Toto’ ha coniato la frase “tomo tomo cacchio cacchio” che ha un significato ben preciso che può benissimo essere equiparato alla proprieta’ (!) attuale del Calcio Foggia 1920, infatti vuole dire – un modo di compiere un’azione dando l’impressione di essere mogi e dimessi, facendo finta di nulla, ma in realta’ fatta con un preciso secondo fine -. Il proprietario (!) del Foggia, speriamo solo per pochi giorni ancora, si e’ incontrato con la Sindaca la Dott.ssa Maria Aida Episcopo e una delegazione della Giunta Comunale e l’Assessore allo Sport Mimmo di Molfetta. Ha raggiunto la prima Istituzione della Citta’ di Foggia nel tardo pomeriggio di ieri, scortato da due suoi “sodali”, ( membri di un sodalizio per chi non conosce l’Italiano ) Carbotti e Milillo. Nell’incontro il patron (!) ha ribadito che vuole lasciare lo “scettro del comando” di via Gioberti, allo stesso tempo ha tolto il “veto” sulla cessione della societa’ agli eventuali imprendittori di Foggia e della Capitanata, infatti la prossima settimana il gruppo capeggiato dal Dott. Antonio Salandra ha chiesto un summit per aprire la possibilita’ di rilevare le quote rossonere con la Sindaca,che nel frattempo e nell’incontro di ieri ha esortato il proprietraio (!) ad iscrivere la squadra al campionato di serie C 2024-2025, ( ultimo giorno il 4 giugno ) per evitare problemi a mantenere la categoria conquistata sul campo e per scongiurare brutte sorprese. Il patron (!) ha confermato che se non ci saranno soluzioni per l’acquisto delle quote societarie, lui NON iscrivera’ il sodalizio rossonero al prossimo campionato. Ma le alternative ci sono ed esistono da sempre solo che i tempi sono decisamente ristretti Ma c’è ottimismo in Comune e questo lascia ben sperare che l’Amministtrazione Comunale si sia mossa da tempo appena avuto il sentore che l’azionista di maggioranza (!) avrebbe lasciato il vertice del Calcio Foggia 1920. Nell’incontro e’ stato fatto il punto della situazione economica del club e si sono viste le cifre della debitoria che risulterebbe di 6.280.043 euro, ma la proprieta’ (!) ha specificato che la disponibilita’ bancaria e’ di 2.371.827 euro a fronte dei debiti lasciati dalla precedente gestione, oltre al fatto che la Map Consulting ( societa’ che fa capo alla socia di minoranza la dott.ssa Pintus ) nel triennio di gestione dell’attuale societa’ha versato esclusivamente la somma di 38.136b euro per garantire la sopravvivenza del club di via Gioberti. ( E vorremmo anche vedere se doveva versare di più, visto che e’ stata estromessa dal CdA e addirittura non fatta entrare allo stadio su precisa disposizione del socio di maggioranza (!) oltre al fatto di non essere stata fino ad ora  soddisfatta nel pagamento della cessione nel 2021 delle quote in suo possesso ) Ma c’è da metter in evidenza che per arrivare alla cifra debitoria sopra esposta (2.371.827 ) il proprietario (!) del Calcio Foggia 1920 ha affermato alla maggiore Autorita’ della Citta’ di Foggia, che avrebbe rinunciato a tutti ni finanziamenti e versamenti conto capitale soci apportati al club, di 4.000.000 di euro a cui si aggiungerebbero 850.000 euro di sponsorizzazioni riconducibili alle sue societa’.                  Adeso si aspettano solo gli eventi e qui solo l’Amministrazione di Palazzo di Citta’ con in testa la Sindaca, potra fare la differenza e cercare di “correre” per far sì che il Calcio Foggia 1920 finisca finalmente nelle mani di imprenditori (assolutamente  locali ) seri, solvibili e soprattutto competenti, che possano fare programmi e progetti a breve e medio termine per riportare i “satanelli” nelle categorie che meritano, per la storia, il blasone e per il rispetto che si e’ riusciti a costruire negli anni in tutto il panorama calcistico Nazionale, con altri Presidenti “degni” di esere chiamati tali, come Don Mimi’ Rosa Rosa, il Comm. Antonio Fesce e ultimamente con Don Paquale Casillo, che ha fatto vivere alla Citta’  con Zemanlandia, l’ ultimo periodo e forse il piu’ bello della storia del Foggia.

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