Ogni volta che il Foggia ha la possibilità di lasciare definitivamente la zona calda della classifica, succede che fa il solito “flop”. Era già successo nella partita casalinga contro il Team Altamura ed e’ accaduto nuovamente ieri sera a Giugliano, dove la squadra di Zauri con una partita appena sufficiente e contro una squadra per nulla trascendentale ha perso 2 a 1 ha perdendo l’ennesima occasione per avvicinarsi alla zona play off.
Il risultato? Con la sconfitta in terra Campana, non solo questo non e’ avvenuto ma prima che tutta la 25a giornata si completi tra oggi e lunedì, il Foggia si trova ancora una volta invischiato nella zona play, con i suoi 29 punti.
Questo continuo andare su e giù ogni settimana della squadra rossonera come se fosse un’ascensore, ci ha detto che il volto di questa squadra non e’ cambiato e forse non cambiera’ fino al termine della stagione. L’unica speranza e’ che in questi ultimi tre giorni di calcio mercato Luca Leone se avra’ la possibilità di agire libero da condizionamenti, riesca a mettere a segno almeno due colpi, portando al Foggia un centrocampista di qualità e un attaccante che possa fare i gol che mancano a questa squadra da tempo immemore, soprattutto tenendo presente che i rossoneri non hanno un vero attaccante che gioca da prima punta.
Dopo Carillo, Ercolani, Gargiulo e Millico, anche Murano ha preso un’altra strada e a ore lo seguirà Santaniello ma la stessa sorte toccherò anche presumibilmente a Mazzocco e a Danzi. Quindi il Foggia rimarra’ di fatto senza un centravanti di ruolo e con un centrocampo ridotto al lumicino ma soprattutto con una strada tortuosa e difficile da percorrere fino al 27 aprile che sancirà il termine della stagione agonistica 2024-2025.
La politica del risparmio e della “linea green” posta in atto da Nicola Canonico oltre a sminuire la figura e l’operatività del direttore sportivo Leone , sta mettendo in seria difficoltà l’allenatore Zauri che ogni partita ha il dilemma di comporre una formazione all’altezza, oltre al fatto che se durante le partite dovesse girarsi e guardare verso la panchina, si accorgerà che il limite di scelta per lui e’ imbarazzante.
Cosa fare allora per risolvere questa situazione che ogni partita che passa si fa sempre più difficile e problematica da gestire? Ormai abbiamo capito che la squadra costruita questa estate dal’ex Ds Roma con l’avvallo di Nicola Canonico, ha dimostrato che oltre ad una sofferta salvezza non può ambire a nulla di più, mettendo nella sua “bacheca” un’altra stagione fallimentare. Tutto questo è molto probabile che non avra’ nessuno scossone a meno che non si cominci a fare risultati positivi per un periodo ed un numero di partite continuativo e che magari con l’arrivo di altri calciatori che potrebbero dare un volto diverso a questa squadra. Ma onestamente e senza giri di parole, purtroppo, siamo certi che a Milano presso lo Sheraton Hotel che ospita il calcio mercato, tra oggi e lunedì forse non accadra’ nulla di speciale che possa capovolgere questa “empasse” tragicomica in cui ci portato per il quarto anno consecutivo questa proprietà che ha navigato e che naviga a vista senza una meta, un programma e un progetto che nemmeno nelle società che giocano nel campionato dilettanti si vede e per non farci mancare la giusta adrenalina, tutto questo capita alla vigilia di una partita abbastanza proibitiva, quella di sabato prossimo contro la corazzata Avellino che resta una delle pretendenti alla vittoria diretta di questo campionato.
Mettiamoci l’anima in pace, questo è il Foggia e siamo certi che a meno di un miracolo sportivo, considerando che Turris e Taranto sono gia’ in serie D e le squadre che lottano per la salvezza giocano con il coltello fra i denti, sara’ l’ennesima stagione gettata al vento per la dabbenaggine di chi crede di sapere e poter gestire una squadra professionistica, mentre ha dimostrato, senza se e senza ma, di NON esserne all’altezza di farlo.
Attenzione perche’ c’è anche un’ altro grosso problema se la Turris e il Taranto dovessero essere “escluse” dal campionato, perchè il Foggia perderebbe 6 punti e allora sì che la situazione si farebbe veramente complicata senza poter vedere a quel punto la “luce” in fondo al tunnel.
Ma ormai siamo abituati a queste situazioni che hanno fatto disamorare il popolo rossonero che ne ha piene le tasche e vorrebbe che questa “agonia” finisca presto e che torni a splendere il sole nell’alba di un nuovo giorno, possibilmente senza questa proprietà che ha ridotto il Calcio Foggia1920 a essere considerato come la “l’ultima ruota del carro ” nel panorama calcistico Nazionale.
Il Foggia perennemente sulle montagne russe
