suo ruolo tradizionale con l’arretramento di un trequartista (Zunno) in fase di ripiego e di copertura a centrocampo ed inserire anche la seconda punta in un 4-4-2 che forse alla fine non avrebbe cambiato nulla ma se non altro poteva essere un tentativo.
Chiaramente non e’ assolutamente una critica verso il bravo tecnico Massimo Brambilla che sa fare bene il suo lavoro, però secondo noi, e’ una valutazione che ci sentiamo di fare per analizzare la gara a 360°, e’ diventa quasi obbligatorio metterla in in evidenza dal nostro punto di osservazione esterno.
La classifica? Purtroppo anche i numeri vanno guardati e analizzati settimana dopo settimana e tutto sommato al Foggia mancano in queste prime tre partite, i due punti contro il Trapani, punti che al 95° di quella partita erano in cassaforte. Una sconfitta come quella contro il Monopoli, anche se dolorosa e inaspettata ci può stare ed e’ imutile fasciarsi la testa prima di essersela rotta. D’altronte siamo ancora all’inizio di questo campionato ma, sempre per un rilievo oggettivo, nelle prossime due settimane la squadra rossonera dovra’ affronare due trasferte insidiosissime. Lunedì prossimo a Latina contro una squadra in difficlta’ allenata dall’ex Foggia Pasquale Padalino e domenica 22 settembre contro il Benevento.
Dispiace per quello che poteva essere e non e’ stato ma nel calcio ogni volta che si cade scatta quella molla di rivalsa e di rivincita che vale per qualsiasi squadra e lo stesso siamo sicuri che sara’ per il Foggia e siamo certi che gia’ dalla prossima partita i ragazzi di mister Brambilla sapranno recuperare non solo i punti persi ma soprattutto saranno in grado di dimostrare che la loro squadra e il loro gruppo, può e deve giocarrsi questa stagione da protagomista.