In queste prime partite disputate dal Foggia nella nuova stagione agonistica 2024-2025, sembra proprio che il percorso dei rossoneri sia molto simile a quando si decide di mettersi sulla giostra delle montagne russe.
Sette partite che hanno portato il Foggia a racimolare solo 5 punti in classifica, frutto di una sola vittoria, due pareggi e quattro sconfitte di cui le ultime tre consecutive.
Si scende con una pendenza e una velocita’ impressionante ma la risalita e ‘ lenta e lunga, come in una specie di vortice che alla fine può portare ad avere tanta paura come anche gioia e divertimento, dipende dai punti di vista e dal carattere di chi decide di sottoporsi a questo tipo di attrazione.
Questo e’ il Foggia di oggi 4 ottobre 2024, giorno del delicatissimo derby dello Zaccheria contro il Taranto. Il perche’? Ce lo siamo chiesti anche noi in queste ultime settimane e purtroppo quello che e’ venuto alla ribalta non e’ che ci ha fatto molto piacere.
Scavando in fondo al barile ci siamo resi conto che sono troppe ed insistenti le voci contrastanti sul fermento che esiste nello spogliatoio rossonero e sull’unione del gruppo squadra.
Troppi sono i calciatori che hanno dimostrato di pensare solo alle loro individualita’ e non all’interesse primario della squadra, soprattutto in funzione dei risultati.
Troppi sono i problemi legati alla condizione fisica.
Troppe sono state le difficolta’ nel mettere in pratica gli schemi e i moduli di gioco.
Troppi sono gli infortuni che tardano a guarire.
Troppe sono le ammonizioni e le espulsioni, che rappresentano il sintomo di un problema mentale e di concentrazione.
Poi, per non farci mancare nulla c’è un direttore sportivo che non riesce a fare filtro tra la squadra e la proprieta’ e non riesce neanche a capovolgere una situazione che si e’ fatta insostenibile e soprattutto ad imporre la sua personalita’ e la sua competenza in materia calcistica.
Infine c’è il Presidente Nicola Canonico che come al solito e’ dovuto intervenire personalmente dopo l’ennesima “mortificante” sconfitta contro l’Avellino, esonerando Massimo Brambilla dopo appena sette giornate e ha dovuto prendere da solo ,suo malgrado, l’ulteriore decisione di portare a Foggia un’altro tecnico, Eziolino Capuano che potrebbe, anzi dovrebbe cambiare il “trend” negativo della squadra rossonera. A proposito non ci siamo dimenticati che esiste anche la figura del “consigliere”, nonche’ il figlio del Presidente che sembra essersi eclissato ed evaporato nel nulla, senza pià “spoilerare”, come anma dire lui, notizie sull’apertura degli Store del Calcio Foggia 1920 , sull’utilizzo dell’impianto dell’Amendola e sull’istallazione del tabellone luninoso allo stadio. Si e’ dato alla macchia forse perche’ alcuni organi di informazione, sempre gli stessi per la verita’, non si interessano piu’ della sua persona e del suo ruolo di “vice presidente” ora che e’ solo un semplice consigliere?
Il banco di prova di questa sera tra Foggia e Taranto sara’ incontrovertibile, c’è solo un risultato che può tacitare le contestazioni che sarebbero deleterie e pericolose perche’ e’ questo che potrebbe accadere alla luce di un risultato negativo.
Inmtanto sono stati “defenestrati”, com’era plausibile, sia il secondo di Brambilla Christian Terni ed anche Alberto Pasini. Al loro posto sono arrivati gli uomini dello staff di Ezio Capuano, Cosimo Zangla il suo vice, Giuseppe Ciciriello il preparatore atletico e Antonio Marino un collaboratore tecnico. Gli unici confermati sono stati Domenico Botticella allenatore dei portieri e Piero Colangelo il match analyst.
I
l Foggia e’ penultimo e gioca contro il Taranto utimo in classifica, insomma uno ” scontro tra poveri “, che al momento non rispecchia le aspettative e i programmi iniziali, almeno per quel che riguarda il Foggia, anzi e’ proprio l’esatto contrario.
Parliamoci chiaro, non molto lontano, si legge la scritta ” fallimento sportivo”, al quale siamo purtroppo abituati e che registriamo ormai da tre anni e questo se si continua su questa strada impervia senza uscita sara’ il quarto consecutivo della gestione Canonico che portera’ ai tifosi rosoneri e a tutto l’ambiente, sofferenze e tribolazioni fino alla fine della stagione.
La scorsa stagione una squadra come il Foggia che non si e’ qualificata per disputare i play off e questa e’ una notizia da scrivere a nove colenne sulle testate giornalistiche Nazionali ma ce lo potevamo aspettare dopo la famosa frase ” campionato dignitoso”, perche’ si capiva da subito come sarebbe andata e finire.
Quest’anno non e’ stato così, e’ vero che i vertici societari non hanno parlato di promozione diretta in serie B ma solo di disputare un campionato da vertice che e’ iniziato da poco ma che ha riservato, al momento, una tendenza e una involuzione pericolosa. Si e’ parlato di essere protagonisti e lottare per posizioni importante di classifica, nel calcio però esiste ” l’imponderabilita’ ” ed quello che sta accadendo sulla strada del Foggia.
Cambiare il corso delle cose? Certamente si può, anche se sembra riduttivo , perchè molto di questo eventuale cambiamento della situazione negativa passa per la partita di questa sera. Se sara’ vittoria si potra’ iniziare a pensare ad un a ripresa lenta ma costante verso l’alto, se non sara’ così allora crediamo che la proprieta’ questa estate ha visto il ” moscerino ” negli occhi degli altri e non ha visto la ” trave ” che aveva nei suoi occhi.