Possiamo immaginare quello che ha pensato il tecnico diPorto Sant’Elpidio dopo una settimana di lavoro e a poche ore dalla partita contro l’Avellino, nel decidere la formazione da mandare in campo.
Avra’ pensato in cuor suo, il minutaggio? Chi se ne frega che vada a farsi benedire. Con i giocatori a sua disposizione, non solo non lo ha fatto ma ha cambiato anche il modulo di gioco. Ha utilizzato 3 difensori Salines, Marzupio e Carillo, 4 centrocampisti di cui Garattoni e Rizzo che hanno svolto il lavoro di esterni con Di Noia e Martini che fungevano da barriera, un trequartista che non dava nessun punto riferimento, Schenetti e due attaccanti, Beretta e Tonin pronti a pungere in fase realizzativa.
Con questo schema il 3-4-1-2, e un Nobile tra i pali che ci e’ sembrato molto piu’ sicuro e concentrato, il Foggia soprattutto nel primo tempo ha surclassato fisicamente e tatticamente gli Irpini di Michele Pazienza. Ha creato almeno tre palle gol nitide e pulite con triangolazioni e cross precisi ed efficaci. Nel secondo tempo il ritmo si e’ abbassato ma la squadra rossonera ha avuto ancora atre tre occasioni, senza concedere quasi nulla all’Avellino, almeno fino a 94° quando Vacca, per troppa sicurezza, stava per regalare a Patierno e ai biancoverdi una vittoria che sarebbe stata una vera ingiustizia.
Ci e’ piaciuto molto il coraggio di Mirko Cudini e ci e’ piaciuto ancora di piu’ il modulo che ha adottato e che certamente nel momento in cui tutti i calciatori saranno al massimo della forma fisica, potrebbe diventare un’arma letale che portera’, per le caratteristiche di questi calciatori, ottimi risultati e una migliore posizione di classifica
Quattro punti e 8° posto, a differenza della scorsa stagione quando il Foggia ne fece 4 di punti con Boscaglia in 7 partite, invece Cudini con il lavoro e la sua umilta’ questa squadra potra’ portarla a raggiungere buoni  traguardi se trovera’ al piu’ presto la quadratura del cerchio e soprattutto se iniziera’ ad infischiarsene non solo del famoso “minutaggio” che la societa’ vorrebbe imporgli ma anche di quel famoso aggettivo “DIGNITOSO” che come diceva un noto Magistrato “non c’iazzecca niente” con il Calcio Foggia 1920 che invece deve senmpre avere fissa nella sua mnte una sola parola…….”AMBIZIONE”.

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