La societa’ rossonera ha scelto di svolgere il proprio ritiro pre campionato nella terra i Calabria e precisamente nel bellissimo e tranquillo Borgo di San Giovanni in Fiore in provincia di Cosenza. Quindi partira’ dalla Sila la nuova stagione agonistica 2024-2025 del Calcio Foggia 1920. Ma in questo Borgo il Foggia ci era gia’ stato, NON con Pasquale Marino come erroneamente “qualcuno” ha detto, visto che quell’anno il Foggia Calcio ando’ in ritiro a Cotronei in provincia di Crotone ma ci era stato nel 2014-2015 con Roberto De Zerbi. In quella stagione il Foggia arrivo’ alla finale play off poi persa nella doppia sfida contro il Pisa di Rino Gattuso. Si ritorna nello stesso posto 10 anni dopo e subito vengono in mente “corsi e i ricorsi storici” e chissa’ che NON porti bene al nuovo tecnico Massimo Brambilla, al suo staff e a tutta la comitiva rossonera.
Sapete, alla scaramanzia ognuno può crederci oppure no ma nel calcio e’ una cosa che viene spesso evocata e praticata con atteggiamenti plateali che sia i calciatori ma anche tutti gli addetti ai lavori, dicono: ” NON ci credo, però……..” L’esempio arriva da coloro che vivono negli spogliatoi e sul campo. I calciatori soprattutto, che vogliono salire per ultimi le scalette che portano al terreno di gioco, oppure quelli che entrando fanno tre saltelli, poi c’è chi bacia l’erba del campo all’ingresso delle squadre, chi si fa il segno della croce al contrario, chi mette i parastinchi con l’immagine dei figli e ancora chi bacia i tatuaggi con nomi vari dopo un gol oppure mette sotto la maglia della divisa sociale della sua squadra le sottomaglie più strane e bizzarre per poi esporle dopo un rete. Insomma ” NON ci credo, però…..”.
Tornare a San Giovanni in Fiore, un Borgo piccolo racchiuso nel verde della provincia di Cosenza immerso nella pace dedlle montagne della Sila e’ anch’esso un esempio di scaramanzia. L’Hotel Duchessa, accogliente e con tutti i confort per far passare 15 giorni nel migliore dei modi al gruppo rossonero e che si presta a mantenere la massima concentrazione nei momenti in cui non si lavora sul campo. Lo stadio comunale Valentino Mazzola, un nome che evoca un grande calciatore e la storia di una squadra vincente e prestigiosa quanto sfortunata, che era il “grande Torino”. Tutto questo in un mix che fa da preludio alla nuova pagina che la proprieta’ rossonera ha scelto per questa nuova stagione dei “cambiamenti”, con la speranza che sia di buon auspicio per un campionato di altro livello e da vertice come merita il Calcio Foggia 1920, con la sua storia e il suo blasone. Adesso la palla passa al direttore sportivo Domenico Roma, che dovra’ scegliere dal 1° luglio i calciatori, almeno 10-14, che andranno ad integrare i 12 elementi gia sotto contratto e presenti nella “rosa” del Foggia ma NON certamente nomi come quello di Lescano e altri, che qualche divulgatore di notizie ha fatto uscire ad arte. . Poi dopo il 16 luglio, giorno del raduno in sede, Massimo Brambilla partira’ per la Calabria, esattamente il 19 luglio, per iniziare la sua nuova avventura il Lega Pro con i colori rossoneri.
Ma non e’ finita. Nicola Canonico adesso deve fare la sua parte per davvero e in maniera seria. Deve imparare a fare il “proprietario” del sodalizio di via Gioberti e basta, con la serieta’ e le priorita’ che riguardano esclusivamente la gestione della societa’, mantenendo fede al progetto e al programma che ha deciso, almeno sulla carta, di attuare a Foggia e col Foggia per poter giocarsi a pieno titolo la promozione in serie B. Tutto questo dopo tre anni passati tra beghe interne allo spogliatoio dello Zaccheria con allenatori e direttori sportivi, problemi legati a situazioni societarie e contenziosi con la sua socia di minoranza, dedali di ricorsi sportivi finiti male e che NON hanno portato a niente di positivo. Adesso basta. Il presidente deve fare il presidente, il direttore sportivo deve fare il direttore sportivo, l’allenatore deve fare l’allenatore, i calciatori devono fare i calciatori e via così per tutti i ruoli che vengono ricoperti in una societa’ di calcio che vuole fare le cose per bene e seriamente a livello manageriale, per raggiungere gli obiettivi, i traguardi e soprattutto i risultati. Il tempo che passera” da agosto 2024 fino ad aprile 2025 ci dira’ se questa “nuova pagina” del Calcio Foggia 1920 avra’ raccolto quello che avra’ saputo seminare ma soprattutto sara’ come sempre il terreno di gioco e le partite che si andranno a giocare, l’unico “giudice insindacabile” che emettera’ la sentenza finale.