-3 giorni alla resa dei conti. Il Foggia dentro o fuori dalla serie C

E’ iniziato il “countdown”. Mancano solo 3 giorni alla partita spareggio tra il Foggia e l’ACR Messina che sarà lo spartiacque di una stagione vissuta sul filo del rasoio, tra mille difficoltà di natura tecnica, per via di una squadra costruita malissimo in estate e soprattutto per le difficoltà a livello societario per colpa di una gestione oltre che disastrosa e fallimentare, anche superficiale e dilettantistica della proprietà che ha dimostrato, qualora ce ne fosse ancora bisogno dopo quattro stagioni, di non avere tutti i criteri indispensabili per portare avanti un progetto serio che avesse un obiettivo.
Il Foggia sarà di scena allo Zaccheria sabato prossimo ,vigilia di Pasqua, alle 18, 30 in contemporanea con tutte le altre gare, della 37a e penultima giornata di questo campionato 2024-2025. Lo farà in uno scenario a tinte fosche, con Zauri e la squadra che si giocheranno le loro carte per la permanenza in serie C, che se dovesse arrivare come tutti si auspicano a Foggia dopo l’ennesimo fallimento sportivo dell’era dell’ex patron Nicola Canonico, aprirebbe le porte ad una più veloce scalata al vertice del sodalizio di via Gioberti da parte di possibili acquirenti delle quote societarie del Calcio Foggia 1920.
Oggi mercoledì 17 aprile è il “Day After”. Il giorno dopo la scadenza dettata dalle Norme Federali in cui le società professionistiche, compreso il Foggia, dovevano adempiere agli obblighi dei pagamenti di stipendi e contributi per i loro tesserati, pagamenti che sono anche un viatico per poter accedere all’iscrirzione al prossimo campionato 2025-2026.
Sappiamo che ieri pomeriggio sul tavolo dell’ex presidente Nicola Canonico è arrivata una Pec da parte di un Gruppo Imprenditoriale esterno Spagnolo che si occupa di Energie Alternative, sostenuto da un professionista di Foggia, per l’acquisto del 100% delle quote societarie del sodalizio rossonero. L’offerta al suo interno prevedeva di accollarsi tutta la debitoria e le restanti mensilità da pagare, allo stesso tempo nella Pec il Gruppo sollecitava Nicola Canonico a saldare la scadenza di ieri entro la mezzanotte relative alla mensilità e i contributi relativi al mese di febbraio.
Ma a questi “teatrini” di offerte buone oppure fantasiose siamo ormai abituati e si ripropongono puntualmente in questo periodo della stagione negli ultimi tre anni. Questa volta però non ci sono scuse, se Canonico vuole davvero liberarsi, come dice, del Foggia deve decidersi ad accettare una delle offerte che gli saranno recapitate e cedere definitivamente le quote del club di via Gioberti.
Come tutti sanno Nicola Canonico ha chiesto la “luna nel pozzo” per cedere il 100% delle quote societarie del Foggia ma è improponibile la sua richiesta di circa 6,0 milioni per una squadra indebitata peraltro da lui stesso e dai tanti dirigenti e non solo, che lo hanno supportato, foraggiato e incoraggiato in questa sua avventura fallimentare con rossoneri, senza dimenticare che l’ex patron ha sulle spalle ancora 5 ricorsi giudiziari, in attesa di sviluppi che pendono ormai da tempo presso i Tribunali di Bari e di Cagliari perchè allo stato dell’arte Nicola Canonico risulta “insolvente”.
Nicola Canonico ha anche minacciato che non avrebbe iscritto la squadra al prossimo campionato perchè in cassa non ci sono fondi sufficienti, cosa peraltro impossibile perchè nelle casse societarie devono esserci comunque riserve economiche per la “gestione ordinaria” della società ma se per caso le casse del Foggia sono vuote ci chiediamo dove sono finiti i soldi dei 4.328 abbonamenti di questa “infausta” stagione, dove sono finiti i soldi dei biglietti delle gare casalinghe, dove sono i circa 700.000 euro delle sponsorizzazioni che ha incassato dagli Imprenditori di Foggia e della provincia che lui ha sempre “sottovalutato”, dove sono finiti i soldi del Credito Sportivo, quelli del minutaggio e delle plusvalenze relative ai calciatori ceduti?
Nicola Canonico si è dimostrato un ospite NON gradito nella nostra Città con un carattere supponente, aggressivo, minaccioso, permaloso e anche estorsivo a livello calcistico perchè ha sempre tenuto e ancora oggi tiene un’intera Città, una società sportiva, una squadra e tutti i i tifosi rossoneri sotto “ricatto morale” ma soprattutto ha abbandonato il vertice del Calcio Foggia 1920 al proprio destino per tirarsi indietro per poi, come al solito, dare tutta la colpa agli altri e MAI a se stesso e alla sua incapacità di gestire a livello manageriale una società e una squadra professionistica in una piazza esigente come quella di Foggia.

 

                 
Alla fine della giornata di ieri Nicola Canonico NON ha comunque pagato nè i contributi previdenziali ma neppure  gli stipendi sapendo perfettamente che la società rossonera sarà deferita al Consiglio Federale di Lega e prenderà da 2 a 4 punti di penalizzazione salvo ottenere poi una riduzione in base ad un eventuale ricorso che verrà presentato. Sappiamo che l’offerta arrivata forse NON è in linea con le sue pretese e quindi il Foggia potrebbe NON avere a breve altri personaggi al suo vertice societario, che si spera facciano meglio di quello che è stato fatto da Nicola Canonico in queste quattro stagioni. Ma di questo avremo tempo per parlarne, ora si deve pensare alla partita di sabato prossimo contro il Messina per salvare la categoria, tutto il resto che rigarda il passaggio di proprietà del Calcio Foggia 1920 arriverà di conseguenza.

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