Si cammina nel deserto in direzione……Foggia

La direzione chela società rossonera sta prendendo per arrivare alla meta è quella di portare a Foggia e nel Foggia un numero di calciatori che possano formare una rosa omogenea e importante con le caratteristiche che ha chiesto Delio Rossi oltre a profili “sani” e fisicamente idonei come lo stesso tecnico ha specificato di volere nel suo organico il giorno della sua presentazione. In questo scenario, Carlo Musa, direttore sportivo dei rossoneri, ci sta mettendo una grande volontà e anche un lavoro alacre e meticoloso fatto di incontri e interlocuzioni e lo sta facendo 7 giorni su 7 e per almeno 18 ore consecutive senza sosta. Ma purtroppo la situazione NON si sbocca e la casella acquisti rimane al momento deficitaria con solo due calciatori, Winkelmann e Garofalo che si sono uniti ai 13 che hanno iniziato la preparazione a Trinitapoli la settimana scorsa, di cui 3 sono portieri, 5 sono giovani della Primavera e 5 sono i tesserati della scorsa stagione ma con alcuni di loro forse con la valigia pronta.
Una situazione paradossale che NON permette nemmeno di fare una partitella in famiglia pur costringendo, con tutta la buona volontà, Delio Rossi e Limone a rimettersi le scarpette bullonate per fare numero.

     

A parte gli scherzi, tutti si chiedono da dove nasce questa strada tortuosa, sabbiosa e piena di dune e di insidie che sembra come una attraversata nel deserto senza un Kit di sopravvivenza adeguato e che NON riesce a permettere di trovare nessuna “oasi” che costringe i protagonisti a camminare sotto il sole cocente senza riuscire a trovare i bene primari che possono salvare la vita, cioè l’ombra e l’acqua.
Delio Rossi è stato molto chiaro il giorno della sua presentazione, tra lo stupore generale dei giornalisti presenti compreso anche quello del maggior azionista Nicola Canonico e dell’Amministratore Giudiziario Avv. Chionna, affermando che molti calciatori interpellati dalla società NON vogliono venire a giocare a Foggia e nel Foggia. Questo perchè nell’ambiente del calcio le voci girano alla velocità della luce e quello che purtroppo è capitato ai rossoneri e ai protagonisti che si sono alternati nella Città Dauna negli ultimi quattro anni è di dominio pubblico e lo sanno tutti gli operatori del settore. Senza dimenticare che dal 19 maggio scorso e per un anno, il Tribunale di Bari ha deciso tramite il Giudice Delegato  di affiancare la società di via Gioberti con un’Amministrazione Giudiziario che funge da tutela per la stessa società ma che comunque è sempre una “zavorra” che controlla tutte le operazioni che verranno svolte dalla proprietà . NON possiamo nascondere che solo nel primo e nel secondo anno della gestione di Nicola Canonico le cose sono andate un poco meglio. Il primo anno con Zeman e Pavone che hanno resistito alle continue ingerenze della proprietà ( ricordate la fascia di capitano tolta a Curcio, l’esonero di Pavone rientrato per la sommossa generale dei tifosi e per la presa di posizione di Zeman) che alla fine riuscirono a resistere e arrivare fino al termine del campionato conquistando i quarti di finale dei play off persi con la Virtus Entella.
L’anno successico, nonostante i 5 cambi di allenatori e 3 direttori sportivi ci pensò proprio Delio Rossi a risollevare il morale e le sorti del gruppo rossonero lavorando sui calciatori e allineando la piazza a stare vicino alla squadra, arrivando fino alla finale della post season.
C’è un’altro serio motivo che a volte spinge un calciatore a NON accettare una destinazione per un’altra e questo motivo sono i procuratori. Purtroppo loro sono i padroni assoluti del “calcio mercato” e sono loro che decidono per i propri assistiti, si muovono con molta attenzione e scaltrezza nello scegliere le squadre e il valore dei contratti dei loro calciatori, i quali NON hanno più la facoltà di decidere autonomamente la loro destinazione, le opzioni, la cifra economica, i premi e la durata dello stesso.
Allora eccco che la situazione in alcuni casi si fa drammatica e il Foggia, al momento, ci è cascato dentro con tutte le scarpe. Il rimedio? NON basta purtroppo voler creare una rosa mista con giovani di prospettiva e qualche giocatore più scafato” di categoria, bisogna convincerli che la siatuazione a Foggia è cambiata da questa stagione perchè c’è una “garanzia” incontrovertibile che si chiama Delio Rossi, che NON è una cosa da trascurare per chi vuole giocare con i rossoneri, tenendo presente che in serie C avere un tecnico dal carisma, dalla personalità, con la determinazione e la bravura del tecnico Roamgnolo NON possono permetterselo tutte le squadre.
Ma vi siete chiesti cosa può accadere se si ha un direttore d’orchestra del livello di Riccardo Muti (Delio Rossi) ma NON avere gli orchestrali ( i calciatori ) che suonano tutte le melodie seguendo il Maestro senza andare fuori tempo? Ve lo diciamo noi, diventa tutto inutile anzi grottesco.

           
Parliamoci chiaro Nicola Canonico, Carlo Musa e Delio Rossi ma anche tutti i tifosi del Foggia e gli addetti ai lavori lo sanno fin troppo bene, quindi la speranza è una sola e cioè quella di vedere e sapere il più presto possibile l’evoluzione del mercato rossonero perchè la prima gara ufficiale di Coppa Italia del 17 agosto contro la neo promossa Siracusa è dietro l’angolo e ieri il calendario di serie C girone C ha messo di fronte la squadra del Foggia ad un inizio di stagione al “fulmicotone”, infatti, nelle prime 8 partite ben 5 saranno giocate in trasferta a cominciare da quella del 24 agosto al “Massimino” contro la “corazzata” Etnea, il Catania.

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