La frase storica del campione di ciclismo Gino Bartali, casca come il “cacio sui maccheroni”, nella trattativa tra Nicola Canonico e il gruppo di imprenditori locali, con nel mezzo la Sindaca di Foggia Maria Aida Episcopo e l’Assessore allo Sport Mimmo Di Molfetta. Vi starete chiedendo il perche? E’ presto detto. Tutto e’ saltato. Non ci sara’ più nesun incontro tra le parti, questo per questioni giuridiche e tecniche, che ha fatto tornare il tutto al punto di partenza con un “flop” dell’Amministrazione Comunale, che non ha avuto una conoscenza precisa della situazione al punto che sia gli avvocati della Pintus che quelli della cordata degli imprenditori locali  hanno dovuto purtroppo prendere atto dell’ impossibilita’ di arrivare ad una soluzione positiva della situazione. Noi pensiamo che sia stata attuata una procedura “irrituale” e forse anche un pò “lacunosa” . Quando Nicola Canonico ha deciso di investire la Sindaca di Foggia per fare un giro di orizzonti e di valutare le varie offerte d’acquisto delle sue quote societarie, aveva intenzione di arrivare ad una conclusione veloce e positiva ma alla fine dopo 13 giorni si e’ trovato di fronte ad offerte che non avevano nessuna possibilita’ di essere accettate e forse nemmeno di essere prese in considerazione,  per il fatto che nessuna teneva conto del contenzioso aperto tra lui e la Pintus. Forse sarebbe stato meglio da parte dell’Amministrazione Comunale spiegare a Canonico che la cosa migliore da fare , visti i tempi ristretti, era quella di iscrivere la squadra al prossimo campionato di Lega Pro e poi fare una lettera d’intendi e far fare una attenta “Due Diligence” per stabilire con effettiva precisione lo stato delle passivita’ e del contenzioso in atto tra i due soci. La Sindaca aveva confermato che si sarebbe avvalsa della consulenza di giuristi di diritto civile ed esperti di diritto sportivo. vista la materia specifica, però l’epilogo conclusivo della mediazione morale non ha dimostrato questo. La trattativa, e’ nostra convinzione, poteva anche arrivare ad una conclusione positiva se solo tutte le parti avessero avuto buona cognizione e buona conoscenza della situazione. Non si e’ tenuto minimamente conto che la dott.ssa Maria Assunta Pintus ha dalla sua parte un “colpo in canna” che potrebbe far esplodere in qualsiasi momento. Adesso la situazione e’ semplice, se la cordata Salandra – De Finis vuole prendere le quote di Nicola Canonico deve mettere mani al portafoglio e risolvere la questione che oggettivamente si presenta , al momento, in questo stato dell’arte. Tutti hanno ragione ma allo stesso tempo tute le parti hanno torto. Pero’ e’ anche vero che si e’ creata un’aspettativa che purtroppo non aveva la dovuta competenza e la capacita’ di “chiarificare” la trattativa per arrivare ad un finale migliore. Si potrebbe ancora aprire uno spiraglio ad una soluzione positiva, anche se siamo scettici, a condizione che tutte le parti decidano di registrare i loro comportamenti, i propri stati d’animo e le propie passioni per riuscire a mettersi d’accordo. Qui non si sta facendo la “contestazione del 68” oppure la “presa della Bastiglia”, non bisogna creare a tutti i costi un movimento di “odio” contro Nicola Canonico ma cercare di creare una presa di posizione che faccia capire, senza veleni, come si potrebbe arrivare entro breve tempo all’acquisizione delle quote di maggioranza del Calcio Foggia 1920. Aspettiamo il comunicato stampa o la conferenza stampa  dell’Amministrazione del Comune di Foggia e poi valuteremo se si saranno persi questi giorni inutilmente oppure c’è ancora una piccola “fessura” di ottimismo dove infilarsi per arrivare ad un finale che soddisfi tutte le componenti di quwsra storia dal sapore “Amletico”e si apra una nuova era con protagonista solo il calcio giocato.

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