Avevamo scritto proprio ieri dell’importanza dei tifosi nel contesto di una partita di calcio e questo a tutti i livelli e in tutte le categorie. Avevamo anche sensibilizzato Nicola Canonico a fare un passo indietro sulla questione del caro biglietti. Avevamo fatto vedere ai nostri lettori nel nostro articolo, le foto degli Ultras rossoneri che hanno seguito la squadra nelle ultime tre trasferte Picerno, Caravaggio e Casarano con un numero significativo per una gara in trasferta, mentre abbiamo l’impressione, purtroppo, che lo Zaccheria resterà per ogni gara casalinga del Foggia come dall’inizio del campionato, desolatamente vuoto.
La risposta del “patron” rossonero in merito a questo “pruriginoso” argomento non si è fatta attendere. Infatti sempre ieri sera, in una intervista presso un Network Regionale si è affrettato, con la sua solita supponenza e superbia che lo ha contraddistinto in queste cinque stagioni e che ormai conosciamo bene dal giorno in cui ha messo piede nella nostra terra di Capitanata e al timone del Calcio Foggia 1920, ci ha propinato la sua ennesima minaccia e vessazione calcistica nei riguardi di tutta la Città di Foggia e dei suoi tifosi.
“Pagare moneta, vedere cammello”.
In sintesi questa frase che Nicola Canonico non ha pronunciato ma che comunque aveva un significato ben preciso, nella sua testa , chiaramente continua a fare arrabbiare tutto l’ambiente che ruota intorno alla squadra rossonera, perchè ha affermato che bisogna stare vicino alla squadra e se come la gente di Foggia dice che vuole bene allasua squadra di calcio, dovrà pagare il prezzo del biglietto che lui ha stabilito con un criterio tutto personale per entrare allo Zaccheria e poi solo dopo che la gente e gli Ultras torneranno sugli spalti dello stadio di viale Ofanto si potrà riparlare dei prezzi dei biglietti, un ricatto sportivo vero e proprio.
Poi la solita chiosa finale che sa di disprezzo allorquando ha dichiarato a chiare lettere che, voler “imporre” una riduzione da parte dei tifosi non piacerebbe a nessun presidente di una squadra di calcio, figuriamoci a uno come lui con il carattere che si ritrova. Quindi facciamocene una ragione, ormai Nicola Canonico è ad un passo dal farsi definitivamente da parte per mancanza di motivazioni, come lui stesso ha riferito nell’intervista di ieri ma secondo noi anche per altri motivi tra cui l’inadeguatezza dimostrata da fatti concreti e oggettivi a gestire una società di calcio professionistica e soprattutto in una piazza importante a livello calcistico nazionale come quella di Foggia, con la sua Storia che non può essere calpestata e umiliata da nessuno. Se poi le premesse sono quelle ascoltate ancora una volta come un disco rotto, allora mettiamoci l’anima in pace perchè sarà “muro contro muro” per tutto il tempo in cui l’imprenditore di Palo del Colle rimarrà alla guida della società rossonera.

Ma nel frattempo si potrebbe ipotizzare un repentino passo indietro da parte della proprietà? Siamo certi anzi possiamo metterci entrambe le mani sul fuoco, conoscendo il personaggio, che non accadrà mai una cosa del genere a meno di un intervento risolutivo da parte dell’Amministrazione Giudiziaria e del Tribunale di Bari che non dimentichiamo, al momento, sono presenti e che dovrebbero far sentire la loro voce se non proprio alzarla la voce perchè comunque sono parte integrata e assolutamente attiva nel Calcio Foggia 1920 e quindi hanno l’obbligo, secondo noi, di valutarne tutte le operatività e intervenire in caso di bisogno su quello che accade all’interno della società stessa senza girarsi dall’altra parte oppure fare finta di niente perchè lo impone il loro ruolo Istituzionale.
