Vi ricordate la struggente conferenza stampa, anzi il monologo del proprietario(!) del Foggia, al termine della partita contro il Monterosi, allorquando venimmo a sapere in diretta col groppo alla gola, che negli spogliatoi aveva visto piangere Diego Peralta, non per la sofferta vittoria ma per il suo “forte attaccamento” alla maglia rossonera? Ma ci chiediamo, lo ha ordinato il medico che dobbiamo farci prendere in giro in questa maniera? E poi da chi. Cosa abbiamo fatto di male, noi che amiamo il Foggia e che abbiamo fatto parlare nella nostra storia ultracentenaria tutto il Mondo del calcio della nostra squadra. Da tre anni dobbiamo portare questo pesante fardello sulle nostre spalle che ci fa ridere dietro da tutto il panorama calcistico Nazionale. Oggi a distanza di pochi giorni, il sig. Peralta si e’ “distaccato” dalla nostra maglia e più veloce della luce è andato a prendere un traghetto da Villa San Giovanni per andare a giocare nel Catania, pronto forse tra 20 giorni anche a segnare il gol dell’ex allo Zaccheria, continuando a prenderci per il c*** e a far finta di non esultare. Ma la verità è che i calciatori, che hanno il contratto in essere come l’italo-argentino che piangeva per la gloriosa maglia del Foggia e che non lo ha rescisso lui, non cambiano squadra da soli, piuttosto vengono ceduti in cambio di “soldi” dal proprietario (!) della squadra di appartenenza, come e’ successo al Foggia. Quindi continuiamo a farci prendere ancora in giro, tanto fino al termine del mercato di riparazione, il 31 gennaio 2024, ne vedremo e ne sentiremo ancora tante di fandonie e prese in giro , comprese le balle atomiche che “qualcuno” detta e altri poi eseguono. A proposito, dopo una settimana di attesa per ricevere il comunicato ufficiale del tesseramento dell’ attaccante Millico ( non segna un gol da tre stagioni) e che a tutt’ oggi non esiste, ci siamo chiesti se bisognerà attendere una nuova conferenza stampa del patron(!) per trovarlo a sorpresa (!!!) dietro la porta della sala stampa per la sua presentazione, dopo la solita domanda di “qualcuno”, esattamente come avvenne con il bomber( zero gol !!!) Tounkara…
Che squallore.
Ricordatevi, lo ha detto Collodi quando scrisse la fiaba del burattino di legno a cui cresceva il naso se diceva le bugie ma nessuno ancora sapeva a cosa si riferisse. Mai potevamo immaginare, nemmeno mago Zurli’ e mago Merlino potevano supporlo, che nel nuovo millennio e nella Città di Foggia, il bugiardo Pinocchio sarebbe stato superato di gran lunga da strani personaggi, quasi da sembrare un dilettante senza naso. Ma così è. Aspettiamo che arrivi qualche altra lacrima di coccodrillo oppure un nuovo cu cu’ dietro la porta della sala stampa dello Zaccheria per continuare la nostra agonia, intrisa di una grande pazienza e di una sopportazione superiore alla media, sperando che abbia fine presto e che si fermi questa “giostra”, perché davvero la misura è ormai colma.