Per essere sinceri ed obiettivi come lo siamo sempre stati, le parole di circostanza pronunciate sabato scorso nella conferenza stampa pre partita dal direttore sportivo Luca Leone. non ci avevano colpito particolarmente anche perche’ il Ds non avrebbe potuto dire niente di diverso da quello che ha detto.. Tranquillizzare l’ambiente, incensare il suo Presidente, dispiacersi per i calciatori che sono andati via dal Foggia, raccomandare ai tifosi di stare vicini alla squadra e fare i complimenti a Zauri, che lui ha voluto portare a Foggia, era un discorso abbastanza logico e scontato che facesse, mentre la cosa che ci ha fatto riflettere nelle poche risposte che ha dato il tecnico abruzzese ai giornalisti in sala stampa è stata quella relativa al fatto di aver visto negli allenamenti svolti per tutta la settimana dai suoi calciatori, una certa concentrazione, una grinta e una determinazione , che ci ha portato a credere che ci sarebbe stata una ottima prestazione che poi ieri effettivamente si e’ vista in campo.
Chiariamo subito che il Benevento visto allo Zaccheria, arrivato a questa partita da secondo in classifica, dobbiamo ammetterlo e’ stato poca roba. Se i rossoneri avessero avuto un pizzico di fortuna in più avrebbero potuto vincerla la partita e non ci sarebbe stato nulla da dire. I sanniti nel primo tempo sono stati sempre sotto l’egemonia della squadra di Zauri che purtroppo dopo aver annichilito Ferrara e i suoi compagni, ha subito un gol sui titoli di coda dei primi 45 minuti su una mischia e su palla inattiva. Nella ripresa, il Foggia e’ calato fisicamente per la forte pressione esercitata nella prima parte della gara e la squadra di Auteri e’ riuscita anche a passare in vantaggio su un calcio d’angolo dopo che Perina era riuscito a respingere il primo colpo di testa di Lanini che poi ha ribattuto in rete,
La reazione del Foggia c’è stata e hanno contribuito anche anche i cambi effettuati del tecnico rossonero che hanno prodotto un forcing finale che si e’ concretizzato con il pareggio di Emmausso, arrivato con la doppietta di ieri a 9 reti, dopo una delle giocate del nuovo acquisto Brugugnone, classe 2005, che in 8′ minuti ha letteralmente fatto ammattire la difesa giallorossa e in piena zona recupero solo la traversa non ha permesso a Vezzoni di portare il Foggia a raccogliere i tre punti che avrebbe di certo meritato.
La grinta, l’orgoglio e la dignità non sono mancati ieri al Foggia, dopo una settimana trascorsa tra polemiche, partenze e contestazioni dei tifosi che però hanno seguito il nostro consiglio e si sono dimenticati per il tempo della partita di tutte le “negativita’” che in questo momento avvolgono la compagine rossonera e hanno incitato e trasportato verso un risultato positivo i propri calciatori.
Abbiamo parlato all’inizio di frasi di circostanza del direttore sportive Luca Leone ed era anche plausibile che finalmente parlasse qualcuno che rappresenta la società, visto il silenzio e la latitanza della proprietà, perchè questa squadra con l’allenatore e il suo staff, sono stati lasciati, da più di due mesi, soli in balìa degli accadimenti con il solo il Ds e il tecnico a gestire le difficoltà dello spogliatoio.
Il Foggia sembra aver ripreso quel “trend” di risultati positivi dopo la vittoria contro il Latina e il pareggio contro il Benevento e ora si appresta venerdì prossimo a disputare uno scontro diretto contro il Giugliano che ha solo 3 punti in più dei rossoneri e nulla si può imputare a questa squadra dopo l’arrivo, il 7 novembre, di Zauri e Leone. Infatti sono stati realizzati 19 punti in 11 partite e scusate se e’ poco.
Oggi guardando la classifica, il Foggia ha guadagnato un punto sulla zona play off e si e’ allontanato di un punto dalla zona ply out. Aspettiamo che termini questa finestra del mercato di riparazione, poi si tireranno le somme e si pensera’ prima a stare il più lontano possibile dalla zona pericolosa della classifica ma con molta onestà se il Foggia dovesse disputare altre partite con l’intensità e la determinazione dimostrata ieri pomeriggio, allora si potrebbe fare anche un pensiero per cercare di raggiungere un posizione che possa permettere ai rossoneri di disputare i play off, che sarebbe il minimo risultato, oggi come oggi, richiesto a questa squadra che era partita con i pronostici di disputare un campionato da vertice ma poi come sempre e’ accaduto nelle ultime tre stagioni, si e’ persa per strada per i soliti narcisisti e umorali difetti di Nicola Canonico, che nonostante tutte le critiche continua con il suo atteggiamento a non perdere, dopo il suo quarto anno al vertice del Foggia, il vizio di gestire la squadra e la società come un giocattolo per il suo divertimento.
Foggia…. Orgoglio e dignità
