Il carrozzone va avanti da se……..

…….Con le regine, i suoi fanti e il suo Re..

Mai fu più appropriato il titolo della canzone di Renato Zero accostato al momento che sta attraversando il Calcio Foggia 1920 in tutte le sue componenti. E chi sono i “menestrelli” di questo Gran Teatro di Mangiafuoco? Sicuramente le “regine” sono i calciatori rossoneri, i “fanti “ sono Zauri e Leone , mentre il “Re” senza più il trono e’ senza ombra di dubbio Nicola Canonico.

             
Una società e una squadra quella del Foggia allo sbando, una nave abbandonata dal capitano che è sceso prima che la stessa affondasse con un tempismo degno del capitano Schettino alla guida della Costa Concordia.
Fin troppo facile farsi da parte quando le cose vanno male e Nicola Canonico non venisse a raccontarci come fa da quattro anni che la colpa e’ da addebitarsi alla contestazione dei tifosi oppure al fatto che si è stancato dopo quattro anni di gestione deficitaria, superficiale e dilettantistica della società di via Gioberti.
La verità è un’altra ed è riconducibile alla sua incapacità cronica di aver fatto il presidente di una squadra professionistica in un piazza come quella di Foggia, promettendo di tutto e di più compresa la promozione in tre anni dal 2021, in serie B.
Promessa fallita e non mantenuta come tante altre situazioni, proclami e promesse sbandierate con la complicità del figlio, fatto in fotocopia, peraltro sempre disattese.
Non possiamo dire, in tutta onestà, che Nicola Canonico non abbia avuto tra le mani il massimo che si potesse avere in una categoria , la serie C, che non annovera grandi nomi che girano nelle squadre di calcio di questa categoria e soprattutto nel girone meridionale. Ad esempio Peppino Pavone nel luglio 2021 riuscì a convincere Zdenèk Zeman a tornare sulla panchina della Città che lo aveva consacrato con la sua Zemanlandia ma l’ex patron ha fatto di tutto per metterlo insieme al Ds Pavone in condizione di scappare via dopo una sola stagione che poteva decretare perà se le cose fossero state fatte con i crismi della programmazione, l’inizio di un’altro ciclo vincente.
E cosa vogliamo dire dell’anno successivo, stagione 2022-2023 quando dopo il “fallimento” di Boscaglia, gli era capitata un’altra carta vincente con l’arrivo di Matteo Lauriola alla direzione sportiva che andò pescare in Arzebaigian un certo Fabio Gallo ( quest’anno ha vinto la serie C girone B ed e’ approdato lui sì in serie B) che prima fece un miracolo portando la squadra rossonera dal penultimo posto fino ai play off per poi dimettersi per le troppe ingerenze nella sua area tecnica. Quella squadra dopo essere stata affidata a uno dei tecnici più scarsi del panorama calcistico, che faceva da diversi anni il telecronista, venne poi affidata per l’intuito di un collega giornalista, alle cure di Delio Rossi che la portò fino alla finale play off poi persa nella maniera che tutti sappiamo.
In questo ” Gran Teatro di Mangiafuoco” nella terza stagione 2023-2024 gestita dall’ex proprietario del Foggia, dopo il cambio di gran parte dei calciatori, 5 allenatori e3 direttori sportivi, il Calcio Foggia non si qualificò nemmeno ai play off arrivando 11°. Mentre in questo campionato 2024-2025 si è poi raggiunto il massimo dell’ incapacità organizzativa e gestionale da parte del personaggio Nicola Canonico che come al solito ha cambiato ancora tutti i suoi programmi prendendo un allenatore, Massimo Brambilla, senza dargli però il tempo e l’opportunità di creare qualcosa di nuovo inseme ad uno dei più svcarsi direttori sportivi presenti sul mercato del calcio italiano, e cosa ha fatto? Lo ha “cacciato” dopo appena 6 giornate per partare a Foggia “l’anticalcio” per eccellenza Eziolino Capuano, anche lui dimessosi per la disperazione dopo appena un mese. Poi dopo due parentesi in panchina con Gentile e Zangla sono arrivati l’allenatore Luciano Zauri portato a Foggia dal nuovo direttore sportivo Luca Leone e così anche in questa stagione agonistica che sta per terminare Nicola Canonico per non smentirsi ha cambiato e solo nel girone d’andata 5 allenatori e 3 direttori sportivi, diciamo 3 DS perchè in mezzo al mazzo di carte c’è sempre come il prezzemolo, l’onnipresente Belviso a cui potremmo aggiungere anche la matricola Luigi Gentile che da fare il “pizzaiolo-ristoratore” si è ritrovato a fare il direttore sportivo.
Arriviamo al 31 marzo scorso, quando l’ex patron rossonero fa il suo “acuto finale” in una call dal suo quartiere generale di Modugno per annunciare il suo disimpegno “irrevocabile” insieme al suo “pargolo cantastorie” del figlio..

           
Un disimpegno che ha avuto caratteristiche di minacce e offese, come sempre, verso la Città, verso gli Imprenditori locali, verso la stampa e chi più ne ha più ne metta. Dopo aver affermato che dal giorno dopo aver staccato la spina con il Calcio Foggia 1920 non avrebbe più messo fuori un centesimo di euro per la squadra e la società rossonera, dicendo una grande e colossale ” bugia”, perchè tecnicamente non e’ possibile titarsi indietro dagli ONERI che gli competono come ex presidente ma ancora di fatto burocraticamente operativo, fino a quando resterà al timone del sodalizio rossonero e comunque la risposta alle sua minacce è arrivata puntuale già dalla parentesi della trasferta di Caserta ed è proseguita ieri con l’imposizione alla squadra e a tutto lo staff di partire lunedì in mattinata, giorno deella delicata partita contro il Crotone, senza dover pernottare il giorno prima in Calabria.
Questa volta però il gruppo squadra si è imposto e HA DETTO NO. Infatti la squadra partirà domenica in autogestione pagandosi di tasca poopria le spese per il pernottamento , la cena e il pranzo del giorno dopo. Ma una cosa analoga era già successa dopo la trasferta di 1000 km fatta in pulman a Biella per la gara contro la Juventus Next Gen, dove dopo la partita 10 calciatori del Foggia erano rimasti sul posto per evitare altri 1000 km da fare in pulman per poi fare ritorno, dopo aver cenato e dormito sul posto, il giorno dopo in aereo a spese loro. Ma ATTENZIONE perchè non è tutto in quando anche lo scontro diretto contro il Messina del 19 aprile prossimo potrebbe essere a FORTE RISCHO con la possibilità che possa saltare. Il motivo? Non sono stati ancora pagati gli “steward” che fanno il servizio d’ordine allo Zaccheria. ma c’è di più. Nello spogliatoio dei rossoneri che questa stagione ne ha viste di tutti i colori, sembra che lavori solo un magazziniere. La dignità e la credibilità del Calcio Foggia 1920 messa sotto i piedi da un tizio “qualsiasi” di passaggio che finalmente ha deciso di andarsene lontano dalla nostra Città che NON lo ha mai voluto. E abbiamo detto tutto.
Questa è la situazione del Calcio Foggia 1920 alla vigilia delle ultime tre partite di campionato che devono essere ancora giocate con uno scontro diretto che potrebbe sancire la salvezza oppure il declino in cui siamo stati portati da un personaggio dalla dubbia capacità di fare calcio a livello professionistico.
Il carrozzone va avanti da se con le regine i suoi fanti e prestissimo senza il suo……ex Re.

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