Il 31 marzo scorso dopo che Nicola Canonico si era presentato in collegamento dal suo ufficio di Modugno per informare del suo disimpegno formale e sostanziale, sotto forma di dimissioni irrevocabili, tutta la Città di Foggia, i suoi tifosi e in special modo coloro che lo avevano da sempre supportato, foraggiato, incitato, omaggiato e osannato per tutto quello che NON aveva fatto nei suoi a quattro anni di presidenza del Calcio Foggia 1920. Improvvisamente però ci siamo accorti, anche se lo sapevamo che sarebbe accaduto, questa notizia ha fatto cambiare il vento delle loro “banderuole”
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Perchè vi starete chiedendo? Perchè in quel momento questi “ambigui” personaggi avevano perso il loro punto di riferimento e si sono sentiti persi senza il loro “mentore”. e il loro “suggeritore”. Stiamo parlando, ovviamente, dei vari opinionisti e divulgatori di notizie, degli strilloni e degli azzeccagarbugli di turno, che per tutto il tempo in cui l’ex patron rossonero è stato alla guida della società e della squadra del Foggia avevano pensato bene di mettere tutta la sporcizia e il pattume esistente e che si vedeva ad occhio nudo sotto al tappeto senza considerare che prima i poi sarebbe venuto fuori insieme alle loro “favolette”, sbugiardandoli in maniera inequivocabile e senza tema di smentita su tutto quello che hanno sempre raccontato alla gente e ai tifosi nei loro interventi televisivi oppure sui social facendo commenti surreali come tanti ” frustrati della tastiera“.
Un’ inversione a U repentina come quella di scendere più veloci della luce da carro dei perdenti. E poi cosa è accaduto? In queste ultime settimane appena, si è sparsa la voce e la notizia sull’eventualità di un Canonico.5, c’è stato il ritorno, cioè l’ennesima giravolta e il vento delle loro “banderuole” è ritornato a sventolare verso come dal giugno 2021. Per questo motivo ancora oggi siamo, purtroppo, costretti di nuovo a vedere, leggere e sentire il ritorno in auge dei soliti “zerbini”, “scendiletto”, “sodali” e “leccaculo”. Ai questi “soliti noti” se ne sono aggiunti nel frattempo anche altri che hanno ripreso coraggio nonostante tutto quello che di negativo è stato fatto in questo quadriennio scellerato e dilettantistico dell’era della Canonico Family al vertice del Calcio Foggia 1920.
E’ una vergogna e un’offesa alla nostra intelligenza vedere e sentire fare “salotto” al pizzaiolo di Monopoli, travestito da direttore sportivo, che continua a vantarsi ogni volta che gli viene messo un microfono davanti alla bocca, di essere lui insieme al tecnico Antonio Gentile, l’ artefice della salvezza del Foggia. Ma tutti i tifosi e la gente che segue le sorti del calcio a Foggia lo sa a quale titolo e perchè questo “personaggio” è stato messo negli spogliatoi rossoneri? Se non lo sapete ve lo diciamo noi. E’ stato messo lì dentro per portare il “verbo” dell’ex presidente dimissionario affinchè rassicurasse lo staff tecnico e tutti i calciatori di non preoccuparsi e che presto sarebbero stati pagati, queso prima del play out col Messina, cosa che fino a d oggi ancora non è successa e che forse, almeno così si spera, succederà entro martedì della prossima settimana. Un’altra mansione affidata all’ imprenditore di Monopoli ma sempre “ex pizzaiolo” è quella che dovrà ancora dimostrare le sue conoscenze e le sue competenze in materia calcistica e soprattutto farsi conoscere come Ds perchè NON lo conosce nessuno. Ma di fatto, cosa faceva nello spogliatoio rossonero? Ascoltava e riferiva tutto quello che accadeva tra i calciatori e lo staff tecnico per poi fare rapporto all’ex patron rossonero, praticamente una sorta di “spione”.
Nel momento però in cui è arrivata la scure dell’Amministrazione Giudiziaria sulla società rossonera, stabilita dal Tribunale di Bari per conto della Direzione Distrettuale Antimafia in collaborazione con la Questura di Foggia per controllare tutto quello che accade all’interno del Calcio Foggia 1920, l’atteggiamento del collaboratore dell’ex presidente Nicola Canonico è cambiato ed è diventato improvvisamente molto remissivo e omertoso esattamente come le famose tre scimmiette.
NON VEDO, NON SENTO, NON PARLO.
Una cosa ci auguriamo che possa succedere se entro venerdì prossimo Nicola Canonico, sciogliendo tutti i suoi dubbi, dovesse ottemperare a tutti i suoi “oneri” come dovrebbe fare a tutti gli effetti colui che è ancora il proprietario del 100% delle quote societarie del Calcio Foggia 1920. Dovrebbe, dopo aver “iscritto” la squadra al prossimo campionato, creare un vero e serio organigramma manageriale fatto di profili che capiscano di calcio ma soprattutto che siano in grado di “aiutarlo” con la loro competenza e la loro professionalità, a fargli gestire un sodalizio professionistico in una piazza esigente e importante come quella di Foggia, dove purtroppo proprio lui dal primo giorno in cui ha messo piede nella nostra Città, NON ha mai ne creato ma neppure cercato di avere empatia e un rapporto univoco e convergente con gli obiettivi e i traguardi della nostra Città, sia sotto l’aspetto della comunicazione ma soprattutto sotto l’aspetto della fiducia reciproca.
Adesso però è arrivata l’ora di dimostrare il cambiamento che la piazza si aspetta, dopo che gli è stata dimostrata ancora una volta tutta la pazienza possibile, questo se vorrà avere dalla sua parte, nella sua quinta stagione alla guida del club di via Giberti, NON solo una piccola parte del popolo rossonero, della stampa e del tessuto imprenditoriale del territorio, come gli ha ricordato in un’intervista il Presidente della Confcommercio Giuseppe Di Carlo ma di tutto l’ambiente e lo potrà fare solo se ci saranno programmi seri, cercando di non fare il “tuttologo” ma guardando oltre il proprio naso per il bene di se stesso e di tutta la comunità per raggiungere un obiettivo caro a tutti....La serie B.