Nicola Canonico si trova di fronte ad un vero dilemma “amletico”. Vendere le quote del Calcio Foggia 1920 o anche no? Se si, a chi venderle e come? La settimana che sta per terminare ha lasciato aperti diversi scenari. Il comunicato dello scorso lunedì, sembrava far credere che fosse gia’ tutto fatto, dopo i saluti e i ringraziamenti di rito, ma così non era. Nicola Canonico ha fatto sapere di non essere più interessato a rimanere alla guida del sodalizio rossonero e’ questo ormai e’ assodato ma ha lasciato e’ ha voluto mettere la “patata bollente” nelle mani della Sindaca di Foggia per trovare nuovi acquirenti alle sue quote del 51%. Inizialmente aveva messo un “veto” sulle figure degli imprenditori locali , che la scorsa estate avevano offeso, secondo lui, la sua intelligenza facendo un’offerta irrisoria e irricevibile poi, dopo l’incontro in Comune con la maggiore Autorita’ cittadina sembra abbia corretto il tiro, aprendo la possibilita’ a tutti coloro che volessero farsi avanti, di poter prendere le redini del vertice del Calcio Foggia 1920.
Ma con stupore ha contemporaneamente anche assicurato con tono fermo, convinto e deciso che non iscrivera’ la squadra rossonera al prossimo campionato 2024-2025. Proprio questo diventa il vero “problema”. Perche’ i tempi per operare su tutti i fronti societari sono molto ristretti, la data ultima per adempiere alla regolarizzazione di tutto ciò che si deve organizzare a livello di burocrazia e di pagamenti , quindi stipendi, contributi e la fideussione per l’iscrizione, termineranno il giorno 4 giugno prossimo. Se Nicola Canonico restera’ fermo sulle sue decisioni e l’Amministrazione Comunale non dovesse trovare valide alternative, si potrebbe configurare uno scenario imprevedibile e non auspicabile che porterebbe all’uscita del Calcio Foggia 1920 dalla scena calcistica professionistica. Succedera’ che si perderebbe la categoria ottenuta sul campo, cioe’ della serie C e le conseguenze sarebbero preoccupanti e disastrose, con un’orizzonte che non avrebbe nessuna via d’uscita e si dovrebbe ripartire dai dilettanti nella migliore delle ipotesi. Il famoso teschio nelle mani di “Amleto”, cioe’ Nicola Canonico, diventa la socia di minoranza la dott.ssa Pintus che con lui ha un contenzioso che latita nei Tribunali e che non ha ancora una conclusione definitiva ma che di fatto ostacolerebbe qualsiasi decisione che riguarda la vendita delle quote di maggioranza. E allora come si puo’ risolvere il dilemma? A questa domanda bisognerebbe rispondere : Non lo sappiamo. La Sindaca di Foggia econ tutta l’Amministrazione di Palazzo di Citta’, ha deciso di fare da “garante” a questa operazione ma con tutta la buona volonta’ senbra che gli ostacoli siano tanti e difficilmente superabili. Ci vorrebbe un accordo tra Canonico e la Pintus, che dopo tre anni passati tra screzi , avvocati e ricorsi vari, ci sembra impossibile. Poi ci vorrebbe la ferma volonta’ degli imrenditori interessati al Foggia, di gettarsi in una avventura tortuosa e rischiosa ma anche questo pensiamo che difficilmente potrebbe accadere. Come ultimo ostacolo, i tempi che sono nemici dell’eventuale riuscita della situazione che si e’ venuta a creare. La soluzione? Un miracolo. Solo se si dovesse riuscire ad iscrivere la squadra al prossimo campionato. nei tempi e nei modi previsti dalla Lega Pro, ci sarebbe forse qualche settimana per poter programmare e sviluppare meglio la riuscita del passaggio di mano della societa’ rossonera e quindi ripartire con una nuova societa’ e con nuovi programmi e progetti, gia’a partire dalla prossima stagione. Succedera’ ? Tutto l’ambiente calcistico di Foggia, in tutte le sue componenti, lo spera ma allo stesso tempo e’ anche molto scettico che alla fine si potrebbe arrivare ad una soluzione positiva. L’attesa in questi casi si fa snervante e piena di dubbi ma la citta’ di Foggia e la sua squadra di calcio, negli anni, anche nei momenti piu’ critici ha sempre fatto come ” l’ Araba Fenice”…E’ risorta dalle sue ceneri e ha ripreso a volare.