Non sappiamo se le ultime quattro partite del Foggia possano aver messo in discussione e spazzato via in un solo colpo tutto quello che di buono si era costruito nelle prime otto giornate ma una cosa e’ certa ed e’ sotto gli occhi di tutto l’ambiente rossonero. La squadra di Mirko Cudini non era una squadra di “fenomeni” fino al 14 ottobre dopo la vittoria contro il Brindisi e non e’ diventata una squadra di “brocchi” all’indomani del pareggio casalingo contro la penultima in clssifica, il Sorrento. All’orizzonte si apre una settimana che potrebbe dare ulteriori e speriamo positive risposte soprattutto alla squadra e al tecnico oltre a tutti quei tifosi che impietosamente e giustamente sabato scorso hanno accompagnato con sonori fischi di disapprovazione l’uscita dei rossoneri dallo Zaccheria.
Si spera di tornare a “navigare” nella giusta direzione,infatti, l’occasione di un pronto riscatto il campo di calcio la da al Foggia tra mercoledì e lunedì prossimo, quando sulla strada di Cudini e del suo gruppo ci saranno da incontrare due squadre in due partite molto delicate e difficili.
Domani 8 novembre alle 18,30, nel 2° turno di coppa Italia, il Foggia sara’ di scena al Partenio-Lombardi contro l’Avellino. Lunedi’ 13 alle 20,45 Cudini e i suoi incontreranno al Menti di Castellammare la capolista Juve Stabia.
In sei giorni il Foggia si gioca la sua credibilita’, brillantemente conquistata tra mille difficolta’ e pregiudizi, che sembravano insormontabili ma che aveva spazzato via, dopo la sconfitta di Taranto, con i 7 risultati utili consecutivi e con i suoi 6 “clean sheet” su 8 gare disputate.
Come si puo’ riconquistare la fiducia di un ambiente che all’indomani del pareggio casalingo di sabato scorso ha messo sulla graticola l’allenatore, i calciatori, il modulo di gioco e anche la societa’ che al momento e’ silente oppure ancora peggio, latitante?
Si potra’ riconquistare con i risultati ma anche con il bel gioco che il Foggia ha fatto vedere di essere capace di sviluppare e di proporre alla platea dei buon gustai del calcio che a Foggia certamente non mancano.
Passare il turno di coppa Italia e arrivare agli ottavi potrebbe essere l’antitodo giusto per affrontare la partita di lunedì in campionato contro la Juve Stabia in un ottica completamente diversa, visto il periodo di “empasse” che al momento il Calcio Foggia 1920 sta attraversando.
Potrebbe riuscirci? Sicuramente e’ nelle condizioni di poterlo fare, basta tornare indietro con la memoria e ricordarsi che la scorsa stagione i rossoneri uscirono dalla coppa Italia in semifinale e ai calci di rigore contro la Juve Nex Gen. Nei play off del campionato scorso, al 92° del primo turno contro il Potenza, sotto di un gol, erano fuori ma al 95° con un gol, più casuale che voluto, di Di Noia tornarono in pista e mai nessuno avrebbe scommesso un soldo bucato che sarebbero arrivati a disputare la finale dopo aver battuto il super-Crotone e il Pescara di Zeman.
Stranezze del calcio? Puo’ darsi. Pero’, come tutti sanno, esistono al mondo tre citazioni che possono essere appropriate e ascritte a qual siasi attivita’ della vita.
” Vedere è Sapere” – ” Osare è Avere” e l’ultima che fa prorpio al caso del Foggia in questa fase della stagione, “Volere è Potere”.
Sono frasi, queste, create sulla volonta’ e scritte nel 1869 ma che restano incise sulla pietra, quindi incaccellabili e molto attuali anche ai giorni nostri.
La squadra del Foggia rifletta e raccolga questo invito , perche’ dalle ceneri c’è sempre un’ “Araba Fenice” in grado di risorgere.