Sappiamo chi sono il Padre e il Figlio ma NON sappiamo chi potrebbe essere lo Spirito Santo. Forse Domenico Roma? Forse Massimo Brambilla? Forse i tifosi? Forse la stampa ? Forse gli imprenditori locali? Forse la Sindaca di Foggia? Forse tutto l’ambiente rossonero? A queste domande e’ difficile rispondere, forse lo sono tutti o forse nessuno. Una cosa pero’ e’ certa, il Calcio Foggia 1920 non puo’, per nessuna ragione, ripetere nella stagione che sta per cominciare il campionato che si e’ appena concluso e che e’ stato un “fallimento totale” sotto tutti i punti di vista.

 

       

Nicola Canonico ha deciso di “promuovere”, come suo alterego, il figlio, che ha ricoperto. fino ad ora, l’incarico di vice presidente, però ha svolto questa mansione in maniera alquanto anonima e senza costrutto.  Abbiamo notato però che il “rampollo”  ha messo, da alcune settimane, la testa fuori dal sacco. E perche’ mai? Solo perche’ ha organizzato la Festa Rossonera credendo che basti per far valere le sue capacita’ organizzative?  Il vice presidente, ci ha fatto sapere che intende trasferirsi nel capoluogo dauno, così potra’ tenere sotto controllo e da vicino la situazione logistica e anche per aiutare nella gestione della societa’ e della squadra rossonera. NON sappiamo come lo fara’ ma se intende farlo come lo ha fatto suo padre nei tre anni appena conclusi, allora possiamo farne anche a meno della sua presenza e del suo apporto. Il ” pargolo” della famiglia Canonico, si e’ mostrato, agli addetti ai lavori, solo facendo “vetrina” per le televisioni locali in queste ultime due settimane, però lo ha fatto con un’atteggiamento di supponenza, infatti, lo abbiamo visto con la sua postura strafottente, un sorrisino beffardo e con le mani in tasca, durante le interviste ma soprattutto con un’arroganza fastidiosa nel rispondere alle domande dei giornalisti. Questo atteggiamento a noi NON piace e NON lascia presagire nulla di buono. Il vice presidente del Calcio Foggia 1920, facesse i fatti e mettesse da parte le chiacchiere, piuttosto le facesse dire e scrivere ai suoi tanti “addetti stampa”, che il padre ha saputo plasmare in questo triennio della sua gestione societaria.

 

                 

Il “rampollo” della famiglia Canonico, si ricordi che qui si trova a Foggia e non a Modugno oppure a Bisceglie, si andasse a leggere la storia del Foggia Calcio e dei suoi protagonisti, per farsi un’idea di cosa vuol dire aver avuto la fortuna e non la capacita’ di stare con il padre al vertice in una piazza storica, ultracentenaria e blasonata che ha disputato 11 campionati dei serie A e 27 di serie B e che al momento  “galleggia” insieme a loro, nel purgatorio della serie C. Facciamo un invito al giovane Canonico , che secondo noi NON e’ ancora all’altezza di ricoprire un n’incarico così importante e delicato all’interno del Calcio Foggia 1920. Lo invitiamo caldamente a NON spoilerare “baggianate” che sono solo frutto delle sue previsioni immaginarie che poi puntualmente NON si avverano MAI. Come quella che abbiamo sentito giorni fa e che riguarda l’utilizzo del campo di calcio su cui si dovrebbe allenare da agosto prossimo la squadra di Massimo Brambilla. Stiamo parlando, come avrete capito, della struttura dell’Aeroporto Militare dell’Amendola.

 

       

Siamo andati personalmente a verificare le condizioni dell’impianto e sarebbe opportuno NON avventurarsi in proclami o promesse prima che sia tutto pronto, funzionale e disponibile. Il vice presidente aspettasse che arrivi il permesso del Ministero della Difesa e del comando del 32° Stormo, essendo quell’impianto sportivo all’interno di una Zona Militare, “strategica” e “inpenetrabile” per i motivi che potete immaginare. Ma soprattutto il Calcio Foggia 1920 mandi qualcuno, a sue spese, per mettere a posto l’impianto e che ci sia qualcuno che si prenda l’impegno di tagliare erba ed erbacce che superano il metro di altezza. Poi NON meno importante , ci auguriamo che riesca, la societa’ di via Gioberti, a mettersi d’accordo sulla cifra  per l’affitto del campo sportivo e soprattutto che si ricordi anche di pagare a differenza di quello che NON ha ancora  fatto per il campo dell’ex Figc, dove sembra che risulti un contenzioso in sospeso abbastanza elevato. Bla, bla, bla,bla, solo parole in quantita’ industriale da parte del ” bimbo prodigio” figlio del patron Nicola Canonico. Ci faccia la cortesia  e la smetta di fare il sapientone e lo spocchioso, altrimenti rischia seriamente di mettersi allo stesso livello del padre, che in queste tre stagioni, appena trascorse, ha fatto solo proclami e promesse quasi sempre NON mantenute. Invitiamo vivamente “baby Canonico” ad abbassare la cresta e a mettersi a lavorare, lavorare e ancora a lavorare, perche’ solo con il lavoro e con fatti concreti potra’ dimostrare di aver finalmente acquisito un poco di credibilita,’ altrimenti sara’ un’altro “bluff” pieno di “boria” che si sgonfiera’ come un pallone bucato .

 

               

 

Credeteci, purtroppo noi a Foggia sappiamo bene di che cosa stiamo parliamo, perche’ ormai abbiamo fatto il callo a questo ” gran teatro di mangiafuoco”, partito da giugno 2021.

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